Countdown all’emissione del BTP Più, costola del BTP Valore con una opzione da non sottovalutare. Prosegue la strategia BTP alla Patria di Meloni.
Il BTP Più, ormai ai nastri di partenza, è solo l’ultimo tassello del piano della presidente del Consiglio Giorgia Meloni “più titoli di Stato nelle mani degli italiani”, di cui si era iniziato a vociferare alla fine del 2022, nei primi mesi di vita del governo italiano, quando si erano intensificate indiscrezioni stampa sulla nascita di un nuovo BTP rivolto esclusivamente alla platea dei piccoli risparmiatori, ben prima che arrivasse l’annuncio ufficiale in pompa magna da parte del MEF, avente per oggetto il BTP Valore.
Erano i tempi in cui sulle pagine dei giornali facevano la loro comparsa i primi rumor sull’arrivo imminente di un nuovo BTP, inizialmente presentato dalla stampa come BTP autarchico, o anche BTP sovranista o patriottico: un BTP tutto italiano per far cadere nelle reti del debito pubblico italiano, secondo diverse critiche di altrettanti economisti ed esperti), esclusivamente il pubblico degli investitori retail di casa BTP People veri e/ o aspiranti tali.
Tutto per soddisfare quell’obiettivo che la stessa Meloni avrebbe più volte rimarcato negli anni successivi: assicurarsi che la maggior parte del debito pubblico italiano, a dir poco ingente, finisse non nelle fauci degli speculatori esteri che, privi di qualsiasi sentimento patriottico, non si farebbero alcun problema a scaricare i bond italiani ma che venisse piuttosto convogliato nei portafogli dei piccoli risparmiatori, facendo leva sul loro amor di Patria.
Piano Meloni, più titoli di Stato nelle mani degli italiani
Il piano di Meloni, che ha poi trovato la sua massima espressione nel BTP Valore, ha funzionato, non tanto grazie allo spirito patriottico di chi ha sottoscritto quei titoli di Stato definiti sovranisti, quanto per vantaggi obiettivi e per ragioni pratiche: in primis, per il fatto che è riuscito a rispondere alla caccia ai rendimenti che diversi investitori retail hanno lanciato negli ultimi anni, andando alla ricerca di asset su cui potessero dirottare i risparmi parcheggiati nelle banche destinati a perdere valore, a causa dell’inflazione ancora elevata (il primo BTP Valore è stato emesso nel giugno del 2023).
Indubbiamente, non sarà mancato qualcuno ammaliato dai vari slogan del governo, tra cui quello storico che ha visto il BTP Valore sponsorizzato, addirittura, come un titolo di Stato per andare in crociera.
Fatto sta che le casse dello Stato italiano hanno ricevuto un bel po’ di decine di miliardi, e che la missione del governo Meloni di nazionalizzare il debito pubblico italiano ha avuto successo, tanto che oggi, e da un po’, in attesa della nuova trovata del BTP Più, costola del BTP Valore che sarà emessa dal MEF (Ministero dell’economia e delle Finanze) dal 17 al 21 febbraio 2025, si parla dei BTP di Meloni.
Quali sono questi BTP?
Per ora i titoli di Stato partoriti dal governo Meloni sono tutti BTP Valore: quattro, per la precisione, emessi nel corso di quattro rispettive emissioni, tra il 2023 e il 2024.
La nascita di questo nuovo titolo di Stato, va ricordato, è stata annunciata con un comunicato che il MEF ha diffuso l’8 maggio del 2023: “Arriva il BTP Valore. La nuova famiglia di titoli di Stato dedicata esclusivamente ai piccoli risparmiatori. Prima Emissione dal 5 al 9 giugno”.
E’ quella la data in cui è stato ufficializzato il disegno di Meloni volto a massimizzare la partecipazione dei piccoli risparmiatori italiani al debito pubblico made in Italy.
Il primo BTP Valore, emissione dal 5 al 9 giugno 2023
Il collocamento del primo BTP Valore è iniziato lunedì 5 giugno, concludendosi alle 13 di venerdì 9 giugno 2023: i numeri hanno confermato subito il successo dell’emissione, con il Tesoro che, grazie agli ordini fioccati dai BTP People, è riuscito a incassare un importo complessivo pari a 18.191,090 milioni di euro: superiore dunque ai 18 miliardi di euro.
