Quando si parla di mancato infortunio (o near miss) ci si riferisce a una tipologia di incidente molto vicina all’infortunio sul lavoro: ecco di cosa si tratta.
Le tematiche relative all’infortunio sul lavoro sono sempre molto delicate, non solo dal punto di vista normativo ma soprattutto da quello della sicurezza sui luoghi lavorativi, a 360°. Spesso, però, un infortunio vero e proprio è preceduto da tanti episodi che possono, in qualche modo, preannunciarlo. Tali situazioni hanno un nome molto chiaro negli studi e nelle analisi di settore: si chiamano near miss, conosciuti in italiano come mancati infortuni o incidenti mancati.
Con questi termini ci si riferisce a quegli eventi in cui un potenziale incidente non si è concretizzato, ma avrebbe potuto portare a conseguenze gravi se solo uno o più fattori fossero andati diversamente. Sebbene questi episodi, alla fine, non comportino danni immediati a persone o cose, rappresentano segnali importanti di criticità e vulnerabilità all’interno di un ambiente di lavoro.
Identificare e segnalare i near miss è fondamentale per la prevenzione degli incidenti e per migliorare la sicurezza complessiva in azienda, di qualsiasi settore operativo. Il loro monitoraggio permette di intervenire prima che possano verificarsi veri e propri infortuni, proteggendo così i lavoratori (e anche i datori) e rispettando le normative in materia di sicurezza.
Cos’è il near miss: la definizione di mancato infortunio
Un near miss (o mancato infortunio) è un evento o una circostanza in cui un incidente potenzialmente pericoloso è stato evitato per un soffio, senza che ci fossero lesioni o danni materiali. È l’esempio classico di un rischio che, per una combinazione fortunata di circostanze, non si è trasformato in un infortunio. Questi eventi sono importanti da segnalare perché rappresentano segnali d’allarme che possono anticipare situazioni di rischio reale.
Dal punto di vista storico, il termine «near miss» ha avuto origine nell’ambito dell’aviazione militare, dove veniva utilizzato per indicare un proiettile che «mancava» il bersaglio per poco.
Col tempo, il termine si è diffuso in altri settori, incluso quello della sicurezza sul lavoro. L’adozione di questa terminologia riflette la crescente attenzione delle aziende verso la prevenzione e la gestione proattiva dei rischi, piuttosto che intervenire solo dopo che un incidente si è verificato.
In ambito lavorativo, la definizione di near miss trova corrispondenza nella normativa italiana sulla sicurezza. Il Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro (D.Lgs. 81/2008) prevede che tutti i datori di lavoro adottino misure per valutare e prevenire i rischi, e la segnalazione dei near miss è una parte cruciale di questa attività preventiva. Anche se non c’è un riferimento esplicito e diretto alla segnalazione degli incidenti mancati all’interno del D.Lgs. 81/2008, si tratta di una pratica conforme ai principi della valutazione continua dei rischi, che obbliga il datore di lavoro a identificare ogni possibile fonte di pericolo, anche quelle che non hanno ancora provocato incidenti.
L’infortunio mancato rientra nel concetto più ampio di gestione proattiva della sicurezza. Mentre un incidente effettivo provoca danni, un near miss offre un’opportunità preziosa di apprendere dai «quasi errori», senza dover subire le conseguenze negative. Il suo monitoraggio permette alle aziende di individuare punti critici e adottare misure correttive prima che si verifichi un evento dannoso. In pratica, i near miss devono essere visti come «opportunità di miglioramento» per il sistema di gestione della sicurezza.
Un altro aspetto fondamentale riguarda la segnalazione degli incidenti mancati come parte del più ampio sistema di analisi dei rischi. Un ambiente di lavoro che stimola i propri dipendenti a segnalare i near miss dimostra una forte cultura della sicurezza, impegnandosi a correggere le situazioni potenzialmente pericolose in anticipo.
Qual è la differenza tra infortunio sul lavoro e infortunio mancato?
Sebbene infortunio sul lavoro e infortunio mancato (near miss) siano concetti strettamente legati alla sicurezza, esistono differenze sostanziali tra i due.
