Di quanto si risparmierebbe con la riforma fiscale con l’accorpamento dei primi due scaglioni di reddito? Vediamo chi avrebbe il vantaggio maggiore.
La nuova riforma fiscale entra nel vivo e si cominciano a fare le simulazioni su cosa accadrebbe agli scaglioni di reddito con l’applicazione delle nuove aliquote Irpef. Il Governo, infatti, vorrebbe far scattare l’anticipo della riforma già dal prossimo anno riducendo le attuali quattro aliquote, con altrettanti scaglioni, a tre.
La domanda più ovvia che ci si pone al riguardo è chi ci guadagnerebbe e chi ci rimetterebbe con il cambiamento. Una domanda a cui, attualmente, non si può dare una risposta precisa ma solo approssimativa. Questo perché il calcolo dell’imposta oltre che sull’aliquota si fa anche sulle detrazioni riconosciute che, attualmente non sono ancora state annunciate.
Senza un elemento fondamentale come quello delle detrazioni, quindi, il calcolo e le ipotesi non possono che essere, appunto, approssimative.
Lo scaglione da 15.000 a 28.000 euro
Giorgia Meloni ribadisce, in tema riforma fiscale, la volontà del Governo di dare un segnale immediato ai redditi medio bassi, riferendosi ai lavoratori che hanno retribuzioni comprese tra i 15.000 e i 28.000 euro. Attualmente su questo scaglione pesa un’aliquota Irpef del 25% ma dal 2024 potrebbe scendere al 23%.
Quest’aliquota, che attualmente è in vigore solo per i redditi fino a 15.000 euro potrebbe essere estesa fino a 28.000 euro di reddito ampliando di fatto il primo scaglione accorpandolo al secondo. A trarne vantaggio sarebbero, di fatto, i redditi che attualmente ricadono nel secondo scaglione che avrebbero una riduzione della tassazione del 2% sui redditi eccedenti i 15.000 euro.
Non è ben chiaro come sarebbero fissate le altre due aliquote anche se sembra certo che l’ultima, che attualmente scatta dopo i 50.000 euro, resterebbe al 43%.
Quanto si risparmierebbe?
Facendo simulazioni sull’unica cosa che per ora sembra certa, ovvero che i redditi tra 15.000 e 28.000 euro potrebbero rientrare nel primo scaglione con aliquota al 23%, quale sarebbe il vantaggio in termini economici?
Come abbiamo anticipato prima per un calcolo preciso bisognerebbe capire anche come verrebbero modificate le detrazioni da lavoro. In questa simulazione ipotizzeremo che le detrazioni restino invariate. Come cambierebbe la tassazione? Partendo dal presupposto che nulla cambierebbe per redditi fino a 15.000 euro, per redditi superiori si avrebbe questo risparmio annuo sull’Irpef:
- per 16.000 euro di reddito il risparmio sarebbe molto basso e si aggirerebbe sui 20 euro l’anno;
- per 17.000 euro di reddito il risparmio sarebbe di 40 euro l’anno;
- per 18.000 euro di reddito il risparmio sarebbe di 60 euro l’anno;
- per 19.000 euro di reddito il risparmio sarebbe di 80 euro l’anno
- per 20.000 euro di reddito il risparmio salirebbe a 100 euro l’anno;
- per 21.000 euro di reddito il risparmio sarebbe di 120 euro l’anno;
- per 22.000 euro di reddito il risparmio sarebbe di 140 euro l’anno;
- per 23.000 euro di reddito il risparmio sarebbe di 160 euro l’anno;
- per 24.000 euro di reddito il risparmio sarebbe di 180 euro l’anno;
- per 25.000 euro di reddito il risparmio sarebbe di 200 euro l’anno;
- per 26.000 euro di reddito il risparmio sarebbe di 220 euro l’anno;
- per 27.000 euro di reddito il risparmio sarebbe di 240 euro l’anno;
- per 28.000 euro di reddito il risparmio sarebbe di 260 euro l’anno.
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