Secondo i calcoli del professor Wellerstein, in caso di guerra nucleare un missile russo SS-18 Satan lanciato su Roma farebbe oltre 1,8 milioni di morti, con l’onda d’urto che arriverebbe fino a Latina.
Guerra nucleare, cosa potrebbe mai succedere se la Russia dovesse lanciare uno dei suoi missili ipersonici armati di testata atomica verso Roma e le altre principali capitali europee?
In un momento storico così complesso, con la guerra in Ucraina che dopo oltre 1.000 giorni si trova davanti a un bivio - trattative o escalation -, quanto riportato da Newsweek appare molto inquietante.
Da decenni lo spauracchio di una guerra nucleare è stato il miglior deterrente per evitare uno scontro militare diretto tra Stati Uniti e Urss prima e Russia ora. L’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito di Mosca però ha fatto saltare il fragile equilibrio tra le due potenze.
Vladimir Putin, dopo aver cambiato la dottrina nucleare russa, ha fatto intendere che potrebbe utilizzare armi atomiche anche per colpire quei Paesi che hanno acconsentito all’utilizzo da parte dell’Ucraina dei missili a lungo raggio forniti dall’Occidente.
Quella della guerra nucleare viene sempre considerata dal Cremlino come una “misura estrema e ultima risorsa a scopo di difesa”, l’ultima carta da giocare se la guerra dovesse mettersi male per Mosca.
Gli effetti su Roma di una guerra nucleare
Cosa succederebbe se la Russia dovesse lanciare un missile ipersonico armato con una testata atomica su Roma? Stando alle mappe prodotte dal professor Alex Wellerstein, docente e storico di tecnologia nucleare, per conto di Newsweek, gli effetti sarebbero catastrofici.
Alla base dello studio c’è l’utilizzo da parte della Russia degli SS-18 Satan, dei missili balistici intercontinentali che possono colpire fino a 15.000 chilometri di distanza senza che ci sia concreta possibilità che possano essere intercettati dai sistemi di difesa.
Secondo la mappa riguardante Roma, come riportato da Adnkronos in caso di una guerra nucleare se la nostra Capitale venisse colpita da uno di questi missili la potenza dell’esplosione sarebbe equivalente a quella prodotta da 20 megatoni di Tnt.
La simulazione ha calcolato che un solo missile Satan provocherebbe a Roma 1,8 milioni di morti e 1,4 milioni di feriti: non resterebbe più nulla del luogo di impatto del missile, tutto verrebbe vaporizzato.
“I danni - si legge - sarebbero enormi anche ben al di là dei confini della città: l’onda arriverebbe a investire anche chi vive oltre il lago di Bracciano a nord e alle porte di Latina a sud. In totale, l’attacco colpirebbe una superficie di circa 9000 km quadrati”.
Una guerra nucleare avrebbe effetti ben peggiori nel resto d’Europa e del mondo viste le ipotetiche conseguenze del lancio di un solo super missile russo: 5,4 milioni di morti a New York, 4,9 milioni a Parigi, 3,9 milioni a Londra, 2,7 milioni a Los Angeles, 2,6 milioni a Madrid e 2 milioni a Berlino.
Se anche l’Occidente dovesse rispondere usando armi atomiche, il lancio delle più potenti bombe americane, le B-83, provocherebbe 1,37 milioni di morti a Mosca e altrettanti a Pyongyang. Insomma, con una guerra nucleare a essere a rischio sarebbe la stessa esistenza del genere umano.
© RIPRODUZIONE RISERVATA