I geologi stanno esplorando se la salamoia magmatica può essere sfruttata per i minerali disciolti come litio, rame e cobalto.
I vulcani ospitano ben più che roccia fusa. Accanto al magma si trova una sostanza misteriosa chiamata salamoia magmatica, ricca di minerali che si raccoglie sotto i vulcani sia attivi che dormienti. I geologi stanno ora esplorando se queste profonde pozze sotterranee possano essere sfruttate per tesori disciolti come litio, rame e cobalto. L’estrazione potrebbe essere alimentata dall’energia geotermica, tanto che alcuni scienziati la chiamano “estrazione verde”.
La perforazione dei vulcani rappresenterebbe una svolta tecnicamente impegnativa e potenzialmente sismica nella corsa ai minerali a zero emissioni ma, date le preoccupazioni etiche e ambientali legate all’estrazione mineraria sulla terra e in mare, la prospettiva sta giustamente attirando interesse geologico e commerciale. Anche l’estrazione di salamoia subvulcanica potrebbe rivestire un’importanza geopolitica strategica, espandendo l’offerta di minerali critici e rompendo la morsa di cui gode la Cina.
Il magma, ospitato in una camera sotto un vulcano, rilascia gas ricchi di metalli che salgono verso la superficie terrestre. Man mano che salgono, la pressione diminuisce; i gas poi si separano in vapore e salamoia. Il vapore erutta dal vulcano; la salamoia, che trattiene la maggior parte dei minerali, si raccoglie nelle rocce. Queste tendono a depositarsi a circa due o quattro chilometri sotto la superficie. [...]
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