Mercati in cauto rialzo oggi, nella seduta che segue la conferenza stampa di Powell e l’annuncio di un tapering presto. Intanto, si placa il panico Evergrande, ma gli investitori restano in allerta.
Mercati oggi: le azioni asiatiche si rialzono insieme ai futures statunitensi ed europei, mentre i trader stanno valutando i problemi del debito del China Evergrande Group e la prospettiva di una riduzione dello stimolo della Federal Reserve già a novembre.
Il clima resta comunque di cauto ottimismo, soprattutto dinanzi alla vicenda del colosso immobiliare cinese, che ha ancora molti nodi da sciogliere.
Che succede oggi nei mercati?
Mercati oggi: Asia si rialza, ma il caso Evergrande non è risolto
Con la piazza finanziaria giapponese chiusa, oggi i mercati si concentrano più che mai sulla Cina. Alle ore 8.23 circa gli indici Shenzhen e Shanghai scambiano positivi, guadagnando rispettivamente lo 0,65% e lo 0,25%.
Anche Hong Kong torna in verde, con un rialzo dello 0,76%.
Le azioni di Evergrande sono aumentate del 23% dopo che un’unità ha dichiarato mercoledì 22 settembre, quando il mercato di Hong Kong era per ferie, di aver risolto il pagamento di una cedola su un’obbligazione onshore.
Tuttavia, le insolvenze sono diverse e tutte sul tavolo: non è chiarito, per esempio, come e quando saranno pagati gli interessi da 83,5 milioni di dollari che scadono oggi su un’obbligazione offshore da 2 miliardi di dollari.
Il 29 settembre, inoltre, arriverà anche la scadenza di una cedola da 47,5 milioni di dollari. Secondo alcune indiscrezioni, il Governo di Pechino potrebbe intervenire dividendo il grande gruppo in tre società.
Kerry Craig, di JP Morgan Asset Management, ha commentato:
“C’è ancora molta strada da fare per risolvere questo problema. Alcuni dei timori immediati di un enorme collasso e il contagio inizieranno a recedere, ma sarà comunque un problema che si presenterà perché il mercato immobiliare e l’edilizia sono una parte così massiccia dell’economia cinese.”
Intanto, le preoccupazioni si sono leggermente attenuate mercoledì quando la Banca popolare cinese ha iniettato 90 miliardi di yuan nel sistema bancario.
Fed pronta al tapering, ma Wall Street tiene
In USA, dove i riflettori sono rimasti accesi sulla conferenza di Powell, i tre principali indici azionari hanno chiuso in rialzo dell’1%, non molto lontano da dove si trovavano prima dell’annuncio della Fed.
Il dollaro è salito dopo che le dichiarazioni del presidente della Fed hanno toccato il massimo del mese di 93,526 contro un paniere di valute in particolare rialzo nei confronti dell’euro e dello yen, ma si è fermato per riprendere fiato nelle ore asiatiche.
Di fatto, quindi, le azioni USA si sono fatte trovare pronte all’annuncio che il ritiro degli stimoli ci sarà entro il 2022.
Il presidente Jerome Powell ha affermato che la Fed potrebbe iniziare a ridurre gli acquisti di asset a novembre e completare il processo entro la metà del 2022. I funzionari hanno anche rivelato una crescente propensione ad aumentare i tassi di interesse il prossimo anno.
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