Il nuovo decreto «Semplificazioni» approvato ieri in consiglio dei Ministri riscrive il calendario fiscale spostando scadenze previste per luglio che vengono prorogate nella seconda metà dell’anno.
Il consiglio dei Ministri ha approvato un nuovo decreto legge che introduce semplificazioni in materia fiscale, in particolare nel rapporto tra Fisco e contribuente in materia di imposte dirette e indirette. Il documento ospita vari interventi che modificano il calendario fiscale, semplificano e si spingono fino a misure a sostegno della famiglia.
Con il suddetto decreto vengono posticipate: la dichiarazione Imu al 31 dicembre, le liquidazioni periodiche Iva (Lipe) del secondo trimestre e la dichiarazione dell’imposta di soggiorno al 30 settembre, l’invio degli elenchi «Intrastat» alla fine del mese successivo.
Viene potenziato l’assegno unico per i nuclei con figli disabili e viene istituito un fondo da circa 60 milioni di euro per iniziative di contrasto alla povertà educativa e per rilancio degli studi Stem nei centri estivi.
Ci sono nuove anche per l’esterometro e per le fatture elettroniche emesse dal 1° gennaio 2023. Vengono ampliati i casi di esonero dalla presentazione del cosiddetto “esterometro”, non più richiesto per le singole operazioni di importo inferiore a 5.000 euro.
Come si sperava viene ridisegnato dunque il calendario in materia di adempimenti atteso da imprese e professionisti in particolare per alcune scadenze. Approfondiamo in questa guida quali sono le proroghe e i termini e le misure approvate dal nuovo decreto.
Prorogate le scadenze fiscali di fine giugno
Approvata la tanto auspicata proroga della dichiarazione degli aiuti di Stato introdotti per contrastare la pandemia economica: il termine entro il quale effettuare la trasmissione viene prorogato al 31 ottobre 2022 (in luogo del 30 giugno) anche se per stabilirne ufficialmente il nuovo termine è atteso un provvedimento ad hoc dell’Agenzia delle Entrate.
Il termine per le dichiarazioni Imu è spostata dal 30 giugno al 31 dicembre 2022, mentre per la dichiarazione dell’imposta di soggiorno la nuova scadenza è prevista per il 30 settembre 2022; stessa scadenza, a regime, viene fissata per trasmettere le Lipe. Sull’ «Imu» segnaliamo inoltre che sono semplificati i modelli di dichiarazione fatta dagli enti non commerciali
Per evitare la proroga automatica delle precedenti addizionali comunali Irpef, queste sono allineate e adeguate ai nuovi scaglioni previsti dalla riforma dell’imposta.
Sono estesi al 2022 i correttivi in materia di Indici Sintetici di Affidabilità fiscale, previsti per il 2020 e il 2021 alla luce degli effetti della pandemia sull’economia.
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Monitoraggio fiscale dei movimenti di denaro
L’articolo 16 rubricato «Semplificazione del monitoraggio fiscale sulle operazioni di trasferimento attraverso intermediari bancari e finanziari e altri operatori» dispone che è fissato a 5.000 euro il tetto sopra il quale sorge l’obbligo di segnalare al Fisco i movimenti in denaro, anche virtuali, da e per l’estero per operazioni eseguite per conto o a favore di persone fisiche, enti non commerciali, società semplici e associazioni equiparate.
Intermediari bancari e finanziari e altri operatori finanziari e non che intervengono, anche con movimentazione di conti, nei trasferimenti da o verso l’estero di mezzi di pagamento, dovranno trasmettere, dunque, all’Agenzia delle Entrate i dati relativi alle operazioni, effettuate anche in valuta virtuale, di importo pari o superiore alla nuova soglia che in precedenza era fissata a 15.000 euro.
Ulteriori misure di semplificazione
Nel dispositivo sono contemplate altre semplificazioni, ad esempio la procedura relativa alla modifica del domicilio fiscale e quella per l’erogazione dei rimborsi fiscali spettanti agli eredi.
Nello specifico si determina che all’articolo 28 del testo unico delle disposizioni concernente l’imposta sulle successioni e donazioni, viene inserito il nuovo comma 6-bis: i rimborsi fiscali di competenza dell’Agenzia delle Entrate, spettanti al defunto, sono erogati, salvo diversa comunicazione degli interessati, ai chiamati all’eredità come indicati nella dichiarazione di successione dalla quale risulta che l’eredità è devoluta per legge, per l’importo corrispondente alla rispettiva quota ereditaria.
Quindi il chiamato all’eredità che non intende accettare il rimborso fiscale riversa l’importo erogato all’Agenzia delle Entrate,
Novità anche per i Caf o il professionista che per il contribuente preparano la dichiarazione. Essi non dovranno più conservare i singoli documenti relativi alle spese sanitarie. Non solo, ma è previsto un regime particolare per quanti comunicano le spese sanitarie al pari di quanto contenuto nella dichiarazione precompilata in essere: in tal caso, la verifica formale su tali spese non sarà effettuata.
Il testo introduce ulteriori semplificazioni normative per la redazione dei bilanci delle micro-imprese e per la gestione degli errori contabili; sono semplificate le modalità di deduzione dal valore della produzione Irap dell’intero costo relativo al personale dipendente a tempo indeterminato
Come precedentemente detto saranno ampliati poi i casi di esonero dalla presentazione dell’esterometro. Per quanto attiene le fatture elettroniche emesse dal 1° gennaio 2023 viene innalzata da 250 a 5.000 euro la soglia di importo sotto cui è possibile effettuare il versamento dell’imposta di bollo entro il 30 settembre, ed entro il 30 novembre per il primo e secondo trimestre.
Sostegno alle famiglie con figli con disabilità
Si evidenzia poi uno spazio per una correzione di non poco conto sull’Assegno unico, con un ritocco verso l’alto dell’ammontare dell’assegno (+120 euro) per i nuclei famigliari con a carico un figlio disabile. La misura si rivolge agli assegni 2022 e riguarda i nuclei familiari con Isee inferiore a 25mila euro.
L’obiettivo del dispositivo prevede così di sanare le perdite finanziare che molte famiglie hanno subito per effetto della contemporanea cancellazione degli assegni al nucleo familiare (Anf) e delle detrazioni per familiari a carico. In entrambi i casi, infatti, gli Anf e gli sconti fiscali prevedevano importi generalmente più elevati per i giovani portatori di handicap.
Modifiche al codice della crisi di impresa e dell’insolvenza
Il consiglio dei Ministri nello stesso giorno, su proposta del presidente Mario Draghi e del ministro della Giustizia Marta Cartabia, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo che introduce modifiche al codice della crisi di impresa e dell’insolvenza di cui al decreto legislativo 12 gennaio 2019, numero 14, in attuazione della direttiva (Ue) 2019/1023 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 giugno 2019, riguardante i quadri di ristrutturazione preventiva, l’esdebitazione e le interdizioni, e le misure volte ad aumentare l’efficacia delle procedure di ristrutturazione, insolvenza ed esdebitazione, e che modifica la direttiva (Ue) 2017/1132 (direttiva sulla ristrutturazione e sull’insolvenza).
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