Mutui, la rata scenderà di 100 euro al mese entro fine 2024

Giacomo Astaldi

26 Febbraio 2024 - 16:04

Si prevede che da maggio le rate dei mutui a tasso variabile scenderanno di circa 50 euro.

Mutui, la rata scenderà di 100 euro al mese entro fine 2024

Entro la fine dell’anno le banche potrebbero abbassare di 100 euro al mese circa la rata di diversi mutui a tasso variabile.

Un’ancora di salvezza, quella del calo dei tassi di interesse, per gli intestatari di mutui a tasso variabile che hanno assistito ad un forte aumento della rata negli ultimi mesi. Ora, in un contesto del tutto nuovo, le banche si preparano a ridurre le rate mensili di circa 10 euro a partire da aprile; di 100 euro entro al mese entro la fine del 2024 e ancora di 120 euro al mese entro estate 2025, stando a un recente studio di Facile.it.

Le banche hanno già iniziano ad abbassare le rate dei mutui indicizzati all’Euribor a sei mesi; per quelli con indicizzazione a 12 mesi si stima faranno lo stesso a partire da maggio o giugno di quest’anno.

Al momento l’Euribor a 12 mesi viaggi sul 3,69% circa. A dicembre era al 3,679%, a novembre al 4,022% e ad ottobre al 4,160%. È evidente un trend negativo, che finalmente inizia ad impattare anche sull’abbassamento delle rate di cui possiede un mutuo a tasso variabile o per chi apre oggi un mutuo a tasso fisso.

Dal 2022, 10 aumenti dei tassi di interesse

Nel luglio 2022, la Banca Centrale Europea ha rivoluzionato la sua politica monetaria per rispondere alla crisi economica post-pandemia.

Guidata da Christine Lagarde, la BCE ha posto fine a sei anni di tassi pari a zero o negativi e ha inaugurato un percorso al rialzo del prezzo del denaro con l’obiettivo di ridurre l’inflazione. Da allora, ha eseguito dieci rialzi dei tassi di interesse, portandoli dallo 0% all’attuale 4,5%.

Questa politica ha portato ad un aumento del costo del credito in generale in tutta l’Eurozona, quindi anche in Italia, e ad un aumento dei prezzi dei mutui a tasso variabile, poiché questi vedono aggiornarsi il proprio prezzo ad ogni aumento o diminuzione dei tassi.

Nel suddetto periodo i mutui variabili sono diventati più costosi in media di 200 euro al mese, il che ha scatenato un’ondata di richieste alle banche di modificare le condizioni del prestito e di surroga mutuo.

Diverse banche hanno deciso di negoziare con i propri clienti una riduzione del differenziale (gli interessi che si sommano all’Euribor per calcolare la rata) per evitare di trasformare il mutuo da variabile a tasso fisso.
Questo differenziale varia solitamente a seconda del rapporto di ciascun cliente con la banca, cioè dei prodotti da lui contratti, come assicurazioni o fondi di investimento, con oscillazioni che possono andare da un quarto di punto - su alcuni mutui concessi anni fa - fino a superare i tre punti percentuali.

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