Niente cambio dell’ora legale? Ecco cosa vogliono fare in Europa

Simone Micocci

26 Marzo 2025 - 11:42

Davvero l’Unione Europea vuole eliminare l’ora legale? Ci sarà o meno il cambio orario questo weekend? Facciamo chiarezza.

Niente cambio dell’ora legale? Ecco cosa vogliono fare in Europa

Nel weekend, tra sabato 29 e domenica 30 marzo, cambia l’orario con il ritorno dell’ora legale. Un passaggio che si farà, nonostante siano in corso discussioni mirate al mantenimento dell’ora solare in tutta l’Unione Europea, abolendo così l’ora legale.

Va detto che l’Ue si era già espressa a riguardo, proponendo già nel 2018 lo stop al cambio orario che tuttavia non ha trovato il consenso degli Stati membri. Ecco perché, pur avendo già accolto il parere favorevole dei cittadini, continueremo a passare dall’ora solare a quella legale, e viceversa, con il vantaggio di risparmiare energia in primavera ed estate grazie a un’ora di luce in più al giorno.

Va detto che non tutti sono rassegnati all’idea di mantenere il cambio orario: per quanto la Commissione Europea, almeno stando alle ultime notizie, sembra aver rinunciato all’idea di mantenere la sola ora solare in tutta Europa, un gruppo di europarlamentari continua a dare battaglia su questo fronte ma con scarsi risultati.

I problemi che portano al mantenimento dell’ora legale, e quindi allo spostamento delle lancette un’ora avanti già nel prossimo weekend, sembrano infatti essere insormontabili.

Perché si parla di addio dell’ora legale in Europa

Sono anni che l’Unione Europea valuta l’abolizione dell’ora legale. Un primo, importante passaggio c’è stato nel 2018 quando la Commissione Europea ha chiesto ai cittadini un parere riguardante il cambio di orario. Il risultato fu sorprendente: su un totale di 4,6 milioni di persone, infatti, l’84% si è schierato in favore della cancellazione dell’ora legale.

Da qui sono iniziate le discussioni in merito alla sua abolizione e al mantenimento di un orario unico per tutto l’anno, senza quindi la necessità di spostare le lancette prima a marzo e poi a ottobre.

La proposta fu approvata nel 2019 fissando il 2021 come l’anno in cui le regole sarebbero dovute cambiare. Ma da allora non ci sono state novità, visto che come noto siamo regolarmente passati dall’ora solare a quella legale e viceversa; per quale motivo? Il problema è sorto nelle discussioni con i singoli Paesi membri. Non c’era infatti concordanza rispetto a quale orario mantenere, il che come possiamo immaginare avrebbe rischiato di creare non poca confusione. Due Paesi appartenenti allo stesso fuso orario, infatti, avrebbero avuto due orari differenti; una situazione che rischiava di essere ingestibile.

Per questo motivo non se n’è fatto nulla e anzi sembra che la Commissione Europea sia pronta ad archiviare definitivamente questo capitolo. Nella bozza del programma di lavoro del 2025, infatti, la proposta riguardante un orario unico in tutta Europa dovrebbe essere ufficialmente ritirata.

Addio ora legale in Europa? C’è chi non si arrende

Nel Parlamento europeo continuano a esserci deputati favorevoli alla proposta di cancellazione dell’ora legale. Nei mesi scorsi, ad esempio, un gruppo di 67 eurodeputati - su iniziativa promossa dall’irlandese dei popolari Seán Kelly - ha scritto a Ursula von der Leyen per chiedere di andare avanti nel progetto avviato nel 2018.

Una richiesta argomentata dal fatto che il cambio stagionale dell’ora “comporta rischi ben documentati per la salute, la sicurezza e il benessere generale”, come dimostrano diversi studi scientifici. “Aumento di infarti e ictus”, come pure “l’incremento degli incidenti stradali”: ecco perché ritengono che l’abolizione dell’ora legale sia necessaria, anche nell’ottica di una maggiore semplificazione.

Come anticipato, però, il loro appello non dovrebbe raggiungere l’effetto sperato: il cambio di orario continuerà a esserci regolarmente e almeno per i prossimi anni non ci saranno altre discussioni volte a una sua cancellazione.

Come e quando cambia l’orario

L’Italia, e l’Unione Europea tutta, quindi, non seguirà l’esempio dell’Ucraina e di quegli altri Paesi che hanno abolito il cambio orario.

Ciò significa che nella notte tra sabato 29 e domenica 30 marzo le lancette dell’orologio vanno spostate un’ora in avanti. Ciò comporta, ad esempio, che domenica alle 19:30 ci sarà ancora il sole, visto che è come se fossero le 18:30 del giorno prima.

Ci avviamo quindi verso la giornata più lunga dell’anno (il solstizio d’estate del 21 giugno), fino a quando poi a ottobre ci sarà un nuovo passaggio all’ora solare.

Argomenti

Iscriviti a Money.it