In una intervista esclusiva a Money.it, l’europarlamentare Marco Zanni, oltre ad un bilancio delle politiche green, traccia un quadro particolarmente critico della situazione migratoria europea.
Dai migranti al Green Deal: un fallimento dietro l’altro
La protezione delle frontiere esterne è diventata una priorità cruciale per l’Unione Europea, poiché la redistribuzione dei migranti sembra non funzionare efficacemente. Questa sfida ha portato a un forte autocompiacimento, con molti europarlamentari che ritengono che le istituzioni europee siano inadeguate, ma allo stesso tempo esitano a sostenerne un cambiamento radicale.
Inoltre, il processo di implementazione del Green Deal si è rallentato, in attesa di una completa revisione che sarà inevitabile viste le difficoltà che cittadini e imprese devono fronteggiare.
In generale, il bilancio dell’Ursula Von Der Leyen sembra pesantemente indebolito, con molte sfide interne ed esterne che minano la sua capacità di guidare l’Unione Europea con forza e determinazione.
Le elezioni europee del 2024 saranno un vero e proprio banco di prova per l’alleanza socialisti-verdi che con le loro proposte hanno spinto verso una forte ideologicizzazione del problema ambientale.
Marco Zanni
Nato a Lovere, in provincia di Bergamo, si è laureato in economia aziendale presso l’Università commerciale Luigi Bocconi, con un master conseguito presso l’ESADE Business School di Barcellona. Terminati gli studi, è stato assunto dalla banca d’investimento Banca IMI del gruppo Intesa SanPaolo.
Zanni viene candidato alle elezioni europee del 2019 con la Lega nella circoscrizione Nord-Ovest venendo eletto con 18.019 voti. Dal 2014 evidenzia i limiti e gli squilibri dell’unione economica e monetaria a partire dal Trattato di Maastricht. La critica si concentra sulle asimmetrie e sulla disparità generata dalla legislazione europea, in particolare attraverso regole fiscali stringenti che non prevedono meccanismi sostenibili di riequilibrio tra Paesi. Ha chiesto più volte la revisione del patto di stabilità e il ripensamento dei vincoli di bilancio, condannando l’austerità post-crisi del 2011.
L’intervista
Abbiamo avuto l’onore di incontrarlo in questa intervista esclusiva, dove oltre ad un bilancio dell’operato di Ursula Von der Leyen e delle politiche green, traccia un quadro particolarmente critico della situazione migratoria europea.
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