Patente, le nuove norme UE creano grattacapi

Ilena D’Errico

9 Marzo 2025 - 18:30

Le nuove norme Ue sulle patenti di guida lasciano delle perplessità e non sono ben viste da tutti gli Stati.

Patente, le nuove norme UE creano grattacapi

Le nuove norme Ue sulla patente creano grattacapi, pur essendo ancora ben lontane dall’entrata in vigore. È ancora accesa la discussione sulla revisione della direttiva sulla patente di guida, proposta dalla Commissione europea a marzo 2023 nell’ambito del pacchetto sulla sicurezza stradale. Quest’ultimo intende ridurre gli incidenti e soprattutto il numero di decessi sulle strade europee, migliorando complessivamente la sicurezza della circolazione entro il 2050. La regolamentazione più severa sul conseguimento e sul rinnovo della patente di guida mira ovviamente alla prevenzione. Regole più precise e stringenti dovrebbero infatti garantire che i conducenti siano sempre in condizioni di idoneità alla guida, con l’esperienza e le conoscenze adeguate per guidare con le dovute cautele.

D’altra parte, una normativa eccessivamente rigorosa risulterebbe limitante e onerosa, con l’annesso rischio di creare discriminazione tra le diverse fasce di guidatori. Per il momento, le proposte discusse sono numerose e oggetto di parecchie polemiche non soltanto tra le istituzioni europee, ma anche tra le diverse posizioni degli Stati comunitari. I controlli medici, le limitazioni per i conducenti più giovani e per quelli più anziani sono i temi principali su cui si muove la polemica. Il Parlamento europeo, per esempio, non intende al momento imporre le visite mediche, che invece sono presenti nel modello italiano, invidiato da tanti altri Stati. Vediamo di seguito le novità principali.

Le nuove norme Ue sulla patente

Una parte delle proposte europee sulla patente di guida si rivolge prettamente ai conducenti giovanissimi, in particolare alla fascia di età compresa tra 16 e 18 anni. Si parte dalla guida accompagnata per i cittadini di 17 anni, che potrebbero guidare alcuni veicoli sotto la supervisione diretta di un conducente esperto. Contrariamente alle aspettative di molte persone, questa norma potrebbe consentire un aumento della sicurezza stradale, legato soprattutto ai lavori incentrati sulla guida di mezzi come camion e furgoni.

È stato infatti constatato che i guidatori più giovani di questi veicoli provocano un grande numero di incidenti stradali gravi, perciò sarebbe necessario assicurare loro maggiore esperienza e dimestichezza. Allo stesso tempo, infatti, è necessario fare i conti con la carenza di autisti nel settore. Una proposta decisamente controcorrente per molti Stati, inclusa l’Italia che ha recentemente cambiato le regole impedendo di guidare accompagnati fino alla conclusione delle guide obbligatorie con l’istruttore autorizzato.

Oltretutto, viene fatto notare che una professione con tali rischi pretende una formazione adeguata, che includa anche la guida. Di pari passo, ci sono molte perplessità anche sulle possibili norme più elastiche per i conducenti di appena 16 anni, che avrebbero modo di conseguire la patente B1 (considerato un pericolo eccessivo per molti Paesi europei, controproducente rispetto agli obiettivi di sicurezza, per quanto prevista in Italia). Al contrario, per i guidatori over70 si valuta se introdurre controlli più rigorosi per il rinnovo della patente di guida, che la maggior parte delle persone vorrebbe incentrare sulle visite mediche. In questo, il modello italiano sulla patente di guida rappresenta un obiettivo ambito dalle istituzioni europee, ma al momento difficile da imporre e generalizzare sull’intero territorio comunitario. I costi degli accertamenti medici e le variabili problematiche individuali dei cittadini possono infatti penalizzare alcuni cittadini e ostacolare la mobilità.

Come ben si sa, in Italia le regole sul rinnovo della patente prevedono già la necessità dell’accertamento medico-sanitario e l’accorciamento delle scadenze quando ritenuto necessario. In qualsiasi direzione andrà la direttiva, quindi, non sembrano esserci grossi cambiamenti dietro l’angolo per il Belpaese. Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nostrano, intanto, continua a metter mano alla normativa per incrementare la sicurezza stradale, valutando un nuovo intervento sulle patenti di guida. Pare, infatti, che siano al vaglio delle modifiche sulla procedura di conseguimento della patente B, attualmente la più diffusa. Nel dettaglio, si pensa a inserire altre 2 ore di guida obbligatoria con istruttore per poter conseguire il foglio rosa, oggi ottenibile dopo 6 ore al volante per effetto della recente riforma. L’Unione europea vorrebbe un limite ancora più elevato, tra le 10 e le 12 ore, perciò l’ipotesi italiana sembra ragionevole, per quanto ancora in fase di studio.

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