Dove vanno gli italiani che si trasferiscono alla ricerca di un lavoro? E da dove vengono gli stranieri? Le risposte nell’infografica seguente.
Gente che va, gente che viene: questa è la frase che riassume al meglio il senso della seguente infografica nella quale abbiamo riassunto i flussi migratori in Italia.
Ogni anno sono tantissimi gli italiani che si trasferiscono in altri Paesi, specialmente per motivi di lavoro. Il 39% degli italiani partiti nel 2016, infatti, ha un’età compresa tra i 18 e i 34 anni, spinto dalla prospettiva di un lavoro stabile o di uno stipendio migliore.
Tra i Paesi più gettonati dai migranti italiani ci sono quelli europei come Regno Unito, Germania e Francia, ma sono in molti anche quelli che si spingono oltreoceano cercando fortuna in Brasile, Stati Uniti e Canada.
Nel dettaglio, nel 2016 (dati AIRE più aggiornati) sono stati 124mila gli italiani che hanno chiesto la residenza in un Paese straniero; ma non temete perché l’Italia non resterà spopolata dal momento che nello stesso anno ci sono stati poco meno di 227mila nuovi ingressi.
La maggior parte degli stranieri proviene dalle zone dell’Africa - Nigeria e Marocco su tutte - chiedendo lo status di rifugiati, ma sono in molti anche coloro che provengono da Paesi sviluppati come la Cina e gli Stati Uniti per investire in imprese e nuove attività. Segno che nel nostro Paese le opportunità di lavoro, seppur poche, ci sono ancora.
Questo confronto tra migranti italiani e immigrati in Italia è riassunto nell’infografica che trovate di seguito, nella quale potete vedere quali sono i Paesi verso i quali si dirigono i nostri compaesani alla ricerca di un lavoro, e da dove, invece, provengono gli stranieri regolarmente residenti in Italia.
Per approfondire, ecco un confronto tra i dati ISTAT e i dati AIRE (Anagrafe italiani all’estero)- Opportunità di lavoro all’estero: dove vanno gli italiani e da dove vengono gli stranieri.
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