Maturità 2023, le regole per le prove scritte: nota del ministero

Teresa Maddonni

19 Maggio 2023 - 18:19

Per la Maturità 2023 le regole per le prove scritte, divieti e prescrizioni per studenti e insegnanti, sono contenute in una nota del ministero dell’Istruzione e del merito. Ecco quali sono.

Maturità 2023, le regole per le prove scritte: nota del ministero

Rese note le regole per la Maturità 2023 dal ministero dell’Istruzione e del merito. Si tratta, tra le altre cose, dei divieti stabiliti per lo svolgimento delle prove dell’esame di Stato e sono contenute nella nota del 12 maggio del Mim, “Adempimenti di carattere operativo e organizzativo relativi all’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione - anno scolastico 2022-2023”.

La Maturità 2023 si svolgerà secondo le modalità previste prima dell’emergenza Covid con la commissione d’esame che torna mista, composta da membri interni alla classe ed esterni, compreso ovviamente il presidente che resta sempre esterno. Di particolare rilevanza nella nota ministeriale sono le regole che riguardano l’utilizzo dello smartphone, compreso lo smartwatch, durante le prove scritte della Maturità 2023.

Maturità 2023: divieto di telefoni e smartwatch durante le prove scritte

Manca un mese all’inizio dell’esame di Stato con la prima prova scritta di italiano che si terrà per tutti i maturandi d’Italia il 21 giugno e che sarà la prima occasione per l’applicazione delle regole ministeriali. Il Mim ribadisce nella nota del 12 maggio il divieto di utilizzo durante le prove scritte della Maturità 2023 di telefoni e smartwatch da parte degli studenti.

I Dirigenti scolastici, specifica il Mim nella nota, avranno cura di avvertire i candidati che:

  • è assolutamente vietato, nei giorni delle prove scritte, utilizzare a scuola telefoni cellulari, smartphone e smartwatch di qualsiasi tipo, dispositivi di qualsiasi natura e tipologia in grado di consultare file, di inviare fotografie e immagini, nonché apparecchiature a luce infrarossa o ultravioletta di ogni genere, fatte salve le
  • calcolatrici scientifiche e/o grafiche elencate nella nota della Direzione generale del 20 marzo 2023 n. 9503;
  • è vietato l’uso di apparecchiature elettroniche portatili di tipo palmare o personal computer portatili di qualsiasi genere in grado di collegarsi all’esterno degli edifici scolastici tramite connessioni wireless, comunemente diffusi nelle scuole, o alla normale rete telefonica con qualsiasi protocollo.

Ma quali sono le conseguenze per gli studenti che non rispetteranno queste regole durante la Maturità? Cosa accadrà qualora dovessero utilizzare smartphone o altri dispositivi elettronici? Si legge nella nota:

“Nei confronti di coloro che violassero tali disposizioni è prevista, secondo le norme vigenti in materia di pubblici esami, l’esclusione da tutte le prove di esame.”

Maturità 2023: ritorno al passato per prove scritte e orale

Le prove scritte della Maturità 2023 saranno come sempre due, anche se per alcuni indirizzi di scuola superiore si terrà una terza prova il 27 giugno.

La prima prova scritta di Italiano dovrà accertare le capacità critiche e le competenze espositive degli studenti che in 6 ore dovranno completare l’elaborato scritto. La seconda prova invece, prevista il 22 giugno, verterà sulla materia di indirizzo di ciascun istituto.

La novità della Maturità 2023 con un ritorno al passato riguarda proprio la seconda prova che non sarà elaborata come durante la pandemia dalle singole commissioni, ma arriverà come la prima direttamente dal ministero dell’Istruzione e del merito.

Per quanto riguarda l’orale, invece, non ci saranno elaborato o tesina, ma a partire da un’immagine, un breve testo o altro materiale ciascuno studente dovrà sostenere il colloquio. Sarà la commissione a scegliere lo spunto iniziale. Il ritorno al passato riguarda, inoltre, proprio la commissione che sarà composta da commissari interni ed esterni. Inoltre, è bene ricordarlo, per la Maturità 2023:

  • le prove Invalsi sono requisito di ammissione all’esame di Stato, ma non incidono sulla media finale;
  • i Pcto (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento), la vecchia alternanza scuola- lavoro, non sono invece requisiti di ammissione;
  • durante l’orale si valuterà anche l’insegnamento dell’educazione civica.

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