Nuovo Testo Unico riscossione, cosa cambia per dipendenti e autonomi?

Patrizia Del Pidio

18 Settembre 2024 - 11:48

Approvato in prima lettura il Testo Unico sulla riscossione. Dalla riscossione spontanea a quella coattiva vediamo cosa prevede.

Nuovo Testo Unico riscossione, cosa cambia per dipendenti e autonomi?

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera, in prima lettura, al nuovo Testo Unico sulla Riscossione. Si tratta del quarto testo unico approvato dal Governo Meloni, dopo quello sulla giustizia tributaria, quello sui tributi erariali e quello sulle sanzioni tributarie.

Per quel che riguarda il percorso che l’esecutivo si è assegnato in ambito semplificazione, siamo a metà strada per i testi unici, visto che ne sono previsti otto in tutto. Vediamo cosa è stato approvato dal Consiglio dei Ministri e cosa cambia per lavoratori autonomi e dipendenti.

Testo Unico Riscossione, cos’è e a cosa serve

Come si articola il Testo Unico della Riscossione? Suddiviso in 13 titoli, il testo unico spazia su diversi argomenti quali:

  • riscossione imposte sul reddito;
  • riscossione Iva;
  • riscossione dell’imposta di registro;
  • riscossione delle imposte ipotecarie e catastali;
  • riscossione dell’imposta di successione;
  • modalità di rimborso delle eccedenze di versamento;
  • riscossione coattiva;
  • iscrizione a ruolo;
  • conseguenze;
  • accertamento esecutivo;
  • novità nel sistema di riscossione.

Il Titolo I si sofferma sulla riscossione spontanea tramite modello F24, ma rimane ancora in uso anche il modello F23 per alcuni tipo di tributi.

I Titoli da II a VII approfondiscono le norme che regolano la riscossione delle diverse imposte e tributi, ma anche la gestione dei rimborsi qualora le imposte siano versate in eccedenza.

Vediamo nello specifico cosa cambia per i lavoratori dipendenti, gli autonomi con partita Iva e per la generalità dei contribuenti.

Riscossione, le novità introdotte

Per quel che riguarda la riscossione delle imposte sui redditi non ci sono importanti novità e il testo Unico si limita a riportare quelle che sono le attuali normative per la riscossione dell’Irpef e dell’Ires con relative modalità di versamento.

Un capitolo a parte (Titolo III) è dedicato alla riscossione dell’Iva per la quale viene prevista la razionalizzazione delle procedure di versamento. L’intento è quello di semplificare le regole sia per le imprese che per gli autonomi e al tempo stesso rendere più efficiente la riscossione.

Sono illustrate le scadenze per i versamenti e le possibilità di compensare i crediti Iva con altri tributi per fare in modo che la pressione fiscale sulle aziende sia ridotta nel caso vanti dei crediti da parte dello Stato.

Per quel che riguarda le imposte di registro, ipotecarie e catastali, l’attenzione è posta in modo particolare sulle modalità di pagamento (per fare in modo che siano limitati gli errori o i ritardi nei versamenti). Per queste imposte il testo unico cerca di uniformare le norme introducendo la possibilità di compensazione con altri tributi.

L’imposta di successione è illustrata nel Titolo VI. Il testo unico vuole semplificare le procedure che riguardano sia la dichiarazione di successione che il versamento dell’imposta. In questo modo si cerca di rendere i tempi di gestione più corti e al tempo stesso migliorare la trasparenza di quel che si versa (con un accesso alle informazioni facilitato).

Rimborso eccedenze

Per quel che riguarda le eventuali imposte versate in eccesso, è previsto il rimborso delle eccedenze (il caso più conosciuto è quello relativo all’Irpef le cui eccedenze sono rimborsate con il conguaglio della dichiarazione dei redditi). Le regole precise dettate in materia di rimborsi mirano a garantire che i rimborsi avvengano in tempi rapidi e soprattutto con procedure chiare. In questo modo si evita ai contribuenti di subire ritardi e complicazioni.

In tal senso vene regolato anche il conto fiscale, un modo per facilitare la compensazione dei debiti con gli eventuali crediti fiscali.

Riscossione coattiva e iscrizione a ruolo

La riscossione coattiva è uno degli argomenti più delicati trattati dalla riforma e regola il recupero forzoso dei crediti.
Nella parte dedicata alla riscossione coattiva si illustra il concetto di iscrizione a ruolo per i tributi non pagati entro la scadenza e la successiva notifica della cartella esattoriale per la comunicazione degli importi da versare. Con la notifica si comunica anche il tempo entro cui pagare.

Per chi non onora il pagamento si passa, poi, alla riscossione coattiva tramite pignoramento, fermo amministrativo e ipoteca.

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