Partite IVA, partono i controlli INPS sul versamento dei contributi: è l’Operazione Poseidone, indirizzata agli iscritti alla Gestione Separata.
Partite IVA, al via i controlli INPS sul corretto versamento dei contributi.
Riparte l’Operazione Poseidone, volta ad individuare i professionisti che hanno omesso il versamento dei contributi previdenziali alla Gestione Separata INPS.
Si tratta di una delle attività di controllo più importanti tra quelle effettuate dall’Istituto nei confronti dei titolari di partita IVA, che dura ormai da anni.
A dare il via ai nuovi controlli dell’INPS è il messaggio 2903 del 19 agosto 2021.
Partite IVA, al via i controlli INPS: cos’è l’Operazione Poseidone e chi rischia
Avviata per la prima volta nel 2010, l’Operazione Poseidone riparte anche nel 2021 per verificare il corretto versamento dei contributi dovuti dagli iscritti alla Gestione Separata INPS.
I controlli riguarderanno i professionisti titolari di partita IVA e sarà il 2015 l’anno in esame.
Come comunicato dall’INPS nel messaggio n. 2903/2021, è stata ultimata la procedura di predisposizione delle comunicazioni indirizzate ai titolari di partita IVA, sulla base dell’incrocio dei dati presenti nelle banche dati dell’Istituto e dell’Agenzia delle Entrate.
Ed è infatti proprio dalla cooperazione tra i due enti che nasce l’Operazione Poseidone, nata per contestare il mancato versamento dei contributi da parte delle partite IVA tenute all’iscrizione alla Gestione Separata INPS.
I controlli vengono effettuati partendo dalla tipologia di reddito indicata in dichiarazione.
Se relativo ad attività di arti e professioni e se non risultano versati i contributi presso le casse private (come la Cassa Forense per gli avvocati o la Cassa dei commercialisti) e presso la Gestione Separata, partono gli avvisi di accertamento dell’INPS.
Partite IVA, controlli INPS sui redditi del 2015: versamento dei contributi e iscrizione alla Gestione Separata
I controlli effettuati dall’INPS nel 2021 riguardano l’anno d’imposta 2015, e quindi la dichiarazione dei redditi 2016.
Come indicato nel messaggio del 19 agosto 2021 le operazioni di elaborazione degli accertamenti e di invio delle comunicazioni di debito sono state effettuate tenuto conto dei dati indicati nella dichiarazione dei redditi 2016 per i quali:
- non risulta compilato il quadro RR;
- non è stato effettuato il versamento dei contributi alla Gestione Separata INPS.
In presenza di queste due condizioni, al titolare di partita IVA è stato inviato un invito di iscrizione alla Gestione Separata INPS, insieme al conto dei contributi dovuti e le relative sanzioni.
In chiusura, il messaggio dell’Istituto evidenzia che in caso di contestazioni si terrà conto delle sentenze emanate nel corso degli anni proprio in merito all’Operazione Poseidone, con le quali è stata evidenziata l’obbligatorietà del versamento contributivo alla Gestione Separata INPS in caso di mancato pagamenti dei contributi alla Cassa previdenziale di categoria.
A titolo esemplificativo, le sentenze della Corte di Cassazione n. 30344 e n. 30345 del 2017 hanno ribadito l’obbligo di iscrizione alla Gestione separata degli ingegneri che svolgono anche attività di lavoro subordinato. Il versamento del solo contributo integrativo alla Cassa professionale non esonera dall’iscrizione alla Gestione INPS e dal versamento dei relativi contributi per le attività non coperte dalla Cassa di categoria.
Stesso orientamento è stato ribadito con la sentenza n. 32167 del 12 dicembre 2018, con la quale è stato disposto l’obbligo di iscrizione alla Gestione Separata INPS per gli avvocati non iscritti obbligatoriamente alla Cassa Forense e alla quale hanno versato esclusivamente il contributo integrativo.
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