Ora legale 2025, l’Italia ha deciso. Ecco quando spostare le lancette

Ilena D’Errico

15 Febbraio 2025 - 18:30

La decisione dell’Italia sul cambio orario è ormai irremovibile. Ecco quando spostare le lancette per l’ora legale nel 2025.

Ora legale 2025, l’Italia ha deciso. Ecco quando spostare le lancette

Il dibattito sull’abolizione dell’ora legale imperversa senza sosta, ma ormai l’Italia ha deciso e non c’è più spazio per alcuna variazione. Il cambio orario torna nel 2025 e anzi, manca sempre meno. Bisogna stare attenti al calendario, pronti a spostare le lancette e accogliere l’orario estivo. Anche se le temperature di questi giorni non sono molto incoraggianti, la primavera è alle porte e con lei le giornate diventeranno non soltanto più miti, ma anche più lunghe. L’adozione dell’ora legale permette proprio di fruire appieno della luce solare, risparmiando energia tanto in termini economici quanto ambientali. È anche vero che le polemiche sull’ora legale si concentrano soprattutto sull’idea di adottarla tutto l’anno, piuttosto che continuare con il doppio cambiamento orario.

Proprio la differenza improvvisa è la causa dei maggiori disturbi nelle giornate immediatamente successive al cambio dell’ora, visto che l’abituale ritmo vitale viene alterato. Per quanto si tratti di un’ora sola di differenza, le conseguenze possono avere un impatto notevole. Nei periodi dell’anno legati al cambio dell’orario, infatti, si registra un aumento degli incidenti stradali e persino dei suicidi. La correlazione è ancora oggetto di studio, pertanto bisogna analizzare con cautela questi dati, ma ci sono comunque delle circostanze sospette. Un po’ di prudenza non guasta in ogni caso, visto che la maggior parte delle persone avverte un senso generalizzato di malessere in concomitanza del cambio orario.

La discussione in proposito si articola comunque su molti altri campi oltre alla salute, passando per la questione energetica ed economica. C’è chi sostiene fermamente l’abolizione totale dell’ora legale, non convinto dal rapporto tra benefici e rischi. Il risparmio in elettricità, secondo le statistiche, pare però notevole. Di fatto, l’Italia ha confermato la propria posizione, confermando il cambiamento dell’ora anche per quest’anno.

Ora legale 2025: l’Italia ha deciso

Certe cose non cambiano e la storia dell’ora legale in Italia lo conferma pienamente. Adottata per la prima volta nel 1916 per il risparmio sull’illuminazione, allora alimentata a carbone, ha fin da subito portato a contrasti accesi. Basti pensare che a Torino e nelle città limitrofe gli scioperi dei lavoratori portarono, sebbene in via provvisoria, al mantenimento dell’ora solare in alcuni ambiti di lavoro.

Soltanto dal 1966 l’ora legale è stata ripresa in maniera stabile in Italia, con il consueto cambio orario per l’ora solare una volta l’anno, dunque mai adottata permanentemente. La misura è stata riformata ancora nel 1980, passando nelle competenze dell’accordo della Comunità economica europea e anticipata, arrivando poi alla regolamentazione dell’Ue che conosciamo oggi. Nel 2018, poi, la Commissione europea ha proposto l’abolizione del cambio stagionale e da allora la decisione è oggetto del rimpallo tra Stati e organi Ue, complice il periodo di pandemia.

Il vantaggio indiscusso legato all’ora legale è sempre quello del risparmio energetico. Secondo i dati di Terna, che gestisce la rete di trasmissione elettrica nazionale, abbiamo risparmiato 10 miliardi di kWh dal 2004 al 2020, pressapoco 1 miliardo e 720 milioni di euro. Sfruttando la luce naturale si riesce così a diminuire l’uso della corrente elettrica, un risultato che sarebbe di certo molto meno impattante in estate, non potendo comunque compensare la necessità di luce nelle ore serali.

Il principale elemento a sfavore dell’ora legale è invece l’effetto sulla salute umana, con gli esperti preoccupati per l’alterazione del ritmo circadiano. Il ritmo abituale tra sonno e veglia viene modificato in maniera forzata, dando via a sensazioni spiacevoli che permangono fino al consolidamento della nuova abitudine. Stanchezza, sonnolenza, debolezza, affanno e sbalzi d’umore sono i sintomi principali. Non tutti li avvertono con la stessa intensità e per alleviarli bastano accorgimenti di vita salutare come lo sport all’aria aperta, ma nel frattempo aumentano gli incidenti stradali, cala l’attenzione a lavoro e così via. Secondo alcuni studi, lo spostamento delle lancette pare perfino correlato a un incremento degli infarti e dei suicidi.

Problemi in parte risolvibili dall’estensione dell’ora legale tutto l’anno, ma non del tutto. Anche chiudendo la questione dei cambi, infatti, resterebbe l’applicazione di una convenzione difforme rispetto alla luce naturale e alle condizioni ambientali, con possibili effetti dannosi per corpo e mente. Le diverse condizioni climatiche, peraltro, rendono ancora più difficile assumere una scelta generale. Finora il cambio orario si è mostrato l’unico compromesso accettabile, ma non sappiamo cosa riserva il futuro.

Quando spostare le lancette

L’ora legale torna in Italia tra sabato 29 e domenica 30 marzo 2025. Nella notte sarà necessario spostare le lancette in avanti di un’ora, dalle 2:00 alle 3:00. Il nuovo orario ci accompagnerà fino alla notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre 2025, quando le lancette torneranno indietro accogliendo il nuovo inverno. Per adesso, però, bisogna prepararsi all’arrivo delle belle stagioni e della luce, sacrificando un’ora di sonno.

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