Il ministro degli esteri russo Sergej Lavrov avverte l’Occidente: «Finché manderete armi, gli obiettivi strategici di Mosca si sposteranno sempre più lontano» e già oggi «non si fermano al Donbass».
La Russia torna a minacciare l’intero Occidente, con l’Europa che più rischia vista la vicinanza geografica. Il ministro degli esteri russo Sergej Lavrov spiega a Russian Today che gli obiettivi militari strategici di Mosca “sono cambiati” e non si concentrano più esclusivamente sul Donbass e l’Ucraina orientale, riguardando ora anche “altri territori”.
In questo modo il governo Putin torna a dire sostanzialmente di voler conquistare gran parte o forse tutta l’Ucraina, frenando ulteriormente sulle trattative di pace. Ma non solo: Lavrov dice chiaramente che finché l’Occidente continuerà a inviare armi a Kiev, gli obiettivi si sposteranno “ancora più lontano”.
Così Mosca minaccia di avanzare sempre più a ovest, fino a lambire i confini europei e della Nato. Il motivo ufficiale, secondo il ministro degli Esteri, sarebbe il tentativo di impedire potenziali attacchi alla Russia.
I prossimi obiettivi della Russia
“Non possiamo permettere - ha spiegato Lavrov- che in quella parte dell’Ucraina che sarà controllata da Zelensky o chi lo sostituirà, ci siano armi che rappresentano una minaccia diretta al nostro territorio e a quelle di chi ha dichiarato la sua indipendenza”.
A preoccupare Mosca sono le armi ad ampio raggio fornite da Europa e Stati Uniti all’Ucraina, che stanno risultando decisive per contenere l’avanzata russa. In particolare i missili americani Himars, molto temuti dai soldati russi.
I prossimi obiettivi della Russia, dopo Donbass e Lugansk, saranno in particolare a sud, dove già si combatte nelle regioni di Kherson e Zaporizhia. Gli attacchi continuano, utilizzando come basi anche centrali nucleari. Al momento, quindi, dice chiaramente Lavrov “le trattative con Kiev in questo momento non hanno senso”.
I nuovi aiuti militari dall’Italia e dall’Europa
Anche Vladimir Putin oggi ha criticato l’Occidente dicendo che ha assunto una posizione di leader nel corso della Storia “saccheggiando le altre nazioni” e per questo ora non può “proporre il suo modello di sviluppo”. Il presidente russo ha quindi annunciato in maniera trionfale che “ comincia una nuova era del mondo, in cui soltanto gli Stati veramente sovrani potranno mostrare alti tassi di crescita”.
Dopo l’unico incontro svoltosi in presenza tra le due delegazioni russa e ucraina lo scorso 29 marzo a Instanbul, Lavrov ha quindi confermato che si sono stati ulteriori contatti tra i governi, ma da quando Mosca ha presentato le sue dure richieste non ci sarebbero stati sviluppi.
Nel frattempo l’Unione europea ha approvato nuovi aiuti militari all’Ucraina per 500 milioni di euro e l’Italia si appresta a varare il quarto decreto per l’invio di armi, con il ministro della Difesa Lorenzo Guerini atteso domani al Copasir, crisi di governo permettendo.
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