Stabiliti criteri e modalità per l’erogazione di contributi a fondo perduto per le imprese operanti nel settore della ristorazione. Integrazione di contributi per bar, ristoranti e settore catering.
Pubblicato ieri 5 luglio 2022 in Gazzetta Ufficiale il Decreto MISE del 29 aprile 2022 recante: «Criteri e modalità per l’erogazione di contributi in favore delle imprese operanti nel settore della ristorazione.»
Il limite di spesa complessivo è di 10 milioni di euro per l’anno 2021; il contributo sarà corrisposto dall’Agenzia delle entrate mediante accreditamento diretto sul conto corrente bancario o postale indicato dal richiedente nell’istanza di accesso unitamente all’importo spettante ai sensi del decreto 30 dicembre 2021.
Nel decreto sono stabiliti i soggetti beneficiari dei contributi che sono tenuti ad adempiere, qualora rientranti nella casistica prevista, agli obblighi di pubblicazione delle agevolazioni ricevute.
Le risorse sono utilizzate per l’erogazione di un contributo aggiuntivo a favore delle imprese che integra l’ammontare dell’aiuto riconosciuto ai sensi del suddetto decreto 30 dicembre 2021. Vediamo di seguito quali imprese accedono al contributo a fondo perduto, quali sono le agevolazioni concedibili e come si accede all’erogazione del fondo.
Le imprese che accedono al contributo a fondo perduto
Le risorse messe a disposizione sono riservate all’attribuzione di contributi a fondo perduto alle imprese:
- risultate ammissibili ai contributi a fondo perduto riconosciuti a valere sulle risorse di cui all’art. 1-ter, comma 1, del decreto-legge n. 73 del 2021, secondo quanto previsto dalle disposizioni del decreto 30 dicembre 2021;
- che svolgono, quale attività prevalente, come comunicata con modello AA7/AA9 all’Agenzia delle entrate, una delle attività individuate dai seguenti codici della classificazione delle attività economiche Ateco 2007:
- b.1) 56.10 - Ristoranti e attività di ristorazione mobile;
- b.2) 56.21 - Fornitura di pasti preparati (catering per eventi);
- b.3) 56.30 - Bar e altri esercizi simili senza cucina.
Agevolazioni concedibili
All’art. 5 del suddetto decreto Mise si specifica che il contributo è riconosciuto nel quadro della disciplina europea in materia di aiuti di Stato di cui alla Sezione 3.1 del Temporary Framework, ovvero, successivamente al periodo di vigenza dello stesso, ai sensi e nel rispetto del regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 e successive modifiche e integrazioni.
L’Agenzia delle entrate provvede ad un nuovo riparto a valere sulla dotazione aggiuntiva a favore delle imprese sulla base di analoghe modalità. In particolare la legge prevede:
- il 70% delle risorse è ugualmente ripartito tra tutte le imprese di cui all’art. 4 (ovvero le imprese elencate nel precedente paragrafo);
- il 20% delle medesime risorse è ripartito, in via aggiuntiva rispetto all’assegnazione di cui alla lettera a), tra tutte le imprese di cui all’art. 4 che presentano un ammontare dei ricavi superiore a euro 100.000,00;
- il restante 10% è ripartito, in via aggiuntiva rispetto alle assegnazioni di cui alle lettere a) e b), tra le imprese di cui all’art. 4 che presentano un ammontare dei ricavi superiore a euro 300.000,00.
Come si accede all’erogazione del contributo
Per l’attribuzione del contributo dovranno essere applicate le procedure già definite dal decreto 30 dicembre 2021. A tal fine, il provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate dovrà essere adeguato al fine di tenere conto anche delle previsioni di cui al presente decreto, ferma restando la presentazione di un’unica istanza per l’accesso alla misura di cui al decreto 30 dicembre 2021 e a quella prevista dal presente decreto.
Il contributo sarà corrisposto dall’Agenzia delle entrate mediante accreditamento diretto sul conto corrente bancario o postale indicato dal richiedente nell’istanza di accesso unitamente all’importo spettante ai sensi del decreto 30 dicembre 2021.
Il decreto stabilisce che i soggetti beneficiari dei contributi sono tenuti ad adempiere, qualora rientranti nella casistica prevista agli obblighi di pubblicazione delle agevolazioni ricevute.
La misura di sostegno è pubblicata sulla piattaforma telematica denominata «Incentivi.gov.it».
© RIPRODUZIONE RISERVATA