Si dorme di più o di meno con il cambio ora del 30 marzo 2025?

Ilena D’Errico

29 Marzo 2025 - 12:47

Domenica 30 marzo 2025 cambia l’ora. Gli italiani sono pronti a spostare le lancette per l’ora legale, ma dormiranno di più o di meno del solito?

Si dorme di più o di meno con il cambio ora del 30 marzo 2025?

Proprio questa notte, tra sabato 29 e domenica 30 marzo, ci sarà il cambio orario. Si torna all’ora legale anche per quest’anno, cominciando a sfruttare al meglio la luce solare, con giornate più lunghe e un minore consumo di energia elettrica. Certo è che ci sono anche effetti per quanto riguarda il sonno, soprattutto nella nottata in cui avviene il cambio dell’ora e nei giorni immediatamente successivi. Ma quindi si dorme di più o di meno? Facciamo chiarezza.

Si dorme di più o di meno con il cambio ora del 30 marzo 2025?

Il cambio dell’ora viene fissato di domenica proprio per limitare il disagio legato ai cambiamenti nell’abituale ritmo del sonno. La domenica è un giorno di riposo per molti lavoratori e in ogni caso sono chiusi gli istituti scolastici di ogni ordine e grado. Ciò è provvidenziale per quanto riguarda l’ora legale, che fa perdere un’ora di sonno a tutti coloro che hanno la sveglia puntata di domenica mattina. Domenica 30 marzo bisogna infatti spostare le lancette dalle 02:00 alle 03:00, quindi chi si deve svegliare a un orario preciso dorme di meno. Chi, invece, è abbastanza fortunato da potersi svegliare liberamente può limitare lo scompenso dovuto al cambio orario.

Dormendo per lo stesso numero di ore di sempre, presumibilmente quanto necessario, ci si sveglierà però un’ora più tardi rispetto al solito. Se non si dorme di meno, perciò, si ha comunque un’ora in meno durante la giornata da dedicare alle attività quotidiane e ai vari impegni. Allo stesso tempo, grazie all’ora legale, si potranno apprezzare delle giornate più lunghe e luminose, recuperando di fatto il tempo perduto a causa del cambio orario. I problemi, eventuali, nascono più che altro nei giorni successivi. Ci sono alcune persone che patiscono in modo notevole l’alterazione dell’orologio biologico dovuta al cambio orario. Gli studi trattano di sintomi come la spossatezza, l’irritabilità e ovviamente i disturbi del sonno. In questo caso può essere più complesso ricominciare la routine settimanale e svegliarsi all’orario prestabilito per andare al lavoro, portare i figli a scuola o comunque svolgere un’attività prefissata, senza avvertire un po’ di stanchezza.

Combattere gli effetti del cambio dell’ora

Nei giorni dopo il cambio dell’ora è assai frequente dormire meno del solito a causa di difficoltà nel sonno o comunque avvertire il bisogno di maggiore riposo, sintomi che dovrebbero risolversi spontaneamente in una manciata di giorni. Stare all’aria aperta, godendo proprio della luce solare, aiuta molto a combattere i disturbi dovuti al cambio dell’ora, che non sono comuni a tutti ma comunque riconosciuti e noti. Gli esperti sono arrivati a definire l’effetto provocato dal cambiamento dell’ora come un “mini jet-lag”, essendoci comunque un’alterazione del ritmo circadiano a cui non tutti gli organismi rispondono prontamente. Esporsi alla luce solare è il rimedio più efficace da praticare, magari sfruttando proprio la domenica, oltre ad abituarsi gradualmente al cambiamento quando possibile.

Ovviamente, con il ritorno dell’ora legale ormai imminente non è più possibile giocare d’anticipo e si cercano strategie per resistere meglio alla giornata di domani. In tal proposito, sono consigliate delle pause attive, brevi momenti di relax con cui contrastare la sonnolenza mantenendosi in movimento ma senza attività troppo impegnative. Via libera, quindi, a passeggiate e leggero esercizio fisico. Valgono comunque le stesse indicazioni generali riguardo all’alimentazione e agli schermi. Sarebbe preferibile, in particolare, interrompere l’esposizione alla luce blu dei dispositivi elettronici almeno un’ora prima di coricarsi per dormire.

Una dieta sana e bilanciata aiuta inoltre a contrastare l’effetto jet-lag, facendo attenzione soprattutto a non abusare di caffeina e bevande energetiche per rimediare (in modo controproducente) alla sensazione di stanchezza. Molto meglio, secondo la comunità scientifica, frutti ricchi di potassio come banane, kiwi e arance, validi alleati contro l’affaticamento.

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# Salute

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