Modello 730/2019: sul sito Inps disponibili rimborsi e addebiti Irpef

Rosaria Imparato

12/07/2019

Modello 730/2019, sul sito dell’Inps rimborsi e addebiti disponibili. Dal 15 luglio nuovo servizio online per annullare o variare la seconda rata d’acconto Irpef o Cedolare Secca.

Modello 730/2019: sul sito Inps disponibili rimborsi e addebiti Irpef

Modello 730/2019, rimborsi e addebiti consultabili sul sito dell’Inps per chi ha indicato l’Inps come sostituto d’imposta nella sua dichiarazione dei redditi.

Dal 15 luglio, inoltre, l’Inps attiverà un servizio online, chiamato “Assistenza fiscale (730/4): servizi al cittadino”, tramite il quale si può fare la richiesta di annullamento e/o di variazione della seconda rata d’acconto Irpef o Cedolare Secca entro il 30 settembre 2019.

Questo è quanto comunicato tramite un messaggio dell’Inps, che dà ufficialmente il via alle operazioni di conguaglio fiscale per disoccupati e pensionati.

Conguaglio modello 730/2019, sul sito dell’Inps disponibili rimborsi e addebiti Irpef

Così come comunicato con il messaggio n. 2652, disoccupati, pensionati e tutti coloro che hanno indicato l’INPS come sostituto d’imposta nel proprio modello 730/2019, potranno consultare i risultati del conguaglio fiscale, ovvero il diritto a ricevere rimborsi o a subire un addebito Irpef.

Collegandosi al sito dell’Inps i contribuenti avranno accesso ai seguenti dati di conguaglio per il proprio modello 730/2019:

  • l’avvenuta ricezione delle risultanze contabili coi relativi importi da parte dell’Istituto, oltre alla denominazione del soggetto che ha effettuato l’invio;
  • la conferma che i conguagli relativi alle risultanze contabili verranno effettuati sulle prestazioni istituzionali se l’Inps è stato stato indicato come sostituto d’imposta per il contribuente;
  • il diniego con la restituzione della dichiarazione 730, se non sussiste il rapporto di sostituzione;
  • trattenute o rimborsi effettuati mensilmente sulle prestazioni dell’Inps.

Che vuol dire tutto ciò? Vediamolo insieme punto per punto.

Una volta collegati sul sito Inps, accedendo alla propria area riservata, si avrà accesso a varie informazioni, tra cui:

  • nome di chi ha effettuato l’invio della dichiarazione dei redditi (quindi, ad esempio, il vostro commercialista abilitato);
  • importi finali del conguaglio fiscale sulla dichiarazione dei redditi;
  • se vi spettano rimborsi o trattenute.

Sia i rimborsi che gli addebiti Irpef saranno effettuati direttamente dall’INPS sull’assegno di disoccupazione o ad esempio sulla pensione qualora l’Istituto sia stato indicato come sostituto d’imposta.

Modello 730/2019, come arrivano i rimborsi

I rimborsi del 730 arrivano in busta paga per i lavoratori, sulla pensione per i pensionati e direttamente con la Naspi per i lavoratori in disoccupazione.

Nel caso in cui non fosse stato indicato un sostituto d’imposta e il contribuente ha specificato un conto corrente o un conto postale, l’Agenzia delle Entrate invierà il rimborso sul conto stabilito.

Nell’ipotesi in cui, invece, il contribuente non avesse fornito coordinate bancarie, i casi sono due, in base all’ammontare dell’importo:

  • per le somme inferiori a 1.000 euro il contribuente riscuoterà il rimborso in contanti presso un ufficio postale;
  • per le somme pari o superiori a 1.000 euro il rimborso sarà percepito dal contribuente tramite un vaglia emesso dalla Banca d’Italia.

Qualora vi spettasse un rimborso Irpef superiore a 4.000 euro, i tempi per riceverlo si prolungano perché l’Agenzia delle Entrate effettua controlli preventivi prima di emettere il pagamento.

In questo caso specifico oltre alle tempistiche cambia anche la modalità, perché visto che il rimborso potrebbe slittare al prossimo anno, non sarà erogato nella busta paga di luglio.

Modello 730/2019, quando arrivano i rimborsi Irpef

I lavoratori percepiranno i rimborsi relativi all’Irpef nel mese di luglio, direttamente in busta paga.

I pensionati, invece, per vedere i loro rimborsi accreditati sulla pensione dovranno aspettare agosto.

Nel caso in cui dal modello 730 dovesse risultare un debito d’imposta, il contribuente potrà versare l’importo anche a rate, a partire dal 2 luglio fino al 30 novembre 2019.

Le situazioni di 730 a debito di solito riguardano i casi in cui le detrazioni per figli o altri familiari a carico non erano spettanti. Visto che, in generale, si tratta di importi elevati, il Fisco ammette l’opportunità di rateizzare tali importi.

Infine, vi ricordiamo che tra le novità fiscali del Decreto Crescita, ha prorogato la scadenza per l’invio della dichiarazione dei redditi al 30 novembre 2019 per chi si avvale del modello Redditi (ex Unico).

Chi invece presenta il modello 730 precompilato o ordinario ha ancora qualche giorno per effettuare l’invio, visto che la scadenza è fissata per il 23 luglio 2019.

In allegato il messaggio n. 2652 dell’Inps.

Messaggio Inps n. 2652 - 11 luglio 2019
Assistenza fiscale: servizi al cittadino per la verifica dei conguagli fiscali di cui al modello 730

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