Titolo Nissan scatta alla borsa di Tokyo del 24%. Un accordo con Honda creerebbe una holding in cui entrerebbe anche Mitsubishi.
Nozze Nissan-Honda per creare un campione dell’auto tutto made in Japan.
Stando ad alcune indiscrezioni riportate dal quotidiano Nikkei, i due gruppi firmeranno presto un MoU (memorandum of understanding), che potrebbe gettare le basi di una futura fusione.
L’obiettivo sarebbe la creazione di una super holding che possa competere in modo più efficace con le rivali, investendo maggiori risorse nel mercato delle auto elettriche.
All’interno della holding potrebbe entrare successivamente anche Mitsubishi Motors, di cui Nissan è il maggiore azionista con una partecipazione pari al 24%.
I rumor mettono le ali al titolo Nissan, che vola alla borsa di Tokyo del 24%. Sotto pressione, invece, le quotazioni di Honda.
Nissan si è limitata a commentare ile indiscrezioni relative alla possibilità di “considerare una integrazione aziendale” confermando di star valutando diverse opzioni sull’eventualità di collaborare in futuro sia con Honda che con Mitsubishi Motors. Nessuna decisione è stata tuttavia presa.
Sta di fatto che i rumor stanno facendo balzare alla borsa di Tokyo anche le azioni di Mitsubishi Motors, che sono scattate fino a +19%.
Stando a quanto riportato dal quotidiano giapponese Nikkei, una holding che raccogliesse sotto il suo ombrello le tre aziende Nissan, Honda, Mitsubishi, venderebbe più di 8 milioni di veicoli all’anno, entrando nell’Olimpo dei maggiori produttori di auto al mondo, sebbene non ai livelli della rivale giapponese Toyota Motor, che nel 2023 ha venduto 11,2 milioni di auto, e del gigante tedesco Volkswagen, che ne ha vendute 9,2 milioni.
Una fusione tra le due case automobilistiche sarebbe in ogni caso la più imponente, dalla nascita di Stellantis nel gennaio del 2021, avvenuta attraverso le nozze tra Fiat Chrysler e PSA Groupe.
L’accordo verrebbe siglato in un momento di crisi conclamata per il settore auto mondiale, alle prese con la competizione sempre più agguerrita di Tesla e delle cause automobilistiche cinesi. Le difficoltà in particolare di Nissan sono state confermate il mese scorso, quando il gruppo giapponese ha annunciato un piano per mandare a casa 9.000 dipendenti, il 6% circa della sua forza lavoro globale, tagliando la capacità di produzione mondiale del 20%. L’annuncio ha seguito la pubblicazione di un bilancio che ha messo in evidenza una perdita trimestrale di 9,3 miliardi di yen (l’equivalente di 58 milioni di euro).
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