I risultati del sondaggio di Money.it: un plebiscito contro la decisione del museo degli Uffizi, sostenuta dal ministro Sangiuliano, di aumentare il prezzo del biglietto.
Musei, aumentare i prezzi è sbagliato. Questo è il responso del sondaggio di Money.it, con i lettori che a grande maggioranza hanno bocciato la decisione degli Uffizi di alzare il costo del biglietto, una scelta che poi è stata giustificata e rilanciata dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.
Guardando i risultati del sondaggio, che ricordiamo non ha un valore scientifico ma soltanto indicativo non essendo realizzato a campione, appare evidente il sostanziale plebiscito contro l’aumento del prezzo dei biglietti nei musei.
Nel dettaglio, il 54% si è scagliato contro la decisione degli Uffizi in quanto la cultura dovrebbe continuare a essere accessibile a tutti, con il 19% che invece vorrebbe rendere i musei gratuiti.
Tra i favorevoli all’aumento dei prezzi c’è un 22% che ritiene la cosa necessaria per finanziare i musei, mentre il restante 5% pensa che l’aumento dei prezzi sia giusto per adeguarci agli altri Paesi.
Musei più cari: i risultati del sondaggio
Continua a far discutere la decisione presa dal consiglio d’amministrazione degli Uffizi che, nel periodo di alta stagione da marzo a novembre, ha deciso di aumentare il prezzo del biglietto da 20 a 25 euro per poter sostenere i rincari.
Presto però questa novità potrebbe essere estesa anche a molti altri musei del Belpaese, visto che per il ministro Gennaro Sangiuliano “dobbiamo adeguarci a questi standard” specie in un periodo difficile come questo.
Parole però che sembrerebbero cozzare contro il responso del sondaggio, specie in considerazione del fatto che alcuni tra i principali musei esteri, vedi Louvre o Prado, hanno un costo inferiore a quello degli Uffizi.
Se da una parte i musei devono fare anche loro i conti con l’aumento dei costi, dall’altra sembrerebbe esserci ancora la ferma volontà di far restare la cultura accessibile a tutti.
Il ministro Sangiuliano comunque ha fatto notare che esistono le domeniche gratuite e altre iniziative per permettere a chiunque di visitare i nostri musei, ma l’idea di un generale aumento dei prezzi sembrerebbe piacere poco ai lettori.
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