Inflazione Usa protagonista assoluta dei mercati oggi: gli investitori attendono il dato sui prezzi al consumo statunitensi per prevedere le prossime mosse della Fed. Il rialzo tassi è finito?
I mercati oggi guardano agli Usa con il rilascio dei dati sull’inflazione di marzo.
La lettura è considerata cruciale per tutta l’economia globale, poiché darà indizi preziosi sul reale funzionamento della politica monetaria restrittiva della Fed e sulle prossime decisioni sui tassi di interesse. Un percorso ancora aggressivo, con il rialzo del costo del denaro, potrebbe portare a una stretta sul credito troppo elevata, considerando anche l’instabilità bancaria che ha colpito la potenza americana.
Non solo, la recessione potrebbe davvero concretizzarsi, visto che alcuni segnali già sono stati individuati e questo porterebbe a un rallentamento economico generale preoccupante. Intanto, il FMI ha avvertito che la crescita mondiale è la più lenta dal 1990 e sono diverse le insidie per la ripresa economica globale.
L’inflazione Usa di marzo, quindi, servirà a valutare quanto saranno vischiosi i prezzi e il percorso che la Fed intraprenderà per affrontarli. La speranza è di trovare i primi segni di disinflazione.
Per tutti questi motivi, i mercati oggi potrebbero ricevere delle scosse: cosa può succedere e cosa cambia dopo i dati Usa?
Inflazione Usa in arrivo: cosa si aspettano i mercati oggi?
Indici asiatici e futures su azioni Usa misti negli scambi di oggi. Gli investitori attendono segnali chiari dai dati dell’inflazione Usa di marzo, che probabilmente saranno decisivi per la riunione Fed di maggio.
Il rapporto potrebbe offrire barlumi di buone notizie sulla disinflazione, ma i funzionari della Federal Reserve hanno emesso note divergenti sulla prossima mossa politica della banca centrale.
Il presidente della Fed di New York John Williams ha affermato che i funzionari hanno ancora molto lavoro da fare, mentre il presidente della Fed di Chicago Austan Goolsbee, che quest’anno vota sulle decisioni di politica monetaria, ha invece auspicato “prudenza e pazienza”, emergendo come il primo funzionario a suggerire che i politici potrebbero aver bisogno fare una pausa sul rialzo dei tassi.
Gli economisti prevedono che i prezzi al consumo statunitensi sono aumentati del 5,6% rispetto all’anno precedente e nella componente core.
Nel corso della giornata sono inoltre previsti i verbali dell’ultima riunione della Fed di marzo, quando la banca centrale ha alzato i tassi di 25 punti base. Gli investitori analizzeranno il commento per comprendere meglio il pensiero della Fed sulle turbolenze nel settore bancario, che avevano alimentato le aspettative sul bisogno di uno stop all’aumento dei tassi.
Tuttavia, i dati economici insieme alla retorica degli oratori della Fed hanno portato i mercati a scontare una possibilità di due terzi di un aumento di 25 punti base a maggio e di mantenere questa posizione in seguito.
Movimenti nella Borsa Usa, nei rendimenti dei Treasury e nell’indice del dollaro sono quindi attesi. L’aspettativa di una Fed ancora aggressiva per far fronte a un’inflazione ostinata dovrebbe spingere il biglietto verde e abbassare l’entusiasmo verso gli asset rischiosi.
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Azioni Usa sotto i riflettori
L’S&P 500 può scendere di almeno il 2% se il tasso di inflazione su base annua dovesse superare la precedente lettura del 6%, ha scritto John Flood, Goldman Sachs, in una nota martedì.
Nel frattempo, la resilienza delle azioni statunitensi quest’anno sarà di breve durata, con un quadro economico in peggioramento che probabilmente manderà il mercato al ribasso nei prossimi mesi, secondo Chris Harvey di Wells Fargo, che si aspetta che l’S&P 500 subisca una correzione del 10% nel prossimi tre-sei mesi.
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