Orari per risparmiare energia elettrica, quali sono?

Veronica Caliandro

22 Agosto 2024 - 12:39

Tanti si chiedono a che ora costa meno la corrente: ebbene, esistono delle fasce orarie adibite al risparmio energetico. Ecco quali sono.

Orari per risparmiare energia elettrica, quali sono?

A partire dalla lavatrice fino ad arrivare alla lavastoviglie, passando per la televisione e la ricarica del proprio cellulare, sono innumerevoli le volte in cui utilizziamo l’energia elettrica per far funzionare i vari dispositivi a nostra disposizione. Una dimostrazione lampante di come l’elettricità rivesta ormai un ruolo imprescindibile nella nostra vita, tanto che risulta essere impensabile restarne senza. Oltre agli indiscussi e innumerevoli vantaggi, però, c’è anche una piccola nota dolente, ovvero il relativo costo.

La bolletta dell’energia elettrica, infatti, rappresenta una spesa non indifferente, che in tanti casi pesa enormemente sul bilancio familiare. Onde evitare di gravare ulteriormente sulle nostre tasche, pertanto, può rivelarsi utile utilizzare i vari elettrodomestici solo quando davvero necessario e prestare attenzione agli orari. Bisogna sapere, infatti, che vi sono delle fasce orarie adibite al risparmio energetico. Ecco di quali si tratta.

Come funzionano le fasce orarie per l’energia elettrica

Le fasce orarie sono istituite da Arera, ovvero l’autorità amministrativa indipendente che svolge funzioni di controllo nei settori dell’energia elettrica, del gas naturale, dei servizi idrici, del ciclo dei rifiuti e del telecalore. Differenziare i consumi tenendo conto delle fasce orarie può aiutare ad ottimizzare i costi. È sufficiente, infatti, utilizzare i vari elettrodomestici negli orari in cui si spende di meno, in modo tale da risparmiare sulla bolletta nonostante si consumi la stessa quantità di energia.

Ma cosa sono e a cosa servono le fasce orarie? Ebbene, a conti fatti indicano dei lassi temporali in cui il costo della materia prima differisce. In questo modo aiutano a capire i giorni e gli orari in cui il prezzo della materia prima costa di più o di meno. Entrando nei dettagli, le fasce orarie di riferimento per gli utenti sono le seguenti tre:

  • F1, ore di punta o ore principali: questa fascia è attiva dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.00 alle ore 19.00, escluse le festività nazionali;
  • F2, le ore intermedie: tale fascia è attiva dal lunedì al venerdì, dalle ore 7:00 alle ore 8:00 e dalle ore 19:00 alle ore 23:00. Include anche il sabato, dalle ore 7:00 alle ore 23:00, escluse le festività nazionali;
  • F3, le ore fuori punta: tale fascia è attiva dal lunedì al sabato dalle ore 00.00 alle ore 7.00 e dalle ore 23.00 alle ore 24.00; domenica e festivi tutte le ore della giornata.

A proposito delle fasce orarie, inoltre, ci teniamo a precisare che riguardano solamente l’energia elettrica. Il costo di produzione di quest’ultima, d’altronde, non è omogeneo ma differisce in base a come varia la domanda. Più alta è la domanda, maggiore sarà il dispendio economico per produrre energia. Al fine di adeguarsi a queste oscillazioni, il costo dell’energia elettrica viene suddiviso in fasce orarie. Per quanto riguarda il gas, invece, il costo della materia prima non differisce in base all’orario di utilizzo, bensì resta costante e per questo motivo non ci sono delle fasce orarie in cui poter risparmiare.

Orari di risparmio energetico: a che ora costa meno la corrente?

Alle fasce orarie per l’energia elettrica citate nel paragrafo precedente se ne aggiungono altre due, ovvero:

  • F0, la fascia delle tariffe monorarie. In tale caso la tariffa è sempre la stessa poiché non dipende dall’ora e dal giorno della settimana;
  • F23, che comprende tutte le ore incluse nelle fasce F2 e F3. Assieme alla fascia F1 viene applicata alle tariffe per uso domestico cosiddette biorarie, dove i consumi vengono distinti solo tra la fascia F1 e la fascia F23.

Come è facile notare, ad ogni fascia oraria è associato un periodo specifico della giornata o un intero giorno. Ad esempio nella fascia F3 si tiene conto dei consumi effettuati la domenica e i fornitori possono tarare le proprie offerte tenendo conto dei bisogni dei consumatori. Quest’ultimi, a loro volta, possono scegliere appunto tra la tariffa monoraria e quella bioraria.

L’offerta bioraria è stata introdotta per permettere di risparmiare sulla bolletta dell’energia elettrica concentrando i consumi nelle fasce meno costose, ovvero nella fascia F23 che va dalle ore 19 alle 8 ore di mattina nei giorni feriali, compresi weekend e festivi.

Si tratta, quindi, di due tipi di offerte molto diverse. In quella monoraria si paga lo stesso prezzo per la componente energia in ogni momento giornata, mentre in quella bioraria il costo del kWh differisce in base alla fascia oraria di consumo.

Come controllare le fasce orarie sul proprio contratto di energia elettrica

Come già detto, concentrando il consumo di energia elettrica in un particolare momento della giornata è possibile ottenere un importante risparmio in bolletta. Per poter sfruttare al meglio tale opportunità è fondamentale controllare le fasce orarie sul proprio contratto.

In caso di dubbi, si consiglia di rivolgersi direttamente al proprio fornitore per ottenere informazioni dettagliate in merito. In alternativa, è sufficiente verificare la sezione con i dettagli sui consumi che, generalmente, si trova nella seconda pagina della bolletta. Qui sono indicati nel dettaglio i consumi, le letture e le tariffe applicate.

Come scegliere il contratto migliore in base alle fasce orarie di risparmio energetico

A seconda delle proprie abitudini si può scegliere o meno un contratto che preveda tariffe agevolate.

  • Entrando nei dettagli, le tariffe monorarie sono in genere consigliate a coloro che tendono ad usare l’energia elettrica nei giorni feriali e durante le ore diurne.
  • Le tariffe biorarie, invece, sono perfette per coloro che utilizzano l’energia prevalentemente il weekend e la sera.

Questo perché, rispetto alle monorarie, le tariffe biorarie hanno in genere un costo dell’energia più alto nella fascia F1 e più basso nelle fasce F2 e F3.

I gestori possono anche proporre un’offerta di luce con tariffa multioraria. In quest’ultimo caso il costo differisce in base alla singola fascia di utilizzo. In particolare, la fascia F1 risulta essere più costosa delle tariffe monorarie, mentre la fascia F2 risulta leggermente più costosa di quelle biorarie. La fascia più economica è la F3, la quale è perfetta per coloro che tendono a sfruttare l’energia elettrica durante il weekend o la notte.

Stabilire a priori quale contratto scegliere in base alle fasce orarie non è possibile. Ognuno, infatti, deve tenere conto delle proprie abitudini di utilizzo e necessità in modo tale da fare una scelta ponderata ed economicamente vantaggiosa.

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