La Nato accerchia la Russia: torna il rischio di una guerra nucleare?

Alessandro Cipolla

17 Agosto 2023 - 08:28

La Polonia ammassa truppe e gli Usa trattano l’invio di proprie forze in Finlandia: la Nato sta circondando la Russia e si torna a parlare di una guerra nucleare in Ucraina.

La Nato accerchia la Russia: torna il rischio di una guerra nucleare?

Può scoppiare una guerra nucleare in Ucraina? Neanche nei giorni difficili della crisi dei missili di Cuba il mondo è stato così a rischio di oltrepassare la fatidica - e apocalittica - linea rossa dell’utilizzo di armi atomiche.

La decisione di Vladimir Putin di invadere l’Ucraina e di impelagare direttamente la Russia in un conflitto dopo anni di guerre per procura utilizzando anche i mercenari del gruppo Wagner, è stata un punto di non ritorno per quanto riguarda le relazioni tra Mosca e l’Occidente, con la Cina ora in mezzo al guado e autentico ago della bilancia in questo riposizionamento geopolitico.

Se da noi a Ferragosto si preferisce pensare ad argomenti più leggeri, al fronte invece si continua a morire con la controffensiva ucraina che non riesce a sfondare e i russi che provano ad avanzare a Nord intorno a Kupiansk e Lyman.

Un pericoloso stallo che aumenta il rischio di una guerra nucleare, visto che Kiev non appare essere intenzionata a invocare una tregua fino a che avrà il sostegno dell’Occidente: se alla fine le linee difensive russe dovessero veramente collassare, a quel punto Vladimir Putin potrebbe utilizzare tutte le armi a sua disposizione, comprese quelle atomiche.

L’Europa così continua a ballare pericolosamente sull’orlo della guerra nucleare, anche se le ultime notizie che arrivano dai lidi occidentali sembrerebbero essere ambigue nel cercare di decifrare quale potrà essere la linea della Nato nei prossimi mesi.

Le mosse della Nato e i rischi di una guerra nucleare

Allo stato delle cose sembrerebbero esserci soltanto due eventualità capaci di scatenare una guerra nucleare: una piena riuscita della controffensiva ucraina e un allargamento del conflitto anche alla Polonia e alla Bielorussia.

Negli ultimi giorni molto hanno fatto discutere le parole rilasciate da Stian Jenssen - direttore dell’ufficio privato del segretario generale della Nato Jens Stoltenberg - al quotidiano norvegese Vg: “Penso che una soluzione per giungere alla fine del conflitto potrebbe essere che l’Ucraina rinunci al territorio e ottenga in cambio l’adesione alla Nato”.

Una prospettiva rigettata con forza dall’Ucraina - anche se la “soluzione alla coreana” sembrerebbe essere l’epilogo più scontato di questa guerra - con Kiev che ha ribadito come questo conflitto durerà ancora a lungo.

Se così fosse, dovremmo iniziare a preoccuparci dei movimenti militari al confine tra Polonia e Bielorussia - a Minsk ricordiamo che albergano i mercenari del gruppo Wagner e sarebbero arrivate anche delle armi tattiche nucleari dalla Russia - e del dialogo tra Usa e Finlandia.

Come noto la Finlandia adesso è un membro Nato a tutti gli effetti e, nelle prossime settimane, potrebbe accettare di ospitare nel suo territorio truppe e armi americane eccezion fatta per quelle nucleari.

Visto che la Finlandia condivide con Mosca circa 1.200 chilometri di confine, considerando anche le truppe che la Polonia sta ammassando a Est sembrerebbe che l’Alleanza atlantica stia completando il suo accerchiamento alla Russia.

La speranza è che questo attivismo sia solo una mossa per far percepire la pressione occidentale a Mosca perché, se veramente ci si stesse preparando a una escalation bellica, allora l’incubo di una guerra nucleare nel cuore dell’Europa potrebbe diventare tragicamente realtà.

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