Modello 730/2025 per i lavoratori sportivi, come compilarlo dopo la riforma

Nadia Pascale

21 Marzo 2025 - 09:15

Dal 31 luglio 2024 è entrata in vigore la mini riforma dello sport del Decreto Legge 71 del 2024, ecco come incide nella dichiarazione dei redditi con modello 730/2025 per i lavoratori sportivi.

Modello 730/2025 per i lavoratori sportivi, come compilarlo dopo la riforma

Novità per i lavoratori sportivi nella compilazione del modello 730/2025 dopo la mini-riforma dello sport prevista dal Decreto Legge 71 del 2024. Le istruzioni per compilarlo.

A partire dal 31 luglio 2024 il lavoro sportivo non può generare più reddito assimilato a quello da lavoro autonomo, tali modifiche della normativa incidono sulla dichiarazione dei redditi con modello 730/2025.
Il Decreto Legge 71/2024 ha abrogato la previsione dell’art. 53 c. 2 del T.U.I.R., che includeva tra i redditi di lavoro autonomo quelli derivanti da prestazioni lavorative non subordinate o coordinate e continuative.

Ecco tutte le novità sul lavoro sportivo in dichiarazione dei redditi con modello 730/2025 introdotte con decreto legge 71 del 2024 convertito in legge 106 del 2024.

Ecco cosa cambia nella dichiarazione dei redditi dei lavoratori sportivi.

Novità nella stagione dichiarativa 2025 con il modello 730 con la riforma dello sport

Nelle settimane passate l’Agenzia delle Entrate ha rilasciato il modello 730/2025 definitivo, entro il 17 marzo i sostituti di imposta dovevano trasmettere le CU, Certificazione Unica, dei lavoratori dipendenti all’Agenzia delle Entrate, il 31 marzo è, invece, la scadenza prevista per la trasmissione delle Certificazioni Uniche per i lavoratori autonomi.

Tali dati sono necessari per la predisposizione del modello 730/2025 precompilato. Siamo quindi ora nella fase cruciale per la stagione dichiarativa. Ma dove devono essere indicati i redditi da lavoro sportivo nel modello 730/2025?
Perché è importante definire come devono essere dichiarati i redditi derivanti da lavoro sportivo dilettantistico?

Chi è il lavoratore sportivo e come deve compilare il modello 730/2025?

In primo luogo deve definirsi il lavoratore sportivo che a partire dalla riforma del 2023 include: atleta, allenatore, istruttore, direttore tecnico, direttore sportivo, preparatore atletico e direttore di gara anche ogni altro tesserato che svolge verso un corrispettivo le mansioni rientranti, sulla base dei regolamenti tecnici della singola disciplina sportiva, tra quelle necessarie per lo svolgimento di attività sportiva.

Con la riforma prevista dal Decreto Legge 71 del 2024 uno stesso soggetto, per le stesse attività, potrebbe vedere applicati due regimi fiscali diversi, infatti chi lavora nel settore sportivo dilettantistico fini al 30 luglio 2024 ha percepito redditi assimilati a lavoro autonomo, mentre dal 31 luglio, a livello pratico ha continuato la stessa attività, ma a livello fiscale deve essere classificata in altro modo, cioè come assimilato a lavoro dipendente.

Per i redditi percepiti dal 31 luglio 2024 deve essere compilata la “SEZIONE I Quadro C - Redditi di lavoro dipendente e assimilati”.

In tale sezione devono essere indicati i redditi percepiti dai lavoratori sportivi nell’ambito del dilettantismo, sia sotto forma di lavoro subordinato che tramite contratti di collaborazione coordinata e continuativa.
Devono essere compilati i Quadri da C1 a C3 con i codici:

  • 8 per i redditi di lavoro dipendente o assimilati percepiti dai lavoratori sportivi operanti nel settore dilettantismo;
  • 9 redditi di lavoro dipendente degli atleti e delle atlete operanti nel settore professionistico, di età inferiore a 23 anni.

Nella colonna 2 si indica se trattasi di lavoro a tempo determinato o indeterminato. Nella colonna 3 si indicano i redditi percepiti.

Per i redditi percepiti fino al 30 luglio 2024, invece, si devono compilare i righi da D3 a D5 del modello 730/2025.

La tassazione del lavoro sportivo, agevolazioni e esenzioni

La tassazione sportiva gode di particolare favore, almeno per ora.
In caso di compensi inferiori a 5.000 euro annui non vi sono obblighi dichiarativi e previdenziali. Superata tale soglia e fino a 15.000 euro non vi sono imposte sul reddito, ma è necessario adempiere agli obblighi contributivi.

Nel caso in cui sia superata la soglia dei 15.000 euro viene meno l’esenzione Irpef e si applicano le aliquote ordinarie. Fino al 31/12/2027, la base imponibile su cui calcolare la parte previdenziale (IVS) è ridotta del 50%.

I lavoratori sportivi possono comunque optare per la partita Iva. In questo caso si può ottenere l’accesso al regime forfettario che consente di cumulare l’esenzione entro i 15.000 euro con la determinazione agevolata del reddito, applicazione di coefficienti di redditività e tassazione ridotta al 15 % o 5 % sulla parte eccedente.

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