Passaporti ancora nel caos: lunghe attese, open day e moltissimi viaggi già cancellati. Ecco cosa sta succedendo.
Tempi lunghissimi per il rilascio del passaporto e lunghe file nelle città in occasione degli open day. Il caos passaporti si fa sentire ancora. Dopo l’allarme lanciato questa estate in occasione delle partenze estive, torna a preoccupare la situazione.
Questa volta, oltre che dai cittadini, l’allarme passaporti è stato lanciato da Assoviaggi-Confesercenti i cui associati hanno ricevuto una pioggia di disdette, ben 80mila. Un fenomeno che non risparmia nessuna provincia sul territorio nazionale. Gli uffici Passaporto delle questure sono sommersi dalle richieste e l’assenza del documento comporta immancabilmente la disdetta del viaggio.
La soluzione per contrastare il caos, come già successo per l’estate 2022, è quella degli open day ma le file davanti agli uffici sono sempre lunghissime.
Passaporti, le cause delle lunghe attese
Quali sono le cause di queste lunghe attese per il ritiro del passaporto? È stato il ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, a dare qualche spiegazione rispondendo al question time alla Camera. Il ministro ha spiegato come le pratiche sono state accumulate nel corso della pandemia, ma anche del ruolo importante della Brexit e della necessità di avere il passaporto per recarsi nel Regno Unito.
Come se non bastasse, ci sono problemi anche con il rilascio delle carte di identità che ritarda anche il rilascio dei passaporti.
«Quasi tutte le questure una volta acquisita l’istanza, rispettano i tempi previsti per la conclusione del procedimento di rilascio (15 giorni più altri 15 in caso di ulteriori accertamenti). Nella maggior parte dei casi, le criticità segnalate riguardano non tanto l’emissione del passaporto, quanto la possibilità di ottenere in tempi brevi un appuntamento tramite il sistema Agenda online. Sul problema del rilascio di passaporti a rilento stiamo lavorando. Puntiamo su aperture straordinarie, intensificazione degli appuntamenti e postazioni più performanti. Confido che già dalle prossime settimane avremo un alleggerimento del carico», ha assicurato Piantedosi.
Passaporti, i viaggi saltati per le attese
Il caos passaporti non è un disagio solamente per i cittadini, ma anche per le imprese. Il 96,5% segnala problemi con l’aumento di poco più di due settimane e oltre cinque per riuscire a fissare un appuntamento per il rilascio del passaporto nella provincia. Il caos ha portato moltissime disdette e mancate prenotazioni nei viaggi: il 39,7% delle aziende riporta di aver visto sfumare fino a 10 viaggi individuali o di gruppo, il 46,1% tra 10 e 30; ma c’è anche un 10,6%, che segnala di averne persi oltre 30. Complessivamente, ne sono saltati in media 7 per agenzia, per circa 13mila euro di vendite non effettuate.
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Come ha segnalato Gianni Rebecchi, Presidente Nazionale di Assoviaggi, «Si tratta, in primo luogo, di un disservizio per la cittadinanza: il passaporto non serve solo per andare in vacanza, ma anche per ricongiungimenti familiari, lavoro, per i figli che non lo possiedono. Insomma, non è solo una questione di business, ma anche di diritto alla libertà di movimento fuori dai confini europei. È però innegabile che il problema abbia un grave riflesso anche sul mondo del turismo organizzato, proprio nell’anno della ripartenza dopo il lungo stop imposto dalla pandemia dove l’Italia è stato l’ultimo paese d’Europa a eliminare le restrizioni ai viaggi».
A Napoli, sei mesi di attesa per il passaporto
Diverse le città italiane dove è stata registrata la preoccupante attesa per la prenotazione e il rilascio dei passaporti, come Roma, Milano, Firenze, Torino e anche Napoli. Proprio a Napoli le file fuori agli uffici passaporti sono chilometriche, sono oltre cinquemila le pratiche pendenti e sei i mesi di attesa previsti per chi vuole prendere un appuntamento.
Per maggiori informazioni sui documenti richiesti e sulle procedure per il rinnovo o il rilascio del passaporto si rimanda al sito della polizia di stato
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