La nuova normativa Ue rende benzina e diesel molto più costosi in Italia

Alessandro Cipolla

31/05/2024

L’Ets è una tassa Ue che si applica alle industrie inquinanti e presto anche ai trasporti: il prezzo della benzina e del diesel così potrebbe aumentare anche di 40 centesimi al litro.

La nuova normativa Ue rende benzina e diesel molto più costosi in Italia

Presto il prezzo della benzina e del diesel in Italia, come nel resto dell’Unione europea, potrebbe compiere un ulteriore balzo in avanti, con l’aumento che potrebbe arrivare a toccare anche i 40 centesimi al litro.

In Italia l’attuale prezzo medio al self è di 1,87 euro al litro per la benzina e 1,73 euro al litro per il diesel, con il costo dei carburanti che negli ultimi tempi ha patito le turbolenze dei Mercati e il sostanziale caos che regna in Medio Oriente.

Gli automobilisti però dovrebbero iniziare a temere anche l’Ets - Emission Trading Scheme -, ovvero un sistema di scambio di quote di gas serra da tempo in vigore all’interno dell’Unione europea che ha l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale di alcuni settori ad alta impronta carbonica.

Finora questo meccanismo ha interessato i produttori di energia da combustibili fossili, le industrie pesanti (acciaio, ferro, alluminio, cemento, carta e vetro) e il settore dell’aviazione civile, ma presto si estenderà anche alle aziende operanti nel settore dei trasporti oltre agli edifici.

Una svolta questa non di poco conto: nel 2027 quando questa tassa entrerà in vigore anche per i trasporti ci sarà un aumento del costo della benzina e del diesel ben maggiore rispetto a quello che è stato ipotizzato da Bruxelles, con il rincaro che potrebbe essere quattro volte superiore delle stime iniziali.

L’Ets e l’aumento del prezzo della benzina

Nei giorni scorsi diversi analisti hanno lanciato l’allarme in merito a un sicuro aumento del costo della benzina e del diesel nell’Unione europea, il tutto per colpa dell’entrata in vigore della nuova Ets.

A partire dal 2027 - scrive Ageei -, l’Ue inizierà a quantificare le emissioni di CO2 provenienti dagli edifici e dai trasporti stradali, con un nuovo sistema di tariffazione del carbonio, noto come Emissions Trading System 2 (ETS2). Il nuovo sistema però, potrebbe portare ad aumenti dei prezzi più elevati di quanto inizialmente previsto”.

Inizialmente infatti quando nel 2023 a Bruxelles è stata istituita questa sorta di nuova tassa, la convinzione era che i prezzi sarebbero rimasti al di sotto di 45 euro per tonnellata di CO2.

In questa situazione l’aumento del prezzo del carburante sarebbe rimasto contenuto entro i dieci centesimi al litro per la benzina e i 12 centesimi al litro per il diesel. Questa specie di promessa però con ogni probabilità sarà disattesa.

Gli studi attuali - ha dichiarato a Euractiv Tiemo Wölken, eurodeputato tedesco e coordinatore per la politica ambientale del gruppo europeo dei Socialisti - presuppongono che il prezzo potrebbe salire fino a 200 euro a tonnellata”.

Questo significa che l’aumento del costo della benzina potrebbe essere quattro volte superiore rispetto alle stime comunitarie, per un rincaro anche di quaranta centesimi al litro, un autentico salasso.

Non a caso Palazzo Berlaymont ha accompagnato a questa nuova Ets un fondo sociale per il clima con una potenza da 87 miliardi di euro: tanti soldi che però potrebbero non bastare se le previsioni più pessimistiche dovessero avverarsi.

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