Con codice ISIN IT0005547390, collocato sul MOT di Borsa Italiana al prezzo uguale a 100 sul mercato, il primo BTP Valore con durata di 4 anni ha offerto ai sottoscrittori tassi cedolari minimi pari al 3,25% per il 1° e 2° anno e al 4% per il 3° e 4° anno.
La domanda è stata record, come ha messo in evidenza il Tesoro commentando l’esito della emissione. Storico è stato di fatto l’entusiasmo con cui i risparmiatori italiani hanno risposto alla chiamata alle armi di Meloni.
La quasi totalità degli ordini è risultata provenire infatti da investitori domestici (circa il 99 per cento).
Così il MEF:
“L’importo complessivamente emesso è stato pari a 18.191,090 milioni di euro a fronte di 654.675 contratti conclusi, con un taglio medio di 27.786 euro. Si tratta del risultato più elevato di sempre in termini di valore sottoscritto, ma anche per numero di contratti registrati, in un singolo collocamento di titoli di Stato per i piccoli risparmiatori (retail).
Pari allo 0,5% il valore del premio di fedeltà che riceveranno gli investitori che hanno sottoscritto il primo BTP Valore nei giorni dell’emissione, per conservarlo fino alla scadenza. Tra le caratteristiche principali le cedole nominali semestrali calcolate sulla base di tassi prefissati e crescenti nel tempo, in base al (cosiddetto meccanismo di step-up).
Il secondo BTP Valore, emissione dal 2 al 6 ottobre 2023
Il secondo BTP Valore di Meloni ha fatto la sua comparsa qualche mese dopo, collocato dal 2 al 6 ottobre 2023.
Con scadenza a 5 anni ed extra premio finale di fedeltà pari allo 0,5% del capitale investito, questo titolo di Stato, per la prima volta, ha offerto ai risparmiatori italiani la possibilità di ricevere cedole trimestrali calcolate sulla base di tassi prefissati e crescenti nel tempo.
In questo caso, i tassi minimi garantiti sono stati pari al 4,10 % per il 1°, il 2° e il 3° anno e al 4,50 % per il 4° e 5° anno.
Con codice ISIN IT0005565392 durante i giorni del collocamento, data di godimento 10 ottobre 2023 e scadenza al 10 ottobre 2028, questa seconda edizione del BTP Valore ha consentito al Tesoro di raccogliere durante le 5 giornate di collocamento 17.190,004 milioni di euro, per un numero di contratti registrati pari a 641.881.
Anche in questo caso, per quanto riguarda la ripartizione geografica degli ordini ricevuti, la quasi totalità degli ordini è risultata provenire da investitori domestici.
Il terzo BTP Valore, emissione dal 26 febbraio al 1° marzo 2024
Il terzo collocamento del BTP Valore è andato in scena dal lunedì 26 febbraio a venerdì 1° marzo 2024.
Con codice ISIN IT0005583478 e una durata ancora più alta rispetto alle emissioni precedenti, pari a 6 anni, cedole pagate ogni tre mesi con rendimenti prefissati e crescenti nel tempo sulla base del meccanismo “step up” di 3+3 anni, e un extra premio finale di fedeltà dello 0,7 per cento per chi lo acquista tenendolo fino alla sua scadenza, questo titolo di Stato ha offerto ai piccoli risparmiatori tassi minimi garantiti al 3,25% dal 1° al 3° anno e pari al 4% dal 4° al 6° anno.
La data di godimento/regolamento del titolo è stata fissata al 5 marzo 2024. E’ stata questa emissione del BTP Valore a raccogliere una quantità di richieste record, stracciando i massimi della prima edizione, e facendo la storia di tutti i titoli di Stato che sono stati offerti al pubblico degli investitori retail.
L’importo complessivo raccolto durante le 5 giornate di collocamento della terza emissione del BTP Valore è ammontato a 18.316,424 milioni di euro, per un numero di contratti registrati pari a 656.369, e un taglio medio di 27.906 euro. La quasi totalità degli ordini è risultata provenire da investitori domestici.
Quarta edizione del BTP Valore dal 6 al 10 maggio 2024
Il MEF ha poi annunciato la quarta emissione del BTP Valore che ha avuto luogo da lunedì 6 maggio a venerdì 10 maggio 2024.
L’emissione è stata definita “speciale” in quanto ha offerto, come comunicato dal ministero, “l’opportunità di investire in uno strumento di grande successo come il BTP Valore, sia a chi non ha ancora avuto modo di sottoscriverlo nel precedente collocamento, sia a tutti i piccoli risparmiatori e affini a cui è dedicato”.