Un infortunio sul lavoro si verifica quando un lavoratore subisce un danno fisico o psicologico mentre svolge le proprie mansioni lavorative. Gli infortuni possono essere di vario tipo: da lievi a gravi, temporanei o permanenti, e in alcuni casi possono anche provocare decessi. Gli infortuni sul lavoro sono eventi che richiedono l’intervento immediato, sia in termini di soccorso medico che di gestione legale, con la segnalazione agli organi competenti, come l’INAIL (Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro). Inoltre, un infortunio provoca interruzioni operative, costi elevati per l’azienda e può anche avere conseguenze legali significative.
Dall’altra parte, un near miss è un evento che, pur avendo il potenziale per causare un danno, non si è concretizzato. In pratica, l’infortunio è stato solo sfiorato. Anche se nessuno è stato effettivamente ferito e nessun danno materiale si è verificato, questo tipo di evento è altrettanto importante perché fornisce preziose informazioni su possibili rischi.
La differenza fondamentale sta quindi nella conseguenza: mentre un infortunio sul lavoro comporta danni fisici, psicologici o materiali, un infortunio mancato non ha conseguenze immediate, ma rappresenta un campanello d’allarme per possibili incidenti futuri.
Un altro punto distintivo è il processo di gestione. Gli infortuni sul lavoro richiedono un’indagine formale, che include la compilazione di un verbale e la comunicazione all’INAIL, oltre a possibili risarcimenti. Al contrario, i near miss spesso non sono soggetti agli stessi obblighi legali, ma dovrebbero comunque essere segnalati internamente per evitare futuri infortuni reali.
Esempi di incidenti e infortuni mancati
Per comprendere meglio il concetto di near miss, vediamo alcuni esempi pratici di incidenti e infortuni mancati, che aiutano a visualizzare come questi eventi si possano manifestare facilmente in un ambiente di lavoro.
Scivolamento su una superficie bagnata
- Un lavoratore cammina in un corridoio e, per una pura casualità, evita una pozzanghera d’acqua che avrebbe potuto farlo scivolare. L’incidente non si è verificato, ma il rischio era reale. Questo è un tipico esempio di near miss, poiché la presenza della pozzanghera rappresentava una condizione di pericolo.
Caduta di oggetti dall’alto
- In un cantiere, un oggetto pesante cade da un’impalcatura, ma fortunatamente nessun lavoratore si trova al di sotto in quel momento. Anche se non ci sono state conseguenze, l’incidente mancato indica un problema di sicurezza nel fissaggio degli oggetti o nella protezione delle aree sottostanti.
Esposizione a sostanze chimiche
- Un dipendente entra in un’area dove si sono verificate fuoriuscite di sostanze chimiche pericolose. Tuttavia, grazie al tempestivo intervento del personale addetto alla sicurezza, l’area viene chiusa prima che il lavoratore venga esposto. Anche se non ci sono stati danni, il near miss segnala un rischio di contaminazione.
Guasti alle macchine
- Un operaio utilizza una macchina che, per un malfunzionamento, si blocca improvvisamente. Fortunatamente, l’operaio non subisce danni, ma il guasto avrebbe potuto causare un infortunio grave. Questo episodio va segnalato come near miss, poiché rappresenta un potenziale rischio per la sicurezza.
Crollo strutturale evitato
- In un magazzino, le scaffalature risultano sovraccariche e mostrano segni di cedimento. Prima che si verifichi un crollo, i lavoratori notano la situazione e intervengono per alleggerire il carico. In questo caso, il near miss indica che le scaffalature non erano adeguatamente progettate o installate.
Questi esempi dimostrano come gli infortuni mancati possano verificarsi in vari contesti lavorativi, dalla produzione all’edilizia, passando per gli uffici e i laboratori. Rilevare e segnalare questi eventi è cruciale per migliorare continuamente le condizioni di sicurezza.
Come affrontare un near miss? Ecco cosa devono fare lavoratori e datori
Gestire un infortunio mancato richiede una procedura strutturata che coinvolge sia i lavoratori che i datori di lavoro. Sebbene il near miss non abbia provocato danni, è essenziale trattarlo con la stessa attenzione di un infortunio vero e proprio. Questo approccio permette di migliorare la sicurezza e prevenire incidenti futuri.
