Sono 124 mila gli italiani che negli ultimi anni hanno deciso di abbandonare il nostro Paese, circa il 39% lo ha fatto per motivi di studio o per lavoro. Ma nel frattempo, il mercato del lavoro italiano continua ad essere “terra di conquista” per gli stranieri.
Sono più gli italiani che partono per l’estero o gli stranieri che decidono di vivere in Italia? Possiamo rispondere a questa domanda confrontando i dati ISTAT sui cittadini stranieri residenti in Italia e quelli dell’AIRE (Anagrafe italiani residenti all’estero).
Dal confronto sappiamo che nel 2016 (i dati ISTAT per l’anno 2017 non sono stati ancora pubblicati) gli stranieri regolarmente residenti in Italia erano 3.714.137, mentre gli italiani residenti all’estero (dati AIRE) erano 4.974.942.
Ad oggi quindi ci sono più italiani all’estero che stranieri in Italia. Ma rischia di non essere sempre così: nel 2016, infatti, gli immigrati sono stati di più dei migranti, 124.076 partenze contro 226.934 arrivi.
Se i flussi migratori manterranno questo trend nei prossimi anni il rapporto tra italiani all’estero e stranieri in Italia verrà capovolto e la nostra popolazione sarà ancora più variegata rispetto ad oggi.
A tal proposito crediamo sia interessante analizzare i flussi migratori in Italia, facendo chiarezza su quali sono le zone da cui partono la maggior parte di coloro che vorrebbero vivere nel nostro Paese e per dove, invece, preferiscono partire gli italiani.
Clicca qui per l’infografica sui flussi migratori in Italia
Dove vanno gli italiani
Nel 2016 sono partiti poco più di 124mila italiani, circa 16mila in più rispetto all’anno precedente. Lo rileva il Rapporto italiani nel mondo che ogni anno viene redatto dalla Fondazione Migrantes sulla base dei dati AIRE (Anagrafe italiana residenti all’estero).
In totale circa l’8% del totale della popolazione italiana risiede regolarmente all’estero, ossia 4.973.942 persone. Un numero che negli ultimi 10 anni è cresciuto di circa il 60% a conferma che gli italiani sono ancora “un popolo di migranti”.
Per non parlare poi di tutti coloro che decidono di andarsene dall’Italia dopo aver raggiunto l’età pensionabile, andando in altri Paesi dove sia la tassazione che il costo della vita sono inferiori.
Ad andarsene sono per la maggior parte i giovani in cerca di un lavoro: il 39% dei migranti infatti ha un età compresa tra i 18 e i 34 anni, mentre il 25% tra i 35 e i 49 anni.
Ma dove vanno gli italiani? Nel 2017 il Paese più gettonato dai nostri compaesani che cercano fortuna all’estero è stato il Regno Unito, nonostante la Brexit abbia posto una stretta sull’immigrazione. Seguono la Germania e la Svizzera, vista la prospettiva di stipendi e condizioni di lavoro molto favorevoli.
Oltreoceano è ancora molto gettonata l’america latina: anche nel 2016, infatti, sono stati di più gli italiani che hanno deciso di vivere in Brasile (6.829) rispetto a quelli che si sono trasferiti negli USA (5.939).
D’altronde il Brasile è un Paese in forte crescita e si presume che questo trend durerà per i prossimi 20 anni; se si aggiunge che qui l’ambiente dove vivere è tra i migliori al mondo e che c’è la più numerosa popolazione di oriundi italiani, capiamo perché quasi in 7mila nel 2016 hanno deciso di lasciare il nostro Paese per andare in Brasile.
Completano la classifica la Spagna - che insieme al Portogallo è una delle mete preferite dai pensionati italiani - l’Australia, il Canada e l’Irlanda.
Ecco la classifica delle prime 10 mete preferite dai migranti italiani nel 2016:
- Regno Unito: 24.771
- Germania: 19.178
- Svizzera: 11.759
- Francia: 11.108
- Brasile: 6.829;
- Stati Uniti: 5.939;
- Spagna: 5.750;
- Australia: 2.891;
- Irlanda: 1.811
- Canada: 1.634.
Da dove vengono gli stranieri?
C’è gente che va e allo stesso tempo c’è gente che viene. L’Italia infatti continua ad essere una delle mete preferite dagli stranieri, tant’è che - come rilevato dall’OCSE in una recente indagine - dal 2000 è il Paese che ha ricevuto i più alti flussi migratori.
I dati per il 2017 non sono stati ancora svelati ma si preannunciano ancora più alti rispetto a quelli degli anni scorsi; nel dettaglio, nel 2016 erano 3.714.137 gli stranieri regolarmente residenti in Italia, ma saliamo a più di 5 milioni se consideriamo anche quelli che si trovano momentaneamente nel nostro Paese in attesa del rimpatrio.
Buona parte degli stranieri viene dall’Africa, principalmente da Paesi come la Nigeria, il Marocco, il Senegal e l’Egitto. La popolazione straniera più presente in Italia però è quella rumena: al 1° gennaio 2017 c’erano infatti 1.168.552 rumeni, circa 17mila in più rispetto all’anno precedente.
Ma secondo quanto rilevato dai dati Istat (che però non tengono conto dei flussi migratori dai Paesi dell’Unione Europea) è l’Albania il Paese dell’Est Europa dalla quale provengono la maggior parte degli immigrati in Italia.
Se la maggior parte dei migranti dall’Africa vengono in Italia per sfuggire dalle persecuzioni a cui sono soggetti nel loro Paese, chi viene dall’Asia lo fa per lo più per motivi di lavoro. Questo vale ad esempio per gli originari del Pakistan, dell’India e del Bangladesh, i quali vedono nell’Italia opportunità migliori rispetto ai loro Paesi.
Lo stesso discorso vale per la Cina, il Paese più popoloso al mondo; circa 12.118 cinesi nel 2016 sono emigrati in Italia che hanno deciso di investire nel nostro Paese aprendo delle attività (principalmente negozi e ristoranti).
Per quanto riguarda gli Stati Uniti c’è una piccola curiosità: pensate che nel 2016 sono più gli statunitensi arrivati in Italia (8.185) rispetto agli italiani partiti per gli USA (5.939). Il 39% di loro lo ha fatto per lavoro, segno che il nostro Paese offre ancora delle opportunità per fare carriera.
Ecco la classifica dei 10 Paesi da cui provengono la maggior parte degli stranieri arrivati in Italia nel 2016 (ricordiamo che questa classifica è stata stilata in base ai dati ISTAT, nei quali non viene fatto riferimento ai Paesi dell’Unione Europea):
- Nigeria: 20.740
- Albania: 17.517
- Marocco: 17.493
- Pakistan: 15.585
- Cina: 12.118
- India: 9.560
- Bangladesh: 8.881
- Senegal: 8.815
- Stati Uniti: 8.185
- Egitto: 7.687
© RIPRODUZIONE RISERVATA