Pubblicati i nuovi template Gse, utilizzabili dal 1° febbraio 2023, per la compilazione del Modello Unico per gli impianti fotovoltaici fino a 200 kW e per quelli di microcogenerazione fino a 50 kWe.
Semplificata l’istallazione dei pannelli fotovoltaici: grazie all’estensione dell’utilizzo del modello unico semplificato, non serviranno più permessi e autorizzazioni.
Il modello unico semplificato rappresenta uno strumento davvero efficace per velocizzare e snellire le procedure di istallazione di un impianto fotovoltaico, consentendo l’inoltro della richiesta direttamente online e razionalizzando lo scambio di informazioni fra Comuni, gestori di rete e Gse. Inoltre, con lo stesso è possibile apportare modifiche a un impianto fotovoltaico in esercizio o in iter di connessione, purché tali modifiche non determinino un aumento della potenza in immissione richiesta.
La novità è che basterà compilare il “modello unico semplificato” attualmente in vigore, anche per la realizzazione, la connessione e l’esercizio di impianti solari fotovoltaici di potenza fino a 200 kW e per quelli di microcogenerazione fino a 50 kWe. Prima la procedura agevolata era possibile soltanto per impianti di potenza non superiore a 50 kW.
Approfondiamo di seguito come si è arrivati a questa semplificazione, come è strutturato il Modello Unico, l’accesso alla procedura e come utilizzare i nuovi template Gse: si potrà farne uso dal 1° febbraio 2023, per la compilazione delle prime due parti del Modello Unico per gli impianti fotovoltaici fino a 200 kW e per quelli di microcogenerazione Fer e Car fino a 50 kWe.
Impianti fotovoltaici, cosa è cambiato
Lo scorso settembre, il ministro della Transizione Ecologica ha firmato il decreto attuativo 2 agosto 297/2022, contenente il modello unico per installare impianti fotovoltaici in virtù delle nuove semplificazioni in materia di autorizzazioni edilizie prevista dal decreto Energia (17/2022).
Il nuovo modello inserito dalla norma ha sostituito tutte le procedure e le autorizzazioni necessarie all’installazione dei moduli sugli edifici ed ha eliminato alcuni adempimenti burocratici prima obbligatori consentendo di abbattere i tempi di installazione e promuovere le energie green contro la crisi energetica.
In seguito l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera), con la delibera n. 674/2022, ha modificato e integrato le disposizioni relative alle connessioni degli impianti di produzione di energia elettrica disciplinate dal Tica (Testo Integrato Connessioni Attive). La procedura è stata agevolata per l’installazione di impianti fotovoltaici di potenza nominale fino a 200 kW, rientranti adesso in edilizia libera.
Dopo la pubblicazione della suddetta delibera, il Gestore dei Servizi Energetici (Gse), ha pubblicato, a fine dicembre, i nuovi modelli unici: essi si potranno utilizzare dal 1° febbraio 2023, per la compilazione delle prime due parti del Modello Unico per gli impianti fotovoltaici fino a 200 kW e per quelli di microcogenerazione Fer e Car fino a 50 kWe .
Modello unico semplificato fino a 200 kW: quando si applica
Il modello unico semplificato sarà utilizzato per la realizzazione, la modifica, il potenziamento, la connessione e l’esercizio degli impianti fotovoltaici su edifici o su strutture e manufatti fuori terra diversi dagli edifici, che abbiano le seguenti caratteristiche:
- devono essere situati presso clienti finali già dotati di punti di prelievo attivi;
- devono necessitare di interventi attraverso lavori semplici di realizzazione, modifica o sostituzione di impianti preesistenti e per la connessione del gestore di rete;
- devono avere, come detto, potenza nominale non superiore a 200 kW;
- devono essere soggetti a richiesta di ritiro dell’energia elettrica da parte del Gse, ivi incluso il ritiro dedicato, o devono cedere l’elettricità prodotta al mercato mediante sottoscrizione di un contratto di dispacciamento con una controparte diversa dal Gse.
Esclusioni previste per il modello unico semplificato
Il modello unico non si applica all’installazione di impianti solari fotovoltaici installati in aree o su immobili su cui è apposto vincolo paesaggistico, art. 136, comma 1, lettere b) e c), del Codice dei beni culturali e del paesaggio, ovvero:
- le ville, i giardini e i parchi, non tutelati dalle disposizioni della Parte seconda del presente codice, che si distinguono per la loro non comune bellezza;
- complessi di cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale, inclusi i centri e i nuclei storici.
