Il sistema bancario Usa è in allarme secondo Pimco. Le banche regionali sono infatti troppo esposte agli immobili commerciali in crisi e rischiano il default. Cosa può accadere?
Un’ondata di fallimenti sta per colpire le banche regionali Usa?
Se lo sta chiedendo Pimco, che prevede ulteriori fallimenti bancari regionali negli Stati Uniti a causa di una concentrazione “molto elevata” di prestiti immobiliari commerciali in difficoltà nei loro libri contabili.
L’incertezza su quando la Fed inizierà a tagliare i tassi di interesse ha esacerbato le sfide del settore immobiliare commerciale, dove gli elevati costi di finanziamento hanno colpito le valutazioni e innescato default, lasciando i finanziatori bloccati con asset poco vendibili.
Le turbolenze sono state particolarmente sentite tra le banche regionali, che hanno aumentato la loro esposizione agli immobili commerciali, che in molti casi ora valgono solo una frazione del loro valore iniziale. In un contesto di stallo sulla politica monetaria com’è quello statunitense, la possibilità di tassi lunghi ancora per molto rischi di sfociare in una profonda instabilità del sistema finanziario. E nuovi fallimenti bancari non sono esclusi.
Perché queste banche possono fallire negli Usa
John Murray, capo del team globale immobiliare commerciale privato di Pimco è certo che il peggio deve ancora arrivare per i finanziatori di immobili per uffici o centri commerciali.
Sono le banche regionali a innescare maggiori preoccupazioni. Gli istituti più piccoli hanno continuato a preoccupare gli investitori sin dal crollo di alcune di esse lo scorso anno. All’inizio di quest’anno, la US Bancorp, la più grande banca regionale per asset, ha aumentato i suoi accantonamenti per perdite su crediti nel primo trimestre a 553 milioni di dollari.
Le banche regionali sono state anche le uniche istituzioni finanziatrici a non aver richiesto acconti aggiuntivi ai mutuatari di proprietà commerciali negli ultimi anni, evidenziando la loro vulnerabilità al calo dei valori degli immobili, secondo un rapporto pubblicato da MSCI Real Assets a marzo. Quest’anno gli istituti di raccolta depositi si trovano ad affrontare un muro stimato di 441 miliardi di dollari di debito immobiliare in scadenza.
Un altro ambito che richiede molta attenzione sono gli oltre 200 miliardi di dollari di prestiti concessi da fondi di debito negli Stati Uniti che sono destinati a maturare entro il 2025, ha affermato Murray. Molti di questi prestiti sono stati concessi durante il periodo di picco dei prezzi del 2021, spesso con una durata e un tetto massimo di tre anni.
Da tenere d’occhio, secondo l’esperto Pimco, è anche il modo in cui le banche tedesche gestiscono la loro esposizione agli immobili commerciali.
“La combinazione tra l’aumento dei tassi e le pressioni recessive crea sfide reali per gli immobili commerciali, sia dal punto di vista dei mercati dei capitali che dei fondamentali”, ha affermato Murray.
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