Quando si richiede l’Ape sociale al compimento dei 67 anni spetta la pensione di vecchiaia. Ma l’assegno aumenta oppure no?
Per chi chiede l’Ape sociale prima del compimento dei 67 anni è necessario richiede la pensione di vecchiaia. Perché la pensione concessa a 63 anni è soltanto uno scivolo che accompagna alla prestazione di vecchiaia e non è per sempre. Ma cosa succede quando si compiono gli anni necessari per il trattamento di vecchiaia? Cosa cambia nell’importo che si percepisce?
Rispondiamo ad una lettrice di Money.it che ci scrive:
Buongiorno, sono andata in pensione con l’Ape sociale a 63 anni e percepisco attualmente 980 euro di pensione. Sono quasi arrivata a compiere i 67 anni e a breve dovrò presentare domanda di pensione di vecchiaia. Nella trasformazione l’assegno che percepisco cambierà o resterà invariato? Perché mi hanno detto che aumenta solo per chi avrebbe dovuto avere una pensione più alta di 1.500 e non è il mio caso. Mi spiegate cosa succederà? Grazie mille in anticipo.
Pensione, requisiti 2023: quanti anni e contributi servono per andarci
Come aumenta la pensione con il passaggio al trattamento di vecchiaia
Quello che le hanno detto non è sbagliato. Chi è andato in pensione con l’Ape sociale e ha avuto l’importo limitato ai 1.500 euro lordi previsti dalla misura sicuramente avrà un aumento sostanzioso dell’assegno. Ma questo non toglie che anche tutti gli altri pensionati con l’Ape sociale nella trasformazione in pensione di vecchiaia abbiano un beneficio.
Il primo fra tutti le mensilità della pensione che si percepisce: l’Ape sociale prevede dodici mensilità, dal compimento dei 67 anni, invece, se ne inizieranno a percepire 13 come tutti gli altri pensionati, visto che sulla pensione di vecchiaia spetta anche la tredicesima. E questo già è un primo aumento della pensione annua che percepisce.
Il secondo aumento, anche se minore, le verrà, invece, dal ricalcolo della pensione. Quando le è stata liquidata la pensione Ape sociale è stata applicato, sulla quota contributiva dell’assegno, il coefficiente di trasformazione dei 63 anni. Con la trasformazione in pensione di vecchiaia la pensione spettante verrà ricalcolata e sulla quota contributiva sarà applicato il coefficiente di trasformazione relativo ai 67 anni, più conveniente. E anche questo dovrebbe portare un aumento sull’assegno che andrà a percepire una volta trasformato in trattamento di vecchiaia.
«Se hai dubbi e domande contattaci all’indirizzo email chiediloamoney@money.it»
© RIPRODUZIONE RISERVATA