Novità pensioni Quota 41: per il momento non tutti potranno richiederla ma modifiche potrebbero essere introdotte già nel 2018. La Quota 41 sarà per tutti? Ecco le dichiarazioni.
Novità pensioni: Quota 41 per tutti è lo slogan o meglio dire la richiesta che i lavoratori precoci ormai da tempo avanzano al Governo. Secondo quanto previsto dall’attuale riforma pensioni non tutti potranno accedere alla Quota 41 e beneficiare dell’Ape Sociale, la pensione anticipata a costo zero.
La richiesta di Quota 41 per tutti non è in realtà una vera e propria novità ma a sorprendere e a far intravedere un filo di luce in fondo al tunnel per i lavoratori precoci sono due recenti dichiarazioni: Titti di Salvo, deputata del PD e Marco Leonardi, consulente economico di Palazzo Chigi impegnato attualmente nella messa a punto definitiva dei decreti attuativi.
Come ben sappiamo attualmente le novità pensioni inserite dal Governo con la Legge di Bilancio 2017 prevedono la possibilità di richiedere la Quota 41, ovvero l’Ape Sociale a costo zero, non per tutti i lavoratori precoci. Si attendono ancora i decreti attuativi, con i quali verranno specificati requisiti e beneficiari della Quota 41, ma stando alle ultime novità soltanto una cerchia ristretta di precoci potranno richiedere l’Ape Sociale ed andare in pensione anticipata.
Quota 41 per tutti a partire dal 2018? Per molti è una speranza, oltre che un diritto negato e in questa sede non si vogliono certo dare notizie false. La situazione in cui versano i lavoratori precoci e lo stallo del Governo sulle misure che consentirebbero l’uscita dal mondo del lavoro è imbarazzante.
Stando alle ultime notizie e probabilmente proprio a seguito delle rivendicazioni dei lavoratori precoci pare però che non tutti i rappresentanti politici siano rimasti indifferenti alla condizione dei precoci, attualmente esclusi dalla Quota 41 e dalle novità introdotte con la riforma pensioni per il 2017.
Novità pensioni, Quota 41 per tutti? Ipotesi possibile, ecco le dichiarazioni
Non è una novità che da tempo i lavoratori precoci richiedono interventi sulle pensioni in grado di garantire la Quota 41 per tutti. Questi “tutti” sarebbero i lavoratori che hanno cominciato a lavorare da giovanissimi e che avrebbero dunque il diritto ad andare in pensione anticipata.
Peccato che le novità pensioni introdotte con l’ultima riforma 2017 prevedono che la Quota 41 e l’Ape Sociale siano rivolti soltanto ad alcuni dei lavoratori precoci, nel rispetto di specifici requisiti che dovranno esser chiariti con i decreti attuativi attesi a breve.
Già all’inizio di aprile alcuni rappresentanti del gruppo dei lavoratori precoci, nato su Facebook e quotidianamente alimentato da interventi e discussioni sulle novità pensioni, avevano incontrato Cesare Damiano, promotore tra l’altro di una legge proprio per consentire a tutti i precoci di andare in pensione anticipata.
Le notizie non furono incoraggianti ma oltretutto, almeno per il 2017, il quadro è chiaro: le novità sulle pensioni non saranno rivolte a tutti i lavoratori e pertanto la Quota 41 resterà una misura rivolta a pochi.
Secondo quanto attualmente previsto, la pensione anticipata con la Quota 41 potrà essere richiesta esclusivamente dai lavoratori con disabilità, in disoccupazione o che assistono familiari disabili. Non è escluso però che, dopo il monitoraggio delle domande pervenute e dei costi effettivi per lo Stato la Quota 41 sarà estesa anche ad altre categorie.
La possibilità della Quota 41 per tutti torna ad essere plausibile dopo le affermazione, rilasciate gli scorsi giorni, dal consulente economico di Palazzo Chigi, Marco Leonardi: in un secondo momento potrebbe essere estesa a tutti i precoci, ma per le novità pensioni bisognerà attendere l’emanazione della prossima Legge di Bilancio.
Dichiarazioni simili anche durante la trasmissione Mi Manda Rai Tre, durante la quale la deputata PD Titti di Salvo ha cercato di rassicurare due lavoratori in disoccupazione e senza diritto alla pensione, affermando che che i requisiti per accedere all’Ape Sociale e quindi alla Quota 41 potrebbero essere rivisti dopo il monitoraggio del primo anno d’applicazione.
Se si tratti di reali intenzioni o di dichiarazioni dovute allo stato di imbarazzo e di difficoltà nel rispondere alle domande dei lavoratori precoci non è possibile dirlo; fatto sta che per le novità pensioni si può ancora sperare in cambi di rotta.
Novità pensioni, Quota 41: ecco chi può richiederla nel 2017
Nell’attesa di ulteriori novità sulle pensioni precoci e sulla Quota 41 facciamo il punto della situazione su chi potrà richiederla nel 2017.
Con la riforma pensioni 2017 che ha introdotto importanti novità sono state anche inserite le categorie di lavoratori precoci che potranno avvantaggiarsi della pensione anticipata con la Quota 41:
- Lavoratori in stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale, e che abbiano concluso integralmente la prestazione per la disoccupazione loro spettante da almeno tre mesi;
- Lavoratori che assistano, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità;
- Lavoratori che abbiano capacità lavorativa ridotta, accertata come invalidità civile, superiore o uguale al 74 per cento;
- Lavoratori dipendenti nelle professioni indicate in un allegato alla Legge di Bilancio, che svolgano da almeno sei anni in via continuativa attività lavorative usuranti e gravose.
Per la conferma bisognerà necessariamente attendere l’emanazione dei decreti attuativi, già in forte ritardo e che nei prossimi giorni porteranno molto probabilmente a nuove importanti novità sulle pensioni, Quota 41 e Ape Sociale in testa.
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