Nord Stream 1 riparte: scongiurato il dramma gas russo in Europa?

Violetta Silvestri

21/07/2022

Nel caos politico italiano e nell’agitazione dei mercati europei per quello che accadrà nel giorno Bce, una buona notizia è il riavvio dei flussi attraverso il Nord Stream 1. Quanto gas arriverà?

Nord Stream 1 riparte: scongiurato il dramma gas russo in Europa?

Il gas russo ha ripreso a fluire attraverso il più grande gasdotto tra Russia e Germania, il Nord Stream 1, dopo un’interruzione di 10 giorni, ha affermato l’operatore.

C’erano state grandi preoccupazioni, a Berlino e altrove, che potesse esserci un arresto completo delle forniture attraverso il gasdotto dopo che era stato chiuso all’inizio di questo mese per manutenzione. Da sottolineare, comunque, che il ripristino dei flussi ai livelli richiesti richiederà del tempo. Il fornitore Gazprom ha rifiutato di commentare proprio questo aspetto, secondo quanto scritto da Bloomberg.

La ripresa delle esportazioni fornirà un po’ di sollievo al continente che sta correndo per immagazzinare il carburante prima dell’inverno. Gli ordini per le spedizioni di gas segnalano che i flussi attraverso il gasdotto torneranno al 40% della capacità, lo stesso livello prima della manutenzione.

Il dramma energetico è stato dunque scongiurato? Sarebbe una notizia molto importante, considerando che l’Europa si appresta a vivere giorni instabili, tra crisi politica in Italia e aumento dei tassi della Bce.

Si riattiva il Nord Stream 1, ma i rischi restano

C’era forte scetticismo sulla possibilità che il Nord Stream 1 potesse essere riattivato dopo la manutenzione. Nel clima teso che si è venuto a creare tra l’Europa e la Russia, infatti, il timore era che Putin giocasse la carta del gas per imporre una sanzione all’Ue.

I responsabili politici si stavano preparando al peggio, con l’Unione Europea che mercoledì ha svelato un piano per cercare di ridurre il consumo di gas del 15%. Il commissario al bilancio Johannes Hahn ha persino affermato di non aspettarsi il ritorno dell’oleodotto.

Mosca ha frenato le spedizioni verso l’Europa per mesi, ma il continente fa ancora affidamento sul poco che sta ottenendo per riempire le caverne di sale, le falde acquifere e i depositi di carburante in disuso con le scorte di gas.

Senza il combustibile russo, è improbabile che l’Europa disponga di forniture sufficienti per riscaldare le case e mantenere le luci accese per tutto l’inverno. Il rischio è un enorme danno economico.

Vladimir Putin ha indicato che i flussi potrebbero scendere al 20% già la prossima settimana. Solo due turbine in una stazione di compressione in Russia, che alimenta il gasdotto, sono attualmente in funzione e una di esse deve essere sottoposta a manutenzione questo mese. I flussi potrebbero diminuire a meno che un componente sostitutivo inviato dal Canada, in seguito di ritardi legati alle sanzioni, non arrivi presto in Russia.

“L’invio di flussi, ma a livelli limitati, è a favore della Russia”, ha affermato mercoledì Tim Partridge, responsabile del commercio di energia di DB Group Europe. “Consente al Cremlino di continuare a utilizzare l’oleodotto come mezzo per aumentare la volatilità, pur continuando a raccogliere immensi profitti dai prezzi dell’energia gonfiati”.

I prezzi del gas in Europa sono aumentati nell’ultimo anno, raggiungendo un record poco dopo che la Russia ha invaso l’Ucraina. Sebbene siano diminuiti da allora, sono ancora nove volte superiori alla media degli ultimi cinque anni, aumentando i costi per i consumatori già alle prese con un’inflazione record, spinta dalle categorie cibo e carburante.

Cosa aspettarsi sui prezzi del gas?

Warren Patterson, responsabile della strategia delle materie prime per la banca olandese ING Groep NV, non ha dubbi sulla situazione del mercato energetico:

“Se i flussi riprenderanno e saranno sostanzialmente in linea con le nomine, mi aspetterei una certa pressione a breve termine sui prezzi. Ma ovviamente c’è ancora molta incertezza su come si evolveranno i flussi nelle prossime settimane e mesi, quindi il mercato dovrà ancora scontare un premio di rischio abbastanza elevato.”

Goldman Sachs Group prevede anche un calo dei prezzi se le forniture tornano al livello del 40%, dato il gran numero di clienti che si aspettavano che il gasdotto rimanesse fermo dopo la manutenzione, hanno affermato in un rapporto analisti tra cui Samantha Dart.

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