Scoperti alcuni casi di coronavirus assimilabili a una nuova variante scozzese, una mutazione di quella inglese. Dove circola in Italia e cosa ne sappiamo finora.
L’incubo delle varianti continua a diffondersi in Italia: dopo la scoperta di una nuova variante a Napoli, alle 3 varianti in circolazione nel nostro Paese (inglese, brasiliana, sudafricana) se ne è aggiunta una: la scozzese.
Si tratterebbe di una mutazione della variante inglese, e ad annunciarne la presenza in Italia è stato Guido Bertolaso, consulente per l’attuazione e il coordinamento del piano vaccinale contro il COVID-19 in Lombardia. Alcuni casi sono stati scoperti nel piccolo Comune di Viggiù, in provincia di Varese, attualmente in zona rossa insieme ad altri 3 Comuni lombardi per effetto dell’ordinanza del governatore Attilio Fontana.
Ecco cos’è la variante scozzese del Covid-19, dove circola in Italia, i rischi e tutte le cose utili da sapere.
Variante scozzese: cos’è
La nuova variante scozzese - chiamata N439K - è stata scoperta per la prima volta in Scozia in una bambina che era stata ricoverata in ospedale per l’elevata carica virale. Il primo caso italiano, invece, è stato scoperto nella città di Trieste circa una settimana fa, mentre i casi successivi sono stati registrati in Lombardia, nel piccolo Comune di Viggiù, in provincia di Varese.
La scoperta è avvenuta presso il laboratorio di microbiologia dell’Ospedale di Circolo di Varese. “Non si tratterebbe di una mutazione particolarmente pericolosa - ha detto Fabrizio Maggi, il direttore del Circolo di Varese -, ma ci sono indicazioni sul fatto che possa essere una variante più resistente di altre. Non tutte le varianti hanno un impatto biologico, bisognerà studiarla per capire se ha effetti sulle vaccinazioni o sulle reinfezioni”.
Nello stesso ospedale erano state riscontrate anche la variante brasiliana e sudafricana. L’annuncio sui nuovi casi di variante scozzese, invece, è arrivato dal consulente della Regione Lombardia, Guido Bertolaso. “Sembra che ci sia una variante delle varianti, nel senso che pare che la variante inglese sia ulteriormente mutata, tanto che stiamo parlando di variante scozzese”, ha detto.
Non ci sono molte ricerche o studi a disposizione per conoscere questa nuova variante e i suoi sintomi, ma quello che al momento sappiamo è che quella scozzese pare essere una mutazione della variante inglese particolarmente resistente.
Il punto sulle varianti Covid in Italia
Mentre in Italia si corre ai ripari contro la diffusione delle varianti introducendo zone rosse locali, in vista del 5 marzo (quando scadrà l’ultimo Dpcm anti-Covid) si studiano le prossime mosse per evitare una terza ondata. Non è chiaro se il governo opterà per un nuovo lockdown nazionale, soluzione suggerita da alcuni esperti, ma quel che è certo è che arriveranno nuovi provvedimenti per arginare l’aumento di contagi.
Come ha riferito Massimo Ciccozzi, ordinario di epidemiologia all’università Campus Biomedico di Roma, al Corriere delle Sera sono almeno 5 le varianti in circolo in Italia. “La variante cosiddetta inglese, la brasiliana, la sudafricana, una quarta sequenziata a Napoli, identificata per la prima volta in Nigeria. A Viggiù, in Lombardia, è stata sequenziata una variante scozzese ”.
Secondo l’esperto, inoltre, “le varianti sono il sintomo di una circolazione troppo alta del virus”. Ciò potrebbe dare all’infezione “l’opportunità di produrre altre mutazioni che prima o poi potrebbero compromettere il funzionamento dei vaccini. Non dobbiamo assolutamente permettere che questo accada”, ha concluso Ciccozzi.
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Zone rosse Lombardia
In merito all’esplosione dei contagi in alcuni Comuni della Lombardia, il governatore Attilio Fontana è intervenuto con una nuova ordinanza che ha inserito in zona rossa 4 Comuni facenti capo a 4 Province diverse: si tratta di Bollate (Milano), Castrezzato (Brescia), Mede (Pavia) e Viggiù (Varese).
La validità dell’ordinanza si estende dalle ore 18 di mercoledì 17 febbraio fino a mercoledì 24 febbraio 2021.
L’annuncio di Fontana è arrivato con un post pubblicato su Facebook, nel quale il governatore ha chiarito che “oltre alle misure già previste per tale area a livello nazionale si prevedono ulteriori restrizioni”. Per esempio, le scuole elementari e medie svolgeranno le lezioni esclusivamente in modalità a distanza, così come saranno sospesi i servizi e le scuole per l’infanzia.
Rimangono consentiti, tuttavia, gli spostamenti all’interno del territorio comunale per comprovati motivi di lavoro, necessità o salute.
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