Morgan Stanley batte le attese nel Q4: il calo degli utili è compensato dai risultati dell’attività di gestione patrimoniale e dalla crescita dell’attività commerciale. Ecco tutti i numeri.
Morgan Stanley batte le attese relative al quarto trimestre 2022. L’utile è sceso del 41% nel Q4 a 2,11 miliardi di dollari, o 1,26 dollari per azione, dai 3,59 miliardi dello stesso periodo del 2021, o 2,01 dollari per azione, ma ha superato le stime di Refinitiv fissate a 1,19 dollari per azione.
In calo del 12% i ricavi, scesi a 12,7 miliardi di dollari nel quarto trimestre del 2022 dai 14,5 miliardi del 2021. Anche questo valore è risultato superiore alle attese, pari a 12,64 miliardi di dollari.
«Abbiamo riportato solidi risultati nel quarto trimestre in un contesto di mercato difficile», ha dichiarato il CEO James Gorman in una nota. La divisione Wealth Management ha fornito stabilità con ricavi record e oltre 310 miliardi di dollari di nuove attività nette, la sezionne Investment Management ha beneficiato della diversificazione e, all’interno di Institutional Securities, i ricavi da azioni e reddito fisso sono stati forti, compensando la contrazione dell’Investment Banking", ha poi aggiunto.
Le azioni di Morgan Stanley volano a Wall Street in progresso del 6,1% a 97,2 dollari. Da inizio anno il titolo guadagna oltre 14 punti percentuali.
Previsioni su Morgan Stanley tra inflazione e rialzo dei tassi di interesse
Morgan Stanley ha riportato risultati superiori alle attese grazie alla gestione patrimoniale, che ha beneficiato di margini di interesse più elevati a seguito dell’aumento dei tassi. La divisione Wealth Management ha registrato ricavi per 6,62 miliardi di dollari, in aumento del 5,9% rispetto all’anno precedente. La banca fa affidamento sulla sua attività di gestione patrimoniale e patrimoniale per oltre la metà dei suoi ricavi e ha un obiettivo a lungo termine di 10 trilioni di asset gestiti.
A detta degli esperti, i risultati di Morgan Stanley sono più incoraggianti rispetto alla trimestrale di Goldman Sachs pubblicata sempre oggi.
Per contro la volatilità del mercato ha ridotto drasticamente la propensione al rischio alimentata dal rapido deterioramento delle condizioni macroeconomiche e delle tensioni geopolitiche, facendo crollare i ricavi dell’investment banking del 49% a 1,25 miliardi di dollari da 2,434 miliardi precedenti.
Il licenziamento di circa 1.600 dei 81.567 dipendenti della banca ha determinato costi per 133 milioni di dollari nell’ultimo periodo.
Nell’ultimo periodo, in vista di una recessione e di un aumento delle insolvenze (Npl), la banca ha accantonato 85 milioni di dollari per perdite su crediti, rispetto ai soli 5 milioni di dollari dello stesso trimestre di un anno fa.
«Nel complesso, il 2022 è stato un anno positivo per l’azienda poiché la nostra strategia chiara e il nostro modello di business equilibrato ci hanno permesso di ottenere un ROTCE del 16% nonostante il complesso contesto macro».
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