1) Segnalazione immediata del near miss
Il primo passo, fondamentale, è la segnalazione immediata dell’infortunio mancato. È importante che i lavoratori siano educati a riconoscere i near miss e a non sottovalutarli. Anche se non ci sono stati danni, questi episodi devono essere riportati al datore di lavoro o al responsabile della sicurezza.
Ogni azienda dovrebbe avere un sistema di segnalazione semplice e accessibile, che consenta ai lavoratori di riportare rapidamente un near miss senza timori di ripercussioni. In questo senso, l’utilizzo di software gestionali per la sicurezza può facilitare il processo, permettendo una raccolta e una gestione centralizzata delle segnalazioni.
2) Indagine approfondita dell’evento
Una volta segnalato il near miss, è compito del datore di lavoro o del responsabile della sicurezza avviare un’indagine per comprendere le cause che hanno portato all’evento. Anche se non ci sono state conseguenze immediate, è essenziale analizzare attentamente l’episodio per identificare i fattori di rischio.
Questo include la raccolta di testimonianze da parte dei lavoratori coinvolti e l’analisi delle condizioni operative o ambientali che hanno determinato l’incidente mancato.
3) Azione correttiva
Dopo l’indagine, devono essere prese misure correttive per evitare che lo stesso evento possa ripetersi in futuro. Questo può includere modifiche alle procedure operative, l’introduzione di nuovi dispositivi di sicurezza o la formazione aggiuntiva per il personale.
L’obiettivo è prevenire l’evoluzione del near miss in un infortunio vero e proprio.
4) Comunicazione interna
È fondamentale che i risultati dell’indagine e le azioni correttive adottate siano comunicate a tutti i dipendenti. Questo contribuisce a creare una cultura della sicurezza, in cui i lavoratori sono consapevoli dei rischi e sanno come prevenirli.
5) Archiviazione e monitoraggio
Ogni segnalazione di near miss deve essere archiviata e monitorata. Tenere traccia di questi eventi permette all’azienda di identificare eventuali modelli ripetitivi di rischio, migliorando così la valutazione dei pericoli e la gestione della sicurezza nel tempo.
Perché è importante segnalare i mancati infortuni?
La segnalazione dei near miss è essenziale per diverse ragioni legate alla sicurezza, alla prevenzione e al rispetto delle normative.
Prevenzione degli incidenti
- La segnalazione degli infortuni mancati è uno strumento chiave per la prevenzione degli incidenti sul lavoro. Identificare i rischi prima che si trasformino in incidenti reali consente all’azienda di intervenire tempestivamente e adottare le necessarie misure preventive. Questo approccio proattivo riduce la probabilità che si verifichino infortuni futuri e garantisce un ambiente di lavoro più sicuro.
Rispetto della legge
- Anche se, come detto, non esiste una normativa specifica che imponga la segnalazione dei near miss, il D.Lgs. 81/2008 prevede che i datori di lavoro adottino tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza dei dipendenti. La segnalazione degli infortuni mancati rientra pienamente in questo obbligo di valutazione e gestione dei rischi. Un buon datore di lavoro che incoraggia la segnalazione di near miss dimostra di essere attento e conforme agli obblighi normativi.
Miglioramento della cultura della sicurezza
- Un’azienda che promuove la segnalazione dei near miss contribuisce a creare una cultura della sicurezza forte, in cui i lavoratori sono più consapevoli dei rischi e partecipano attivamente alla loro prevenzione. Questo non solo migliora la sicurezza sul posto di lavoro, ma favorisce anche un clima di fiducia tra lavoratori e datori di lavoro.
Possiamo tranquillamente dire, quindi, che la prevenzione dei near miss è strettamente collegata a una gestione accurata e proattiva della sicurezza. Seguendo le buone norme, educando i dipendenti e monitorando continuamente l’ambiente di lavoro, è possibile ridurre significativamente il rischio di incidenti mancati e, di conseguenza, di infortuni reali.
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