Intesa offre nuove opportunità di mutuo per giovani under 36 con mini rata e spese d’istruttoria al 50% per riportare fiducia dopo l’aumento dei tassi: cosa sapere per accedere alle agevolazioni.
Intesa Sanpaolo ha lanciato un nuovo pacchetto di mutui agevolati dedicati ai giovani under 36. Tra le agevolazioni proposte, la banca offre la possibilità di una mini rata e la riduzione delle spese d’istruttoria. L’obiettivo della banca è quello di trasmettere fiducia alla clientela in un momento di rialzo dei tassi di interesse e di sfiducia nel sistema bancario (dopo il fallimento delle banche americane e la crisi di Credit Suisse), per agevolare l’accesso al credito sostenibile per i giovani che si apprestano ad acquistare la loro prima casa. Scopriamo nel dettaglio come funzionano queste agevolazioni.
Come funziona il mutuo agevolato di Intesa Sanpaolo
Il mutuo agevolato di Intesa Sanpaolo permette ai giovani under 36 di accedere al mutuo con diverse opzioni vantaggiose, a partire dalla mini rata che permette di avere un impegno mensile ridotto rispetto alle rate standard. Inoltre, la banca ha deciso di dimezzare le spese di istruttoria per favorire l’accesso al credito alle giovani coppie o ai single che cercano una soluzione abitativa stabile.
Per accedere alle agevolazioni è necessario rispettare alcuni requisiti.
- Innanzitutto, il mutuo deve riguardare la prima casa e la richiesta di finanziamento;
- non deve superare l’80% del valore dell’immobile;
- le agevolazioni sono valide per finanziamenti a 35 o 40 anni di durata.
La mini rata proposta da Intesa Sanpaolo è un’opzione particolarmente interessante per i giovani che intendono accendere un mutuo per la prima volta. Grazie a questa opzione, è possibile avere un impegno mensile ridotto rispetto alle rate standard, che può rappresentare una soluzione vantaggiosa soprattutto in caso di difficoltà economiche o di basso reddito.
Per esempio, il finanziamento a mini rata prevede un impegno mensile di soli 508 euro per un mutuo di 130mila euro a 40 anni di durata. Questa soluzione, tuttavia, non è adatta a tutti i giovani under 36 che intendono accendere un mutuo: prima di scegliere questa opzione è importante considerare la propria situazione finanziaria e capire se il pagamento di rate più basse a fronte di un finanziamento più lungo può rappresentare una soluzione sostenibile nel lungo termine.
Per i giovani che cercano una soluzione abitativa stabile, Intesa Sanpaolo ha deciso di proporre anche altre soluzioni vantaggiose, come la possibilità di finanziare il 100% del valore dell’immobile con durate molto lunghe, fino a 40 anni, e l’opzione di corrispondere soltanto gli interessi nella prima fase del rimborso, fino a 10 anni.
La banca ha deciso di attivare questo pacchetto di agevolazioni per i giovani under 36 con l’obiettivo di trasmettere fiducia alla clientela, in un momento di rialzo dei tassi di interesse. Questo periodo di incertezza può mettere a rischio l’equilibrio finanziario dei privati e delle famiglie, ma con iniziative come quella proposta da Intesa Sanpaolo è possibile agevolare l’accesso al credito sostenibile.
Mutuo Intesa Sanpaolo contro l’aumento dei tassi di interesse
Intesa Sanpaolo ha attivato diverse iniziative per agevolare le famiglie in questo periodo di rialzo dei tassi di interesse. Oltre al pacchetto di mutui agevolati per giovani under 36, la banca ha messo a disposizione 8 miliardi di euro per aiutare le famiglie ad affrontare i rincari.
Tra le soluzioni di mutuo casa c’è la possibilità di scegliere tra tasso fisso, tasso variabile e tasso con CAP. Quest’ultima opzione permette di sfruttare i vantaggi del tasso variabile, che negli ultimi anni si è dimostrato più conveniente rispetto al tasso fisso, ma di limitare il rischio di aumento della rata nel caso in cui il tasso variabile superi un determinato limite, ovvero il tasso CAP.
Il CAP, ovvero la soglia massima prestabilita, permette di conoscere fin da subito il massimo tasso che sarà applicato in caso di aumento del tasso variabile.
Il funzionamento del mutuo a tasso variabile con CAP è semplice: se il tasso variabile rimane al di sotto del CAP, la rata del mutuo sarà calcolata con le modalità di un tasso variabile tradizionale. In caso contrario, verrà applicato il tasso CAP, il quale ti proteggerà da eventuali aumenti del tasso variabile.
Ad esempio, se il CAP del mutuo è pari al 5%, non sarà mai applicato un tasso superiore a tale valore. Sarà quindi possibile godere dei vantaggi del tasso variabile finché questo sarà inferiore al CAP. In questo modo, la rata sarà più bassa e si limita il rischio di aumento della stessa in caso di rialzi del tasso.
La soluzione del tasso variabile con CAP consente di finanziare fino al 95% del valore dell’immobile, offrendo la possibilità di accedere a un mutuo anche a coloro che dispongono di un capitale limitato. Inoltre, questa soluzione offre una maggiore flessibilità rispetto al mutuo a tasso fisso, poiché permette di trarre vantaggio dai possibili ribassi del tasso di interesse.
Esistono poi altre soluzioni pensate per fronteggiare l’aumento dei tassi di interesse:
- la sospensione del pagamento della rata per 3 volte (la prima dopo il pagamento di 12 mensilità);
- una polizza di protezione del mutuo contro eventi che possono pregiudicare la capacità di far fronte al rimborso del mutuo;
- anticipo fino al 10% dell’importo del mutuo per pagare le prime spese;
- prestito personale fino a 6.000 euro a tasso agevolato, senza costi accessori per aiutare le famiglie italiane che si trovano in difficoltà economica, riservato a chi ha un Isee massimo di 40mila euro e un reddito mensile di almeno 500 euro.
leggi anche
Mutuo: cosa succede se la banca fallisce?
© RIPRODUZIONE RISERVATA