Nella nuova rubrica “MoneyTalks” parliamo di ddl sulla partecipazione al lavoro, agli utili e alle attività aziendali con l’On. Walter Rizzetto, presidente della commissione Lavoro della Camera.
Inizierà tra poche settimane la discussione sul disegno di legge sulla partecipazione al lavoro, proposto dalla Cisl e capace di raccogliere oltre 400 mila firme tra la popolazione.
Una proposta che mira a rivoluzionare il rapporto tra dipendente e azienda, con conseguenze importanti per i lavoratori che potranno partecipare alle attività di impresa, ad esempio sedendo ai Consigli di amministrazione, come pure alla distribuzione degli utili. Un aspetto importante in quanto consentirà di aumentare la retribuzione annua attraverso una serie di agevolazioni che dovrebbero incentivare i datori di lavoro a distribuire gli utili tra i dipendenti.
Vista l’importanza della proposta, di cui tuttavia si parla ancora molto poco, ne abbiamo discusso con l’Onorevole Walter Rizzetto (Fratelli d’Italia), che in qualità di presidente della commissione Lavoro della Camera dei deputati ricopre un ruolo fondamentale nella pianificazione delle varie fasi di discussione del disegno di legge.
Con questa intervista inauguriamo la rubrica MoneyTalks, uno spazio dedicato al confronto con esponenti di spicco del panorama politico e imprenditoriale. In ogni episodio discuteremo di temi di attualità e tendenze emergenti che riteniamo siano di grande interesse per il nostro pubblico.
La rubrica MoneyTalks si propone quindi di offrire un punto di vista diversificato e stimolante, contribuendo a una discussione informata e coinvolgente.
Il disegno di legge sulla partecipazione al lavoro in breve
“Si tratta di un progetto di legge che avrà una portata storica”: così l’Onorevole Walter Rizzetto sottolinea l’importanza delle discussioni per il ddl sulla partecipazione al lavoro.
Da tempo, d’altronde, è emersa la necessità di individuare una norma che possa regolamentare la partecipazione agli utili e alle attività di azienda, tuttavia non è mai stata trovata la giusta quadratura. Questa necessità è stata colmata dal ddl proposto da Cisl e capace di raccogliere più di 400.000 firme: un successo tale che ha portato maggioranza e opposizione a decidere che deve essere questo il testo da cui partire.
Ma cosa si intende con “partecipazione al lavoro”? L’Onorevole Rizzetto non ha dubbi e non nasconde la portata di un tale provvedimento:
“Si tratta di molto. La proposta tratta di forme di cogestione, di distribuzione degli utili, ma anche di poter prendere parte agli iter decisionali da parte dell’azienda.”
Tutte possibilità che è bene sottolineare sono su base volontaria per l’azienda, per quanto nel ddl sia prevista una serie di incentivi che dovrebbe far accogliere positivamente le novità previste dal provvedimento.
Ad esempio, lato partecipazione agli utili, viene fissata un’imposta sostitutiva del 5% fino a un massimo di 10.000 euro (ma con almeno il 10% degli utili distribuiti). Un aspetto che dovrebbe spingere i datori di lavoro a utilizzare questo strumento per premiare i dipendenti riconoscendo loro un incremento della retribuzione.
“Chi meglio dei datori di lavoro insieme ai propri dipendenti possono gestire un’azienda, guardando al futuro. Una partecipazione che sarà a 360 gradi: dalla catena di montaggio agli uffici della direzione, con diverse idee che verranno poste in essere in un mercato del lavoro che cambia.”
Novità che il Presidente Rizzetto ci tiene a sottolineare non riguarderanno solamente le grandi aziende, molte delle quali già oggi sono strutturate per effettuare passaggi che il loro bilancio consente, aprendosi ad esempio alla possibilità di concedere la settimana corta ai propri dipendenti. Anzi, c’è la concreta possibilità che la nuova norma possa servire specialmente alle piccole aziende (indicativamente quelle con meno di 50 dipendenti) per aprirsi verso un nuovo modello organizzativo che mette il dipendente al fianco del datore di lavoro.
L’intervista si conclude con una riflessione molto importante riguardo al fatto che quanto successo con il disegno di legge sulla partecipazione agli utili a firma della Uil dimostra che c’è ancora spazio per iniziative legislative di iniziativa popolare che per quanto previste dalla nostra Costituzione molto spesso non portano a nulla di concreto.
“Le buone idee non nascono solamente nelle stanze della politica”, assicura l’Onorevole Rizzetto che conclude:
“È importante farle girare. In tal senso la politica ha il dovere di ascoltare”.
Una buona idea come appunto è stata quella che ha portato alla nascita del disegno di legge sulla partecipazione agli utili, di cui potete approfondire i dettagli consultando il nostro articolo dedicato.
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