Via libera ai matrimoni ma con nuove regole riguardo cresima e lancio del bouquet. Vietati gli assembramenti all’interno della chiesa e anche il tradizionale lancio del riso. Ecco le nuove misure.
Tornano i matrimoni in chiesa nella Fase 2, ma ci sono precise regole da rispettare, sia in chiesa e che fuori: numero limitato di invitati, mascherina obbligatoria e niente lancio del riso, per dirne alcune.
In poche parole si deve evitare ogni occasione che possa creare un assembramento di persone, anche il lancio del bouquet.
Le cresime sono sospese ma ci si può confessare all’aperto e a distanza evitando il confessionale.
Ecco le nuove regole dettate dalla Curia e del protocollo nazionale di sicurezza: cosa si può fare e cosa non si può ancora fare durante la celebrazione del matrimonio.
Matrimonio in chiesa, quante persone sono ammesse?
Riprendono i matrimoni in chiesa, ma con delle accortezze per evitare gli assembramenti che, ricordiamo, sono ancora vietati.
Secondo il protocollo di sicurezza nazionale l’ingresso in chiesa deve avvenire a scaglioni e in modo tale da evitare gli affollamenti, quindi gli invitati devono essere distribuiti all’interno della chiesa rispettando la distanza di sicurezza (che non vale tra conviventi).
Il protocollo non individua esattamente il numero massimo degli inviati ammessi, dato che questo dipende dall’ampiezza della chiesa. Infatti spetta al legale rappresentante dell’ente stabilire quante persone possono entrare e partecipare alla celebrazione; l’importante è che venga assicurata la distanza interpersonale “pari ad almeno un metro laterale e frontale”.
Questo significa che nelle chiese più piccole potrebbe essere ammesso l’ingresso solo agli sposi e ai testimoni.
Altra novità è che tutti i partecipanti devono indossare la mascherina protettiva, anche gli sposi (con qualche perplessità per quanto riguarda “adesso può baciare la sposa”).
Nuove regole anche per la marcia nuziale
Misure restrittive anche per la musica durante la cerimonia e all’ingresso della sposa: è ammesso l’organista mentre è vietato coinvolgere coristi o altri cantanti. Lo scopo è ridurre al minimo indispensabile le persone all’interno della chiesa.
Foto con parenti e amici, lancio del bouquet e cerimonia “allargata”: cosa non possono fare gli sposi
Oltre al coro e a qualche invitato in più, ci sono altre rinunce per i neo sposini: ad esempio alcune diocesi hanno espressamente vietato il lancio del bouquet (poiché la corsa a chi lo prende prima crea un assembramento) e il tradizionale lancio del riso all’uscita della chiesa.
Limitate anche le foto con i partecipanti per evitare distanze troppo ravvicinate e pranzi e feste di matrimonio con tanti invitati (a discrezione della struttura alla quale ci si rivolge). Inoltre continuano ad essere vietati i party casalinghi, quindi niente buffet e serenata sotto il balcone della futura sposa.
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