Nonni chiedono affidamento della nipote perché i genitori non gliela fanno vedere

Ilena D’Errico

19 Dicembre 2024 - 23:12

Questi nonni chiedono l’affidamento della nipote perché la madre non gliela fa vedere come vorrebbero, in una moltitudine di cause legali apparentemente simili. Cosa succede in questi casi?

Nonni chiedono affidamento della nipote perché i genitori non gliela fanno vedere

Sul web ci sono molte storie di nonni che chiedono l’affidamento dei nipoti perché i genitori non glieli fanno vedere, anche se le versioni delle varie parti coinvolte sono molto contrastanti tra loro. Proprio in questi giorni una donna statunitense sta usando un forum per confidarsi, raccontando di esser stata portata in causa dai nonni paterni che vorrebbero l’affidamento della nipote. In questa vicenda complicata si intrecciano elementi particolarmente ostici. Cerchiamo di fare chiarezza.

Cosa è successo?

Come anticipato, una mamma statunitense sta raccontando le proprie vicissitudini sul web alla ricerca di uno scambio di pareri. La vicenda è tutt’altro che semplice, tanto da essere al momento affidata al tribunale. La donna ha una figlia di 2 anni, che non ha mai conosciuto il padre, deceduto prima ancora che nascesse. Durante la gravidanza i futuri genitori avevano scelto di crescere insieme la figlia in arrivo, senza tuttavia formare una coppia. Prima della morte improvvisa, avevano anche effettuato un test del DNA per confermare la paternità.

I nonni paterni hanno quindi fatto parte della vita della nipote, nonostante vivessero in due Stati differenti. Secondo il racconto della madre, sono stati per lo più i nonni a visitare la nipote e non il contrario, senza mai un accordo formale ma una libera concordazione delle visite tra le parti. La donna, che ha portato la figlia dai nonni per 3 volte, ha chiarito da subito che la piccola non avrebbe viaggiato senza di lei fino al raggiungimento di un’età appropriata. Nel corso dei primi 2 anni di vita della bambina ci sarebbero state alcune tensioni, pare che i nonni spingessero per il trasferimento della nipote, insieme alla mamma, presso di sé, anche alla luce del proseguimento futuro dell’attività di famiglia.

La nuova relazione della madre ha però interrotto questo fragile equilibrio, portando a diverse liti con i nonni della figlia, rivolte principalmente alla presunta influenza eccessiva del nuovo partner nella vita della bambina. La fatidica goccia che ha fatto traboccare il vaso sono state le imminente vacanze natalizie, in quanto i nonni avrebbero preteso di trascorrerle con la nipote, addirittura comprando un biglietto per la bambina affinché potesse raggiungerli. Il disappunto della mamma, che si è opposta fermamente al viaggio non concordato, ha innescato liti più accese, finché la donna non ha ricevuto la comunicazione della causa legale.

I nonni chiedono l’affidamento della nipote, sostenendo che la madre non rappresenti una figura genitoriale idonea. Da questo punto di vista la donna si dichiara tranquilla, anche alla luce del consulto con il proprio legale, ma patisce la tensione che si è creata nei rapporti con i parenti della figlia.

Cosa succede in questi casi?

Ogni Stato ha la propria legge, al di là di quei principi che si basano su accordi internazionali, ed è pressoché impossibile generalizzare. Allo stesso tempo, il diritto-dovere genitoriale è riconosciuto universalmente. Difficilmente viene tolto l’affidamento ai genitori, limitando questo provvedimento a situazioni davvero estreme e particolari, in cui madre e/o padre sono dannosi per il minore. Anche in questi casi, devono essere forniti ai genitori tutti gli strumenti per migliorare e costruire un rapporto con i figli, eventualmente tramite provvedimenti temporanei.

Se già le ipotesi di affidamento esclusivo (ancor di più se si parla di super esclusivo) sono rare, pensare di togliere l’affidamento al genitore per riconoscerlo ad altre figure è ancora più eccezionale come situazione. Ciò non significa che i nonni non possano farne richiesta, ma nella stragrande maggioranza dei casi non riusciranno a ottenere quanto sperato. Anzi, bisogna verificare che la loro domanda sia stata mossa in buona fede, perché altrimenti potrebbero essere considerati lesivi per il benessere del nipote.

Esistono comunque le eccezioni, ossia quelle ipotesi in cui effettivamente il genitore arreca un pregiudizio al figlio, per esempio essendo completamente disinteressato, del tutto inidoneo o perfino pericoloso. In questi casi la responsabilità genitoriale può essere ridotta, fatti i dovuti accertamenti, ma comunque la procedura per l’affidamento ai nonni non è immediata, né certa.

Dal punto di vista delle visite, non esiste un vero e proprio diritto in capo ai nonni. Si parla più di un diritto del minore ed è in quest’ottica che bisogna ragionare. I nonni possono pretendere di avere un rapporto stabile con i nipoti e agire in giudizio, però nella misura in cui apportano benefici alla vita dei minori. D’altra parte, il continuo diniego da parte dei genitori e l’esclusione dei nonni possono in certi casi far dibattere anche sulle capacità genitoriali. Ciò dipende dal motivo per cui i genitori si comportano in questo modo, da cui dipende gran parte della valutazione. Si pensi per esempio a due genitori negligenti, che fanno vivere il minore in uno stato di trascuratezza e incuria, impedendo le visite dei nonni per nascondere queste problematiche.

In situazioni normali, tuttavia, i nonni possono agire in giudizio per far rispettare il diritto dei nipoti ad avere un rapporto con loro, ma difficilmente su questo presupposto si basa una causa sulla responsabilità genitoriale.

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