Con durata di sei anni e premio finale extra pari allo 0,8%, questo BTP Valore, con codice ISIN IT0005594491, ha offerto tassi minimi cedolari garantiti pari al 3,35% per il 1°, 2° e 3° anno e al 3,90% per il 4°, 5° e 6° anno.
L’importo complessivamente emesso è stato pari a 11.226,556 milioni di euro a fronte di 384.295 contratti conclusi, con un taglio medio di 29.213 euro.
Le frasi di Meloni sui BTP agli italiani: Per ridurre la dipendenza dai creditori stranieri
Nel motivare la sua strategia “Più titoli di Stato nelle mani degli italiani”, nel corso dell’intervista rilasciata al quotidiano Il Sole 24 Ore agli inizi del 2023, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni parlò di un piano volto “a mettere al sicuro il nostro debito da nuovi shock finanziari e attrarre la fiducia dei risparmiatori e degli investitori, anche nel medio periodo”, così aggiungendo: “ Vogliamo ridurre la dipendenza dai creditori stranieri , aumentando il numero di italiani e residenti in Italia che detengono quote di debito”.
Agli inizi del 2024, Meloni lanciò un appello diretto agli italiani benestanti: “Auspichiamo che chi sta messo un po’ meglio ci dia una mano a mantenere il debito italiano in mano italiana”, disse nel corso di un’altra intervista.
Nel primo giorno di emissione della terza edizione del BTP Valore dal 26 febbraio al 1° marzo 2024, la presidente del Consiglio sbandierò inoltre i risultati appena arrivati: “Il BTP Valore ha raccolto 6 miliardi di euro alla prima giornata, è un record assoluto”.
Scherzando, la premier aggiunse: “ Se vi avanza qualche soldo da investire bene in una nazione seria, con un governo longevo, ci sarebbe questo BTP Valore a cui mi permetto di fare pubblicità”.
Countdown al BTP Più, costola del BTP Valore
A due giorni dal grande annuncio sui tassi minimi garantiti e sul codice ISIN del BTP Più, vale la pena ricordare le caratteristiche di questo titolo di Stato annunciato neanche un mese fa dal MEF, che può essere considerato una sorta di costola del BTP Valore, e che presenta la marcia in più del rimborso anticipato, andando incontro alle esigenze di quei risparmiatori italiani che non vogliono vincolare per troppi anni i loro investimenti.
Come si legge nella carta di identità del BTP Più pubblicata dal Tesoro, questo nuovo titolo di Stato è il primo della famiglia BTP Valore, dedicato esclusivamente ai risparmiatori individuali, persone fisiche o affini (i cosiddetti sottoscrittori retail), che prevede un’opzione di rimborso anticipato del capitale.
Il BTP Più è un BTP che ha una durata di 8 anni, garantendo ai sottoscrittori cedole pagate trimestralmente, che crescono nel tempo, così come nel caso degli altri BTP Valore, in base al meccanismo “step up”, con rendimenti minimi prefissati.
L’opzione del rimborso anticipato può essere esercitata alla fine del quarto anno, prevedendo la restituzione del capitale alla pari, vale a dire al valore nominale del titolo, a patto che si presentino alcune condizioni sine qua non.
Va ricordato che questa opzione può essere esercitata per l’intero ammontare investito o per la quota parte che si desidera disinvestire anticipatamente.
Il MEF ha segnalato che, così come avvenuto nel caso delle quattro precedenti edizioni del BTP Valore, la serie dei tassi minimi verrà comunicata prima dell’emissione (per la precisione dopodomani, venerdì 14 febbraio) e, alla chiusura della stessa. I tassi potranno essere confermati o rivisti esclusivamente al rialzo.
In generale, va precisato che tutti i BTP Valore si differenziano dagli altri titoli di Stato sia per caratteristiche finanziarie che per la platea di investitori a cui si rivolgono, visto che si tratta di titoli di Stato che possono essere sottoscritti, per l’appunto, esclusivamente dagli investitori individuali e affini.
Con l’assist dell’esclusione dal calcolo dell’ISEE, confermata dal governo Meloni, e in un contesto di tagli dei tassi da parte della BCE che avranno l’effetto di far scendere i rendimenti dei vari titoli di Stato, è possibile che diversi saranno gli investitori che faranno incetta di questo titolo.
A patto che, consigliano gli analisti ben più memori del nodo del debito pubblico monstre dell’Italia, lo shopping avvenga nell’ambito di una strategia di diversificazione del portafoglio.
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