Modello 730/2024, i “trucchi” per pagare meno tasse sui redditi

Patrizia Del Pidio

29 Maggio 2024 - 12:07

Pagare meno tasse sui redditi è possibile grazie ad alcuni «trucchi» perfettamente legali che consente il modello 730/2024. Vediamo quali sono e come approfittarne.

Modello 730/2024, i “trucchi” per pagare meno tasse sui redditi

Pagare meno tasse sui redditi grazie al modello 730/2024? Si tratta di una possibilità del tutto legale che permette di utilizzare trucchi perfettamente legali che permettono di abbattere le imposte.

Il 730 è uno dei modelli per presentare la dichiarazione dei redditi con la quale si va incontro al conguaglio fiscale che permette di pagare le reali imposte sui redditi percepiti nell’anno di imposta precedente. Proprio la dichiarazione dei redditi, però, al tempo stesso, è il modo più efficacie per pagare meno tasse. Sembra un controsenso, ma è proprio così perché bisogna ricordare che nella presentazione si sfruttano anche detrazioni e deduzioni di imposta (che appunto abbattono le tasse dovute).

Per pagare meno tasse con il 730/2024, inoltre, il contribuente deve considerare anche la metodologia di calcolo dell’acconto Irpef scegliendo tra il metodo previsionale e quello storico usato dall’Agenzia delle Entrate per la dichiarazione precompilata. Andiamo a vedere nel dettaglio.

Modello 730/2024, i «trucchi» per pagare meno tasse sui redditi: detrazioni e deduzioni

La stagione della dichiarazione dei redditi 2024 è iniziata da qualche settimana e i contribuenti si stanno apprestando alla presentazione del modello 730 o del modello Redditi.

La scadenza per l’invio è fissata al 30 settembre 2024, ma il contribuente può procedere all’invio anche prima senza aspettare l’ultimo giorno, anche perché i primi a ricevere il rimborso Irpef (a luglio), calcolato in base a imposta dovuta, detrazioni e deduzioni fiscali, saranno coloro che hanno presentato il modello 730 per primi.

Per non tardare ulteriormente l’eventuale rimborso, conviene dunque iniziare a controllare le spese effettuate nel 2023 fin da subito, e fare attenzione a quelle detraibili, ad esempio:

È molto importante fare attenzione a ciò che si può portare in detrazione nella dichiarazione dei redditi, così come il limite di reddito per i figli a carico per le eventuali detrazioni di spese effettuate per loro conto.

L’importo massimo è differenziato in base all’età ed è pari a 4.000 euro per quelli fino a 24 anni, mentre è più basso (2.840 euro circa) per quelli con età superiore.

Un occhio di riguardo va dato anche alle deduzioni fiscali, che riducono la base imponibile per il calcolo dell’Irpef. Le spese deducibili più importanti nel 2024 sono:

  • contributi previdenziali e assistenziali;
  • assegno periodico corrisposto al coniuge;
  • contributi per gli addetti ai servizi domestici e familiari;
  • contributi ed erogazioni a favore di istituzioni religiose;
  • spese mediche e di assistenza specifica per le persone con disabilità (legge 104);
  • contributi versati ai fondi integrativi del Servizio sanitario nazionale.

Modello 730/2024, calcolo acconto Irpef con metodo previsionale per pagare meno tasse sui redditi

Un altro modo per risparmiare sulle tasse sui redditi è utilizzare il metodo previsionale per calcolare l’acconto Irpef, da versare il 30 giugno (insieme all’Ires e alla cedolare secca).

L’Agenzia delle Entrate utilizza il metodo storico per calcolare l’acconto Irpef nella precompilata, ovvero calcola le somme dovute in base al saldo versato il precedente anno che non sempre corrisponde a quanto si guadagna l’anno successivo. Chi fa da sé può utilizzare il metodo previsionale, che si basa invece su quanto si presume di incassare.

Nella scelta del metodo previsionale occorre però tenere presente che l’Agenzia delle Entrate sanziona i soggetti che versano acconti troppo bassi che, sommati poi alla rata a saldo, non raggiungano il 100% dell’imposta dovuta nell’anno.

Come non pagare gli acconti del 730

Il contribuente può scegliere anche di non pagare gli acconti Irpef del 730 e per farlo deve intervenire sulla propria dichiarazione.

Si deve compilare la sezione V del quadro F del modello. Se non si vuole versare nulla in acconto, è necessario barrare la casella 1 del rigo F6. In questo modo nel 2024 non si verserà alcun acconto sulle imposte dovute.

La scelta, come abbiamo scritto sopra, potrebbe anche essere quella di versare un acconto di importo inferiore da quello che ha simulato l’Agenzia delle Entrate. In questo caso nella casella 2 del rigo F6 bisogna indicare la somma che si vuole che il sostituto di imposta trattenga in busta paga a titolo di acconto.

La casella 3, invece, serve a indicare la somma che deve essere trattenuta a titolo di acconto per l’addizionale comunale e la casella 5 la somma a titolo di acconto per la cedolare secca.

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