Il risultato del sondaggio di Money.it: il 74% dei rispondenti non sarebbe disposto ad arruolarsi se l’Italia dovesse essere coinvolta in una guerra, con solo il 18% che andrebbe al fronte.
Oltre il 70% non è disposto ad arruolarsi per salvare l’Italia in guerra. Questo è il responso del sondaggio lanciato da Money.it dopo che l’Unione europea ha varato il ReArm Europa, il piano da 800 miliardi di euro che permetterà ai vari Stati membri di poter fare deficit per ingrandire e ammodernare i rispettivi eserciti a causa del rischio di un conflitto con la Russia.

Come si può vedere dai risultati del sondaggio, che ricordiamo non ha un valore scientifico ma soltanto indicativo non essendo stato realizzato a campione, il 74% dei rispondenti non sarebbe disposto ad arruolarsi se l’Italia dovesse essere coinvolta in una guerra.
Il dato più eclatante è che soltanto il 18% sarebbe pronto a imbracciare il fucile per difendere l’Italia in caso di guerra, mentre un 7% cercherebbe di dare comunque il suo contributo senza però andare in prima linea.
Il responso del sondaggio è molto chiaro: i lettori non sarebbero disposti a combattere per l’Italia una eventuale guerra con la Russia che, con ogni probabilità, ritengono essere insensata ed evitabile.
In teoria Russia e Stati Uniti di recente starebbero avendo dei proficui colloqui diplomatici, ma per arrivare a una pace in Ucraina servirà prima di tutto il disco verde da parte del governo di Kiev che, rinfrancato dal sostegno da parte dell’Europa, non sembrerebbe essere propenso ad accettare le condizioni lacrime e sangue avanzate da Donald Trump.
Se come paventato da diverse cancellerie europee alla fine la Russia dovesse muovere guerra anche ad altri Paesi allargando così il fronte del conflitto, dando uno sguardo al sondaggio a quel punto non sembrerebbe esserci nel nostro Paese una gran voglia di partire per andare a combattere.
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