L’istituto di Piazzetta Cuccia intende crescere anche attraverso nuove acquisizioni. le risorse, spiega l’ad Nagel, sono già pronte.
Acceleratore premuto verso la crescita. Mediobanca si prepara a un futuro di investimenti senza trascurare i propri azionisti. Gli obiettivi sono ambiziosi ma, secondo l’amministratore delegato Alberto Nagel, più che raggiungibili: due miliardi per nuove acquisizioni nel 2019 e raddoppio degli attivi finanziari nel prossimi 3-5 anni.
È La Stampa a riportare alcune dichiarazioni del top manager dell’istituto di Piazzetta Cuccia, che punta a crescere anche grazie al contributo di Che Banca!, ma per conoscere i dettagli del nuovo piano industriale bisognerà attendere la fine del prossimo anno.
Intanto, in Borsa i riflettori sono puntati sul titolo di Mediobanca che si muove sopra la parità e al momento della scrittura viene scambiato a 7,35 euro con un rialzo dello 1,46%.
Mediobanca punta a crescere
Nel prossimo futuro, Mediobanca punta a crescere, forte di quanto già finora realizzato sia sul fronte dello sviluppo dell’istituto che sul fronte della remunerazione degli azionisti.
La via maestra da seguire, secondo Nagel, è quella già intrapresa del wealth management:
“Già quest’anno potremmo chiudere con 4 miliardi di raccolta netta, anche grazie al forte contributo della rete wealth di Chebanca!, un livello che ci avvicina a operatori da tempo sul mercato”
dichiara Nagel.
Ma c’è di più: dal 2019, anno in cui verrà presentato il nuovo piano industriale, si continuerà a investire per raggiungere nuovi, ambiziosi obiettivi. “Nel medio termine, in 3-5 anni, l’obiettivo è quello di raddoppiare i total financial asset passando a un centinaio di miliardi” ha aggiunto l’ad.
Disponibili 2 miliardi per nuove acquisizioni
L’obiettivo di Mediobanca, dunque, è continuare a crescere, anche attraverso operazione di M&A, fondamentali per realizzare la strategia pianificata. Lo dichiara apertamente Nagel, che conferma di aver già pronte le risorse:
“Nel 2019 faremo leva sulle nostre peculiarità per crescere ancora di più, aumentare le quote di mercato in ogni segmento anche con nuove acquisizioni per cui abbiamo a disposizione 2 miliardi di euro”.
In che comparto investirà Mediobanca? Diverse le opzioni su cui puntare: ci sono il credito al consumo, la consulenza e, soprattutto, il wealth management, ritenuto particolarmente interessante.
Secondo quanto riportato da La Stampa, infine, gli investimenti potrebbero realizzarsi sia in Italia che all’estero.
Mediobanca è diversa?
Il modello cui si ispira Mediobanca è piuttosto diverso da quello degli altri operatori del settore creditizio perché, spiega l’ad, poggia “sull’alta specializzazione cui equivale un’alta marginalità, che ci differenzia in anni complessi per il sistema”.
Come ricorda La Stampa, core business dell’istituto resta il Corporate & Investment banking operato in sinergia con le attività del credito al consumo e del risparmio gestito. “Un mix che garantisce ritorni mediamente del 15%, con una redditività positiva in tutti i suoi rami” evidenzia il quotidiano.
Infine, ma non per importanza, c’è da considerare la solidità patrimoniale: il Cet1 di Mediobanca è al 14,2%.
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