Pace fiscale partite IVA, bloccata la sanatoria degli avvisi bonari

Rosaria Imparato

5 Novembre 2021 - 12:09

La sanatoria degli avvisi bonari per la pace fiscale del decreto Sostegni è bloccata: manca il prospetto per certificare gli aiuti di Stato già ottenuti.

Pace fiscale partite IVA, bloccata la sanatoria degli avvisi bonari

In questo momento la sanatoria degli avvisi bonari inviati alle partite IVA per la pace fiscale del decreto Sostegni è bloccata per una questione burocratica: manca il modello di autocertificazione sul rispetto dei limiti UE per gli aiuti di Stato già ottenuti.

Senza questo modello, da trasmettere all’Agenzia delle Entrate, non si può procedere con l’adesione alla definizione agevolata, priva di sanzioni e interessi. È stato lo stesso decreto Sostegni ad affidare al Ministero dell’Economia il compito di produrre, con un decreto ad hoc, il modello da utilizzare.

Pace fiscale partite IVA, bloccata la sanatoria degli avvisi bonari

La pace fiscale destinata alle partite IVA del decreto Sostegni è davanti a un intoppo burocratico: senza l’autocertificazione degli aiuti di Stato già ricevuti non si può procedere alla definizione agevolata.

Il punto della situazione viene fatto dal Sole24Ore, che riporta un passaggio dell’allegato 1 degli avvisi bonari inviati di “Proposta di definizione agevolata” alle partite IVA:

“Dai dati indicati nelle dichiarazioni presentate, risulta che Lei possiede i requisiti per accedere alla definizione. Tuttavia, l’effettiva fruizione del beneficio è subordinata al rispetto dei limiti e delle condizioni previsti dalla Comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020 C (2020) 1863 final “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del Covid-19”.”

Le somme dovute sono quelle risultanti dai controlli automatici sulle dichiarazioni di due periodi d’imposta, quello in corso al 31 dicembre 2017 e al 21 dicembre 2018.

La pace fiscale si perfeziona nel momento in cui si paga l’importo ridotto entro 30 giorni dal ricevimento dell’avviso bonario, o versando la prima rata in caso di pagamento dilazionato. Il problema, però, è che serve anche attestare di non aver superato il limite degli aiuti di Stato, con un modello che ancora non è stato pubblicato.

Pace fiscale, sanatoria degli avvisi bonari bloccata: manca il prospetto degli aiuti di Stato

A prevedere questo prospetto sugli aiuti di Stato è stato lo stesso decreto Sostegni, che ha stabilito che sarebbe stato un decreto del Ministero dell’Economia a definire i contenuti del modello di dichiarazione (previa interlocuzione con la Commissione UE).

L’Agenzia delle Entrate sottolinea, sia nel provvedimento del 18 ottobre che negli avvisi bonari, che:

“l’autodichiarazione deve essere presentata entro il 31 dicembre 2021 ovvero, se il pagamento delle somme dovute o della prima rata è effettuato dopo il 30 novembre 2021, entro la fine del mese successivo a quello in cui è effettuato il pagamento.”

Ma oltre alla fretta di correre ai ripari per la pace fiscale, è un mese pieno di impegni per le partite IVA: il 30 novembre cade la scadenza per la restituzione dell’IRAP senza sanzioni e interessi per chi ha usufruito dell’esonero dal saldo 2019 e acconto 2020, e anche per il versamento del secondo o unico acconto delle imposte sui redditi.

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