I mercati oggi ripartono con ottimismo con questi 3 temi in focus

Violetta Silvestri

31/07/2023

Mercati ottimisti oggi su nuovi segnali da Cina e Usa. Gli investitori, comunque, restano prudenti e osservano almeno 3 temi cruciali che possono scuotere le Borse.

I mercati oggi ripartono con ottimismo con questi 3 temi in focus

Mercati oggi all’insegna di un rinnovato ottimismo: le azioni asiatiche salgono dopo un rally a Wall Street, mentre gli investitori hanno accolto nuovi segnali di un ulteriore rallentamento dell’inflazione.

Gli indicatori delle azioni cinesi hanno guadagnato sulle aspettative di maggiori stimoli governativi. Anche le azioni in Giappone e Corea sono aumentate, contribuendo a spingere un indice regionale verso il massimo livello di chiusura dell’anno. I guadagni per le azioni cinesi hanno sostenuto l’indice MSCI Emerging Markets fino all’1% in più, come non accadeva dal giugno dello scorso anno.

La domanda di attività di rischio arriva dopo un ulteriore allentamento dei principali indicatori dell’inflazione statunitense, segnalando un nuovo ottimismo che un atterraggio morbido per la più grande economia del mondo è a portata di mano. Inoltre, lunedì il Consiglio di Stato cinese ha emesso misure per ripristinare ed espandere i consumi nel settore automobilistico, immobiliare e dei servizi, supportando le speranze degli investitori sulla ripresa del dragone.

In focus restano almeno 3 temi che i mercati non possono trascurare.

1. Prospettive della Bce

Una potenziale pausa in una riunione di politica monetaria della Banca centrale europea potrebbe essere seguita da un altro aumento dei tassi di interesse, secondo il presidente Christine Lagarde.

Alla prossima riunione di settembre, potrebbe esserci un ulteriore rialzo del tasso ufficiale o forse una pausa, ha detto al quotidiano Le Figaro: “Una pausa, ogni volta che si verifica, a settembre o successivamente, non sarebbe necessariamente definitiva”. I commenti arrivano dopo che la scorsa settimana la Bce ha aumentato i tassi di un altro quarto di punto, con Lagarde che ha sottolineato che le decisioni da qui dipenderanno dai dati in arrivo, senza far trapelare indizi sulle prossime mosse.

2. Rallentamento della Cina

L’attività economica della Cina ha perso più slancio a luglio, con la produzione in contrazione di nuovo e il settore dei servizi che si è indebolito, mentre Pechino promette piccole misure di sostegno per aumentare i consumi.

L’indice ufficiale dei responsabili degli acquisti manifatturieri è salito leggermente a 49,3, battendo le stime degli economisti ma rimanendo comunque sotto la soglia di 50 che separa l’espansione dalla contrazione. L’indicatore non manifatturiero - che misura l’attività nei settori dei servizi e delle costruzioni - è sceso a 51,5, più debole delle aspettative.

3. Volatilità nei mercati

I trader colpiti da una serie di decisioni della banca centrale la scorsa settimana si stanno preparando per un’ulteriore volatilità tra i segnali che sta emergendo una nuova era per la politica monetaria.

Il dollaro Usa, l’euro e lo yen sono tutti al centro dell’attenzione, con gli investitori che continuano a valutare se gli aumenti dei tassi della Federal Reserve e della Banca centrale europea saranno vicini alla fine dei loro cicli di inasprimento e se la Banca del Giappone modificherà realmente il suo regime accomodante con una presa più allentata sui rendimenti obbligazionari.

Le banche centrali di Australia e Regno Unito si incontreranno rispettivamente martedì e giovedì, mentre i rapporti sulla produzione e sull’occupazione negli Stati Uniti questa settimana potrebbero complicare ulteriormente il sentiment.

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