Pagamento Imu non solo con F24, ecco quando si può pagare con il bollettino postale

Patrizia Del Pidio

2 Maggio 2023 - 14:40

L’Imu è un’imposta che non va pagata per forza con l’F24. Vediamo quando può essere versata con il bollettino postale.

Pagamento Imu non solo con F24, ecco quando si può pagare con il bollettino postale

Quello che spesso si pensa è che l’Imu può essere pagato solo con l’F24. Ma non è così. Per chi non vuole utilizzare l’F24 per i pagamenti dell’imposta sulla casa è possibile procedere anche con il pagamento tramite bollettino postale. In entrambi i casi il pagamento della prima rata dell’Imu va saldata entro il 16 giugno 2023. Mentre per il saldo della seconda rata c’è tempo fino al 16 dicembre di quest’anno, scadenza, che però, slitta al 18 dicembre perché cade di sabato.

I titolari di partita Iva, in ogni caso, non possono esimersi dal pagare l’Imu con F24 in modalità telematica; per questa tipologia di contribuenti, infatti, non è prevista la possibilità di poter pagare con bollettino postale, ma neanche con F24 cartaceo da poter pagare in banca o presso l’ufficio postale.

Imu, ecco come pagarlo con bollettino postale

Chi non è titolare di partita Iva può procedere al pagamento dell’Imu anche con F24 cartaceo a meno che non abbiano crediti da portare in compensazione. Se ne hanno l’unico modo di saldare l’imposta è tramite il pagamento telematico.
Coloro che non sono titolari ci partita Iva e che non hanno crediti da portare in compensazione, quindi, hanno la possibilità di pagare l’Imu anche con bollettino di c/c nel quale, però, è necessario indicare precisi dati per eseguire il pagamento nel modo corretto.

I dati che vanno indicati obbligatoriamente nel bollettino sono:

  • il conto corrente del Comune a cui è destinato il pagamento;
  • l’importo esatto da pagare;
  • il codice catastale del Comune in cui sono ubicati gli immobili per i quali si paga l’Imu;
  • il numero degli immobili per cui si versa l’Imu;
  • anno di riferimento dell’imposta che si sta pagando;
  • nella causale va indicato “acconto” o “saldo” Imu 2023, in base a quale delle due rate si sta versando;
  • nella causale si deve indicare anche se si tratta di un eventuale ravvedimento per pagamento oltre la scadenza ordinaria dell’imposta;
  • il codice tributo del versamento.

La cosa fondamento è il conto corrente del Comune

L’Imu è un tributo che è di competenza del Comune e proprio per questo le imposte versate devono giungere proprio nelle casse comunali. Questo è il motivo per il quale quando si effettua il pagamento tramite bollettino bisogna fare molta attenzione ad inserire nel modo corretto il conto corrente del Comune.

Se si dovesse effettuare un errore nel numero di conto corrente, infatti, al Comune non risulterebbe il pagamento effettuato e potrebbe rivalersi sul contribuente, anche se quest’ultimo ha effettuato il versamento.

Il consiglio, quindi, per chi utilizza il conto corrente per pagare l’Imu è di fare molta attenzione nella compilazione del bollettino e di accertarsi presso il Comune che il numero di conto corrente che si ha sia quello giusto e che non sia stato cambiato rispetto agli anni scorsi.

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