Questo, ad eccezione del caso in cui i pannelli vengano integrati nelle coperture e non siano visibili dagli spazi pubblici esterni e dai punti di vista panoramici oppure nel caso in cui i manti delle coperture siano realizzati in materiali della tradizione locale.
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Come è strutturato il modello unico semplificato
Il modello è costituito da una Parte I, recante i dati da fornire prima dell’inizio dei lavori e da una Parte II, con i dati da fornire alla fine dei lavori.
All’interno del modello dovranno essere riportati:
- i dati anagrafici del proprietario dell’immobile o del bene oggetto dell’intervento ovvero di chi abbia titolo per presentare il Modello Unico (“soggetto richiedente”), l’indirizzo dell’immobile o la collocazione del bene oggetto dell’intervento e la descrizione sommaria dell’intervento;
- la dichiarazione del soggetto richiedente di essere in possesso della documentazione rilasciata dal progettista circa la conformità dell’intervento alle regole dell’arte e alle normative di settore;
- i dati funzionali alla connessione e all’accesso al mercato da parte degli impianti di produzione.
Prima di avviare i lavori di realizzazione di un nuovo impianto di produzione, il richiedente invia al gestore di rete esclusivamente la Parte I del corrispondente Modello Unico con i relativi allegati.
La procedura operativa per il modello unico semplificato
Entro venti giorni lavorativi dalla data di ricevimento della Parte I completa, il gestore ne darà informazione al richiedente evidenziando il codice di rintracciabilità della pratica e di conseguenza:
- avvierà la procedura per la connessione;
- darà seguito alle comunicazioni verso il Comune, la Regione o la Provincia autonoma e il Gse;
- predisporrà il regolamento d’esercizio e il contratto per la gestione del servizio di misura e li mette a disposizione del richiedente;
- addebiterà al richiedente il corrispettivo per la connessione.
Una volta conclusi i lavori di realizzazione dell’impianto di produzione e le opere strettamente necessarie alla realizzazione della connessione, il richiedente invierà al gestore di rete la Parte II del Modello Unico, con la conferma dell’eventuale aggiornamento dei dati relativi all’impianto di produzione e alla potenza richiesta in immissione resi disponibili contestualmente all’invio della Parte I del Modello Unico, allegando tutti i documenti richiesti.
Entro i successivi cinque giorni lavorativi dal ricevimento della Parte II, il gestore di rete, inserirà le relative informazioni nel sistema Gaudì. Pertanto, una volta effettuate tutte le verifiche, in caso di esito positivo, il gestore attiverà la connessione dell’impianto di produzione alla rete entro altri dieci giorni lavorativi dal ricevimento della Parte II del modello unico e comunicherà tempestivamente al richiedente la disponibilità all’attivazione della connessione, indicando alcune possibili date.
I nuovi template di Gse
Il Gestore dei Servizi Energetici (Gse) ha pubblicato lo scorso dicembre, i nuovi modelli unici per la realizzazione, connessione ed esercizio degli impianti fotovoltaici fino a 200 kW e per quelli di microcogenerazione fino a 50kWe.
I nuovi template, scaricabili dal sito del Gse, nella sezione dedicata al fotovoltaico, potranno essere utilizzati a decorrere dal 1° febbraio 2023 e, in particolare consentiranno:
- la connessione degli impianti fotovoltaici fino a 200 kW presso clienti finali già dotati di punti di prelievo attivi e che non condividono il punto di connessione esistente con altri impianti di produzione;
- l’accesso al regime del Ritiro Dedicato, Scambio sul Posto e la cessione dell’energia a mercato mediante il conferimento a una controparte diversa dal Gse.
I produttori interessati dovranno interfacciarsi esclusivamente con i Gestori di Rete. Dopo la ricezione del Modello Unico da parte dei gestori di rete, il Gse attiverà il contratto di Ritiro Dedicato e/o Scambio sul posto.
Per quanto riguarda, invece, l’accesso ai servizi di Scambio sul Posto o Ritiro Dedicato, attraverso la procedura standard, rimane invariata la modalità prevista dal Gse, ovvero la presentazione della richiesta direttamente dal produttore sui rispettivi portali
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