Torna a parlare il CEO di Mediobanca, Alberto Nagel: eventuali nozze darebbero vita a “una specie di ibrido”. Azioni Mediobanca al record in 18 anni a Piazza Affari.
Azioni Mediobanca in forte spolvero a Piazza Affari, all’indomani della pubblicazione dei conti semestrali, che hanno messo in evidenza tutta la solidità del bilancio di Piazzetta Cuccia. Il titolo si conferma tra i migliori dell’indice Ftse MIB.
Al top della classifica del listino anche MPS-Monte dei Paschi di Siena, nonostante Mediobanca abbia di nuovo detto no all’OPS lanciata dall’istituto senese, a sorpresa, lo scorso 24 gennaio 2025.
Il CEO di Mediobanca Alberto Nagel è tornato nelle ultime ore a spiegare la forte contrarietà di Piazzetta Cuccia all’offerta promossa dal Monte, adducendo diversi motivi e definendo l’OPS di nuovo distruttiva. Non solo: per Nagel la proposta sarebbe anche “innaturale”.
Mediobanca, azioni al record in 18 anni post utili
Nel Day After la semestrale, Piazza Affari premia le azioni di Mediobanca che, nei massimi intraday, sono balzate anche oltre la soglia dei 17 euro, testando il record degli ultimi 18 anni.
Il mercato brinda non solo alla carrellata dei numeri del bilancio, ma anche alla decisione dell’istituto guidato da Nagel di migliorare la guidance sui risultati del 2026.
Le stime sui ricavi sono state alzate in particolare dai precedenti €3,8 miliardi a €4 miliardi di euro, durante l’esercizio 2025-2026, a fronte di un utile netto stimato di oltre 1,4 miliardi di euro, un payout del 100% circa, e una distribuzione totale cumulata per il triennio 2024-26 superiore ai €4 miliardi (da €3,7mld) con dividendi cash + riacquisto di azioni.
Mediobanca, Nagel su OPS MPS: eventuali nozze creerebbero “una specie di ibrido”
Intanto il CEO di Piazzetta Cuccia ha parlato anche oggi dell’OPS presentata da MPS, sottolineando che una eventuale fusione tra le due banche (Mediobanca e Monte dei Paschi di Siena) darebbe vita a “una specie di ibrido che, almeno secondo la nostra visione, non è positivo”.
Nel corso della conference call con gli analisti, il banchiere ha insistito inoltre sul fatto che “il track record del mettere insieme una banca commerciale al dettaglio con un’attività di wealth o investment banking è in media molto scarso ”. Insomma, niente da fare: l’offerta è stata rimandata di nuovo al mittente.
OPS MPS su Mediobanca, cosa ne pensa il CEO di UniCredit Andrea Orcel
Sul caso di Piazza Affari ha detto la sua oggi anche il numero uno di UniCredit, il CEO Andrea Orcel che, nella conference call con gli analisti indetta per commentare i risultati di Piazza Gae Aulenti del quarto trimestre del 2024 e dell’intero 2024 rispondendo a una domanda su dossier Mediobanca-MPS, non si è esposto più di tanto:
“Credo che la risposta la darà il mercato e la daranno gli azionisti. Se l’offerta va avanti e ha successo vorrà dire che gli azionisti la considerano corretta e la supportano, se gli azionisti invece non la supportano andrà rispettata quella conclusione”.
Il dossier MPS-Mediobanca interessa UniCredit anche e soprattutto a seguito del recente blitz con cui Orcel ha sorpreso ancora il mercato, facendo il suo ingresso nell’azionariato di Assicurazioni Generali, confermando i rumor che erano stati diffusi 24 ore prima.
Con un comunicato ad hoc, pubblicato domenica 2 febbraio 2025 la banca guidata da Orcel ha confermato di avere lanciato praticamente una tripla scommessa (che include le partite che vedono come prede Banco BPM e Commerzbank), comunicando di “ detenere una partecipazione di circa il 4,1% nel capitale sociale di Generali, acquisita nel tempo sul mercato”.
UniCredit ha puntualizzato che “ la quota è un puro investimento finanziario della banca che supera in modo significativo le sue metriche di rendimento e ha un impatto trascurabile sul CET1 ”.
Oggi, esprimendosi sul dossier MPS-Mediobanca che coinvolge inevitabilmente anche il Leone di Trieste - Mediobanca è il principale azionista di Generali con una quota del 13% circa, Orcel ha spiegato che UniCredit, in quanto azionista del Leone, per ora osserva “la situazione da un punto di vista neutrale”, aggiungendo che “al momento opportuno prenderemo una decisione”.
Tra l’altro, oggi è stato lo stesso Orcel a fare un nuovo annuncio, o meglio a dare un’anticipazione, sull’ulteriore mossa lanciata su Generali: “Stiamo per annunciare che la nostra partecipazione complessiva in Generali, incluse le posizioni che deteniamo per conto dei nostri clienti, ha superato la soglia del 5% ”.
![I principali azionisti di Assicurazione Generali](IMG/png/BMuCYF1R3HR1BQYayPRt87GKzgNZP1cI1yebE6mE.png)
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Da segnalare che, dopo Mediobanca, i principali azionisti di Assicurazioni Generali sono Delfin - cassaforte della famiglia Del Vecchio - e l’imprenditore romano Francesco Gaetano Caltagirone (che dopo le recenti manovre sono diventati maggiori azionisti anche di Monte dei Paschi di Siena).
![L'azionariato di MPS-Monte dei Paschi di Siena](IMG/png/xsSeK8xkLN25TxC3j4PRVO6A27eBFSGt60zVhUeV.png)
Intanto, sulla base dei calcoli riportati da Radiocor, in evidenza lo sconto che l’OPS lanciata su Mediobanca presenterebbe ai valori attuali delle azioni. Considerando che MPS viaggia attorno a 6,41 euro, l’OPS lanciata su Piazzetta Cuccia risulta a sconto di oltre il 12%.
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