Riforma del modello ISEE in arrivo? L’ipotesi è allo studio del M5S, il cui obiettivo è creare uno strumento in grado di fotografare al meglio la condizione economica delle famiglie. Ecco le novità in campo.
Modello ISEE verso la riforma: cosa cambia e quali sono le novità in arrivo?
Specificando che è necessario usare il condizionale, dal momento che la riforma è stata solo pensata e ancora se ne sta discutendo, vista la portata delle possibili novità è interessante analizzare quali sono le modifiche in campo.
Tutte le famiglie conoscono l’ISEE, l’indicatore della situazione economica equivalente, che certifica, mediante un calcolo specifico, il totale del valore del patrimonio mobiliare e immobiliare, e anche quello reddituale del nucleo familiare.
Presentare il modello ISEE è fondamentale per ottenere bonus e agevolazioni dallo Stato, come il reddito di cittadinanza.
Sono questi i motivi che portano ad un naturale interesse su cosa potrebbe cambiare con una riforma del modello ISEE. Passiamo quindi in rassegna le ipotesi allo studio.
Modello ISEE verso la riforma: ecco come cambiano alcune voci
La riforma del modello ISEE riguarderebbe alcune voci in particolare, come riportato dal quotidiano Il Messaggero.
L’obiettivo, spiega la senatrice del Movimento 5 Stelle Tiziana Drago, è quello di estendere la platea di famiglie che potranno ricevere agevolazioni come il reddito di cittadinanza, bonus e prestazioni a sostegno del reddito varie.
In particolare il modello ISEE dovrebbe cambiare in alcune voci:
- composizione del nucleo familiare;
- reddito;
- patrimonio.
E in particolare:
- nucleo familiare: a cambiare sarebbe la scala di equivalenza. Il calcolo dell’ISEE viene fatto infatti sulla base dell’ISE (indicatore della situazione economica) che viene diviso per i parametri desunti da una scala di equivalenza. La scala di equivalenza attribuisce un valore in base ai componenti del nucleo familiare. Oggi per esempio la scala di equivalenza prevede: per 1 componente il parametro pari a 1,00; per 2 componenti pari a 1,57; per 3 pari a 2,04; per 4 pari a 2,46; per 5 pari a 2,85. Poi si prevedono maggiorazioni per ogni componente ulteriore, per persone con disabilità ecc.
Sulla base di quanto detto, la nuova riforma prevederebbe delle maggiorazioni per chi ha più figli. Come ha sostenuto Drago bisogna “distinguere tra famiglie che hanno un figlio a carico con meno di 26 anni che studia in università e quelle che ne hanno uno che lavora”; - il reddito considerato non dovrebbe più essere quello lordo, ma quello netto così da fornire una panoramica reale della situazione economica del nucleo familiare;
- Per quanto riguarda il patrimonio la riforma dovrebbe riguardare l’incidenza sulla situazione economica di quello mobiliare e immobiliare oggi al 20%. La percentuale andrebbe ridotta e rapportata al numero dei figli presenti nel nucleo. Si penserebbe ad esempio a un 15% con un solo figlio, 10% con due e 5% con tre.
L’ISEE così riformato andrebbe a favorire le famiglie più numerose che attraverso la dichiarazione possono ottenere delle agevolazioni. Ricordiamo quali sono.
Riforma Modello ISEE: le agevolazioni
I nuclei che fanno la dichiarazione ISEE possono ottenere, sempre nei limiti previsti, delle agevolazioni. Volendo semplificare tra le agevolazioni che possono ottenere le famiglie che fanno la dichiarazione della propria situazione economica vi sono:
- bonus gas e luce;
- bonus telefono;
- conto corrente gratis;
- dentista gratis ed esenzione del ticket sanitario;
- per l’affitto c’è il fondo per la morosità incolpevole o contributo comunale;
- bonus bebè, bonus mamma, bonus asilo nido, reddito e pensione di cittadinanza;
- esenzione tasse scolastiche e bonus acquisto libri. Anche l’importo delle tasse universitarie varia a seconda dell’ISEE.
Queste agevolazioni dovrebbero essere allargate a una platea maggiore di beneficiari con la riforma del modello ISEE aiutando, come abbiamo anticipato, le famiglie più numerose. Un progetto che, tuttavia, è ancora lontano dalla realizzazione, e per il quale bisognerà attendere gli ulteriori sviluppi in sede parlamentare.
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