È obbligatorio pubblicare il testamento olografo?

Ilena D’Errico

10 Novembre 2024 - 22:41

Pubblicazione del testamento olografo, a cosa serve, come funziona, quando è obbligatoria (e per chi).

È obbligatorio pubblicare il testamento olografo?

Il testamento olografo ha svariati vantaggi, essendo realizzabile in maniera semplice, veloce e completamente gratuita, ma nella sua linearità può causare qualche dubbio agli interessati. In primo luogo al testatore, che non sa quali passaggi compiere dopo aver terminato la stesura delle proprie disposizioni, ma non solo.

Chi ritrova il testamento del defunto potrebbe essere indeciso riguardo alla procedura, non necessariamente per fini illeciti, ma anche semplicemente quando si tratta di persone senza legami particolari con il de cuius. Vediamo allora quando è obbligatorio pubblicare il testamento olografo.

Come funziona la pubblicazione del testamento?

La pubblicazione del testamento avviene tramite la consegna del documento al notaio affinché il professionista possa enunciare le disposizioni del defunto ai chiamati all’eredità. Senza la pubblicazione, quindi, le persone interessate non possono venire a conoscenza delle volontà del testatore e queste ultime non possono essere applicate.

Quando il testamento è pubblico, ossia redatto proprio dal notaio, la pubblicazione non deve essere richiesta in un secondo momento. Sarà lo stesso professionista, una volta appreso il decesso, a convocare i soggetti interessati per informarli sul contenuto del documento. Lo stesso avviene in caso di testamento segreto depositato presso il notaio, che svelerà le istruzioni agli aventi diritto.

Quando si scrive un testamento olografo, invece, la pubblicazione deve necessariamente avvenire in una fase separata. L’atto può essere consegnato al notaio dal testatore stesso, che affida al professionista la custodia e la futura pubblicazione dell’atto, oppure da coloro che lo ritrovano dopo la morte.

Sono obbligato a consegnare il testamento al notaio?

Non ci dovrebbero essere dubbi sull’importanza della pubblicazione del testamento, motivo per cui chi scrive un testamento olografo si chiede quale sia il modo migliore per procedere e soprattutto cosa preveda la legge in proposito. Per realizzare un testamento olografo non sono necessarie particolari formalità, né ci sono costi assolutamente indispensabili da sostenere. Di conseguenza, anche la pubblicazione del testamento non è obbligatoria per il testatore, che può semplicemente conservare il documento come meglio preferisce.

Ciononostante, molti scelgono di affidare il testamento olografo al notaio per assicurarsi che venga reso noto agli interessati e dunque applicato. In questo modo si ha una garanzia maggiore rispetto alla conservazione del testamento in casa, ma per depositare l’atto potrebbe essere necessario corrispondere l’onorario al professionista. I costi non arrivano certo a quelli per la redazione di un testamento pubblico, si aggirano di norma intorno ai 500 euro.

Questa cifra è puramente indicativa, in quanto ogni studio notarile applica le proprie tariffe. In caso di servizi aggiuntivi o richieste particolari la parcella del professionista potrebbe lievitare, mentre ci sono anche professionisti che mettono a disposizione il servizio di deposito dei testamenti in maniera gratuita o comunque conveniente.

Bisogna quindi informarsi prima sul costo da sostenere per assumere una decisione equilibrata. Nulla vieta di curare diversamente il collocamento del testamento, ma è importante valutare bene tutte le circostanze e ricordare che soltanto il deposito presso uno studio notarile fornisce garanzie vere e proprie circa l’applicazione delle disposizioni.

È obbligatorio pubblicare il testamento del defunto?

La pubblicazione del testamento olografo non interessa soltanto il testatore ma anche chi, in seguito al decesso, ritrova il documento. Un dubbio più che legittimo, considerando che in questo caso è obbligatorio pubblicare il testamento, come previsto dall’articolo 620 del Codice civile.

Questo dovere è fondamentale per evitare l’occultamento o lo smarrimento del testamento, anche se non pregiudica la validità dello stesso. Chi non adempie all’obbligo di pubblicazione può essere citato in giudizio dagli eredi per la richiesta di un risarcimento danni, tuttavia non commette un reato, a meno che si renda responsabile dell’occultamento o della distruzione del documento. In quest’ultima ipotesi rischia la pena della reclusione da 3 a 10 anni, come sancito dall’articolo 490 del Codice penale.

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