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Occhi puntati sugli utili di Intel: il sentiment dei mercati e le big tech

Redazione

26/01/2023

Cosa accadrà sui mercati per le big tech e quali prospettive ci sono per Intel? A breve i risultati del quarto trimestre 2022 dell’azienda.

Occhi puntati sugli utili di Intel: il sentiment dei mercati e le big tech

Intel riporterà i risultati del quarto trimestre 2022 dopo la chiusura della sessione di Wall Street. Il rapporto potrebbe avere un impatto significativo sul sentiment nei confronti di altre società di semiconduttori e farà più luce sulla salute del mercato tecnologico globale. Di seguito l’analisi e le previsioni secondo XTB, broker globale regolamentato, quarto al mondo per numero di clienti attivi. Se vuoi rimanere aggiornato sulle ultime notizie di mercato, questo intermediario finanziario offre una vasta sezione di notizie e analisi di mercato che puoi visionare sul sito ufficiale.

Tutte le previsioni su Intel e i dati finanziari

Per Intel, le entrate previste sono pari a $ 14,468 miliardi (in calo del 24% a/a) mentre l’Utile per azione (EPS) pari a $ 0,20 rispetto a $ 1,09 nel quarto trimestre 2021 (in calo di oltre l’80% su base annua). Pertanto si stima che l’azienda vedrà un calo del 23% delle entrate dalla sua attività incentrata sui PC e un calo del 40% delle vendite dai data center, secondo FactSet.

I ricavi del segmento dei data center saranno gravati da minori introiti relativi alle società di cloud computing come Microsoft, Amazon e Alphabet (Google), i cui database hanno già consumato un numero enorme di chip. Nel segmento dei PC invece, Intel sta perdendo quote di mercato a favore dei concorrenti AMD e dei chip ARM ad alte prestazioni a cui sono già passati la maggior parte dei giganti della tecnologia, tra cui Apple e Amazon. Le vendite di PC potrebbero pesare sia sugli utili che sulle previsioni dell’azienda per il primo trimestre dell’anno in corso.

In generale, inoltre, bisogna considerare diversi fattori:

  • la recessione che indica un momento difficile per tutti i produttori di chip;
  • gli aumenti dei tassi da parte delle banche centrali che hanno colpito la domanda e le condizioni di finanziamento;
  • il rallentamento in Cina e la politica «Covid zero» che hanno avuto un impatto negativo sull’intero settore.

Tutti elementi da cui si preannuncia uno scenario non del tutto positivo, anche per il futuro.

La liquidità derivante dalle operazioni di Intel è scesa poi a $ 7,7 miliardi nei primi nove mesi del 2022 da un record di $ 24,1 miliardi nello stesso periodo del 2021. Allo stesso tempo, le spese sono aumentate fino a raggiungere $ 19,1 miliardi da $ 11,6 miliardi dell’anno precedente.

Secondo IDC, le spedizioni globali di PC sono diminuite del 28% su base annua nel quarto trimestre del 2022. Gli analisti del Susquehanna Fund e di Citi hanno poi indicato che il rallentamento di Intel potrebbe peggiorare nel 2023 a fronte dell’evoluzione delle tecnologie della concorrenza e della riduzione della spesa aziendale.

Infine, bisogna ricordare che nonostante l’enorme aumento di domanda di tecnologia nel periodo della pandemia - guidata dal lavoro a distanza e dal credito a buon mercato in un contesto di carenza di offerta - e che l’azienda abbia aumentato notevolmente la produzione, le condizioni si sono sostanzialmente indebolite.

Nuovi investimenti: Ricerca e Sviluppo, acquisizioni e prospettive a lungo termine

Le spese di ricerca e sviluppo della società nei primi nove mesi del 2022 sono aumentate del 17% su base annua, contribuendo a un aumento del 10% delle spese operative. Intel è nel mezzo di un’acquisizione da $ 5,4 miliardi del produttore di chip Tower Semiconductor, ma i mercati stanno iniziando a generare molto più interesse per i chip ARM, che l’azienda non produce.

Il Ceo di Intel Pat Gelsinger al Davos Economic Forum ha confermato un considerevole rallentamento del settore, ma prevede di realizzare una crescita a lungo termine e continua comunque a effettuare investimenti strategici nel settore.

L’hub di semiconduttori da $ 20 miliardi di Intel è in costruzione in Arizona. Uno dei motivi che continua a spingere gli investimenti è dovuto soprattutto alla crisi delle relazioni Usa-Cina, che si ripercuote anche tra le aziende occidentali. Rimane ancora da risolvere infatti la questione della diversificazione della produzione e del costoso trasferimento lontano da Taiwan, l’hub mondiale di produzione di chip.

Titolo Intel (INTC.US), Grafico D1 Titolo Intel (INTC.US), Grafico D1 Fonte: xStation5 (26/01/2022)

Guardando dal lato dell’analisi tecnica, il prezzo delle azioni ha recentemente formato una formazione rialzista di doppio minimo, che potrebbe aiutare la domanda se la società dovesse battere le previsioni di Wall Street. Il prezzo delle azioni Intel è sceso del 39% nell’ultimo anno. La società ha pagato un dividendo del 4,9%.

In collaborazione con XTB

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